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  1. #1
    Utente di HTML.it
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    Firma copyright su sito web

    Buonasera a tutti,

    questo mio post nasce da una discussione che ho avuto con un mio amico in merito al copyright sulla realizzazione di siti internet, mi spiego meglio.

    Da diversi anni mi occupo di sviluppo software e di siti web, ho più di 100 clienti, una collaborazione con una grande azienda affermata e un nome, nel mio piccolo, abbastanza conosciuto.
    Qualche giorno fa, un amico titolare di un'agenzia pubblicitaria, mi ha chiesto se volevo collaborare con lui in quanto era interessato ad offrire ai suoi clienti anche il servizio di realizzazione di siti web, ma non avendone le competenze ed essendo nuovo del settore web, stava cercando appunto un collaboratore.

    Tutto sembrava procedere per il meglio, fin quando è venuto fuori che secondo lui, sui siti dovesse comparire il suo nome come realizzatore del sito, piuttosto che il nome della mia azienda, argomentando la cosa dicendo che i clienti erano i suoi, che voleva far crescere il suo nome e che poi tutto sommato, a fare un sito non ci vuole molto.

    Ora mi domando, è pare una richiesta ragionevole?

    Dalla mia dico che se avesse avuto lui un nome affermato, una struttura produttiva, personale per l'assistenza, se non avessi dovuto curare io tutto il rapporto post vendita con il cliente oppure se avesse messo sul piatto un numero interessante di lavori, avrei certamente valutato la cosa, ma così senza arte nè parte, volersi creare un nome in questo modo non mi sembra corretto.

    Voi che ne pensate?

  2. #2
    Moderatore di PHP L'avatar di Alhazred
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    Di questioni legali non me ne intendo, ma ci vedrei un "Realizzato da (tuo nome) per conto di (suo nome)".

    Di sicuro so però una cosa, un "amico" che ti sminuisce dicendo che per fare il tuo lavoro non ci vuole poi molto, non essendo tra l'altro lui capace di farlo (quindi non sa di cosa parla), puoi benissimo mandarlo a quel paese.

  3. #3
    Utente di HTML.it
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    Alhazred la soluzione che proponi sarebbe di sicuro un ottimo compromesso. Ahimè però l'amicizia è già bella che andata, e di sicuro la lezione imparata è che amicizia e lavoro sono un connubio arduo.

    Comunque al di là della questione legale, volevo riflettere sul principio di collaborazione, perché sempre a suo dire, altre agenzie lavorano in questo modo, ma a me sembra strano.

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di Ranma2
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    Se il cliente lo porto io, ci metto il mio nome, sempre se il cliente vuole. Il più delle volte il cliente finale non sa nemmeno dell'esistenza di una seconda azienda anche perché l'outsourcing non è sempre ben visto.

  5. #5
    Utente di HTML.it
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    Io lavoro anche per un'azienda che ha venditori, programmatori, addetti all'assistenza ecc. Lì svolgo un ruolo limitato che è solo di sviluppo, mentre l'azienda investe in struttura, stipendi, coordinamento delle risorse,ecc. ed è chiaro che la firma è dell'azienda.

    Se lui fa la vendita ed io tutto il resto (sviluppo, assistenza ecc), senza che lui mi offra uno stipendio, sarebbe come se il venditore mettesse la sua firma, o no?

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di Ranma2
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    Quote Originariamente inviata da thooom Visualizza il messaggio
    Io lavoro anche per un'azienda che ha venditori, programmatori, addetti all'assistenza ecc. Lì svolgo un ruolo limitato che è solo di sviluppo, mentre l'azienda investe in struttura, stipendi, coordinamento delle risorse,ecc. ed è chiaro che la firma è dell'azienda.

    Se lui fa la vendita ed io tutto il resto (sviluppo, assistenza ecc), senza che lui mi offra uno stipendio, sarebbe come se il venditore mettesse la sua firma, o no?

    Ma tu vieni pagato per il tuo lavoro, cosa c'entra lo stipendio? Non ti seguo...


    Principalmente, come già detto prima, l'agenzia pubblicitaria non vuole far sapere che tu esisti semplicemente per il fatto che se il cliente sa che il lavoro è stato fatto da un terzo, il prossimo lavoro lo fa fare direttamente al terzo e scavalca l'agenzia.

    Alcune aziende, probabilmente te lo avranno anche chiesto, quando chiamo il cliente o mandi mail, lo fai a loro nome, con una loro mail per esempio, o presentandoti come l'agenzia, invece che con il nome della tua azienda.

  7. #7
    Utente di HTML.it
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    Ok chiaro. Mettiamola in questi altri termini. Io ho la mia azienda e mi occupo di web da anni. Viene uno che non sa nemmeno di cosa parliamo e mi dice che vuole vendere siti e che vuole farlo a nome suo.

    Io come azienda accetto se lui mi propone delle condizioni commerciali interessanti, per esempio tante vendite (e non è questo il caso), o se mi trovo in difficoltà e farei di tutto pur di lavorare. E' vero che vengo pagato per il lavoro svolto, ma è anche vero che mi farei concorrenza da solo in questo modo e farei crescere il nome di un'altra azienda che in qualsiasi momento potrebbe non collaborare più con me.

    Oppure ribaltiamo un attimo il discorso. A me converrebbe trovare un commerciale che lavora per me, piuttosto che collaborare con lui. Quali vantaggi avrei in alternativa, accettando le sue condizioni?

  8. #8
    Tutto sta negli accordi che fate.
    Lui non ha alcun diritto sulla paternità del sito, a meno che non gliela cedi volontariamente e per iscritto. Idem per il copyright o i vantaggi economici relativi. Unica eccezione è il caso di lavoro subordinato, anche se la paternità del software non può essere levata comunque (per intenderci il nome e cognome nel codice, come commento o come metatag author, salvo diversi accordi, è tua facoltà inserirlo).

    Dalla mia esperienza, accordi di questo tipo sono quasi normali e accettabili: chi mette il cliente non vuole che nella firma ci sia il nome di un'altra azienda. Il motivo è che altrimenti i futuri clienti (o il cliente stesso se ha bisogno di qualcos'altro) anziché andare da lui, cerca direttamente chi gli ha realizzato il sito. Inoltre, se non è stato trasparente, il cliente può sentirsi preso in giro perché sa che alla fine paga per due anziché per uno (ad uno il lavoro, all'altro il ricarico).

    Da valutare, nel tuo caso, se il tuo amico offre anche altri servizi al cliente. Sostanzialmente se il sito è solo un "plus", può evitare di fare il ricarico direttamente sul tuo lavoro. In questo caso non ha nemmeno interesse a nasconderti dietro il suo nome.
    Se invece non offre nient'altro penso ti stia solo sfruttando. Quindi o gliela fai pagare (nel senso ti fai pagare un po' di più perché utilizza la TUA esperienza per il SUO nome), oppure interrompi la collaborazione. Il tutto ovviamente se non ti manca il pane.

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di Ranma2
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    Principalmente si parte dal presupposto che l'azienda che ti commissiona i lavori non abbia le competenze per svolgere il compito che ti sta affidando. Chiaramente non si fa a stretta di mano, tutto nero su bianco. Se è un competitors, dipende dai casi, ma finché sarà lui a portarti i suoi clienti avrà lui l'ultima parola.

    Il commerciale lo assumi o ci fai una società con lui, finché sarà un collaboratore, appena non gli andrai più a genio ti gira le spalle. Puoi anche assumerne 10 di commerciali, tutto sta alle tue esigenze. Se vuoi investire sulla tua azienda, vai di commerciali, altrimenti vai di collaborazioni. Di solito le collaborazioni servono principalmente per far cassa e non per farsi conoscere.

  10. #10
    Utente di HTML.it
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    Sono d'accordo con quello che dite, d'altra parte come in tutte le cose anche qui è una questione di compromessi.

    Ma secondo me è comunque un po' pretenzioso voler offrire certi servizi totalmente in outsourcing senza mettere sul piatto una proposta davvero interessante per chi fa il vero lavoro. Esempio: io azienda grande, coinvolgo te azienda piccola in un progetto a nome mio. Ok. Ma tu azienda piccola, non puoi pretendere di vendere un mio prodotto a nome tuo, senza darmi una buona ragione.
    E' come se costruisco una casa, tu la vendi e dici che l'hai fatta tu. No. Mi vendi 50 case? Ok, per me l'ha fatta chi ti pare

    Poi c'è modo e modo di proporre le cose. Magari se non lo pretendeva, se iniziava a lavorare e a portare risultati si ribaltava tutto.

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