Un breve e innocuo scambio di opinioni qui sul forum mi ha fatto riflettere su un paio di cose e sono giunto ad una conclusione:
Da qualche parte nel corso della nostra evoluzione in qualche modo ci siamo fottuti alla grande.
Se ci pensate l'essere umano medio passa 8 ore al giorno a lavorare per qualcuno (è un terzo della nostra vita visto che le pensioni non esistono più) ed in quelle 8 ore deve mettercela tutta almeno forse farà carriera perché siamo stati bombardati con messaggi del tipo che il lavoro è un DIRITTO che è bellissimo e nobilita l'uomo e quindi noi dobbiamo lavorare e terminare quella scalata alla vetta.
Vetta che non abbiamo mai visto, ma che ci è stata descritta come fantastica.
Però se ci pensate bene quando si lavora PER qualcuno (intendo dipendente che lavora per il capo) tutti i nostri sforzi sono finalizzati a far guadagnare qualcun'altro.
Beh trovo ridicolo che un giorno un individuo si sia svegliato e abbia pensato
"perché andarmene a lavoro se posso pagare qualcuno per farlo lavorare al posto mio?"
e che così sia nato il lavoro dipendente, solo perché quel individuo aveva i beni per permetterselo. Voglio dire, il fancazzismo crea lavoro e una volta che sono delineati i ruoli si inizia a parlare di "diritto al lavoro" e di "produrre è un dovere morale" ?!.
Da qualche parte nel corso della nostra evoluzione in qualche modo ci siamo fottuti o forse ci siamo fatti fottere. Di fatto noi abbiamo il diritto/dovere di produrre e ci viene detto da chi ci ha assunto perchè quel giorno si è svegliato e "non c'aveva voglia."