In questi ultimi venti anni si è permesso di tutto, lavoratori impiegati di sabato e domenica con recupero il mercoledì mattina ed il giovedì pomeriggio senza compensazione economica per il lavoro festivo, lavoratori impiegati il primo maggio il due giugno il ventisei dicembre e forse, quest'anno, pure il 25 dicembre ed il primo gennaio.
Si è permesso di creare un solco incolmabile tra gli inamovibili pur se colpevoli di qualsiasi atto e coloro che debbono vedere la famiglia solamente all'uscita della scuola verso le 13, un solco tra coloro che hanno un lavoro stabile e tutti gli altri, un solco tra certezze ed incertezze.
Si è taciuto negli ultimi 6 anni quando serviva una scossa forte e decisa su come fare per risollevare ed incentivare il mondo del lavoro creando opportunità di investimento e sviluppo, si è taciuto sui continui tagli alla sanità forze dell'ordine ecc., si è taciuto sulle continue modifiche ai tempi di accesso alle pensioni (tranne quelle dei pezzi grossi e degli statali), si è taciuto sulla necessità di riforme e sviluppo del mondo del lavoro.
Si sono portati millemilioni di persone in piazza quando Berlusconi voleva intascarsi le pensioni acquisite, e qui bisogna dar atto che l'apparato ideologico ha fatto il suo dovere tra folle festanti di iPhonisti al primo giorno di vendita del loro prodotto preferito.
Ma adesso....... ora..... Camusso, la possiamo finire con questa farsa?
Adesso basta, adesso ci vogliono certezze per tutti i lavoratori, tutti, e sacrifici anche, perchè no, ma per tutti.
Basta.