Ok, la magistratura ha bloccato per la quinta volta Cineblog (Rebelia non sto indicando alcun indirizzo). Ma dopo poche ore è di nuovo facilmente raggiungibile grazie a Google, cambiano dominio e server e sono di nuovo online. Ma non è questo il punto...
Ora, Cineblog riporta in calce che è un semplice "catalogatore" di link in streaming, link che possono essere facilmente trovati anche attraverso i motori di ricerca, non caricano alcun film, semplicemente catalogano i link trovandoli con i motori di ricerca o anche forum (credo).
Ma a questo punto perchè Google o Bing possono impunemente mostrare e "catalogare" tutti i link ad attività illegali di streaming? Non esiste in Italia la famosa e (per certi versi comica) "obbligatorietà dell'azione penale"?
E' una situazione davvero ridicola...