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  1. #1

    Partita IVA italiana o Estera?

    Salve, lavoro come grafico e webdesigner. Il mio lavoro mi permette di non avere un ufficio ma di lavorare da casa, vorrei aprire una partita iva per espormi di più nel mio settore, però aprirla in Italia implica guadagnare minimo 4000/5000 euro per le tasse (apertura partita iva, contributi inps e altro......). Si potrebbe aprire una partita iva all'estero tipo a Londra (o in qualche altro stato della Comunità europea)


    1) quanto costa in linea di massima aprire una società una partita iva a londra?


    2) qual èla tassazione che dovrò affrontare nell'arco dell'anno?


    3) posso aprirla essendo residente in italia e non avendo un domicilio a londra?


    4) quali sono i vantaggi aprire una partita IVA a Londra rispetto che in Italia?


    5) Quando fatturo a clienti in italia e loro vedono una partita iva diversa dal solito, possono scaricarsela?


    6) quando fatturo ad una azienda italiana, lo devo fare sempre al 22%?


    7) si è vincolati dopo l'apertura della partita iva a londra? si può chiudre quando si vuole?

    Qualcuno ha già avuto esperienza di Partita Iva all'estero?


    Grazie

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Max Della Pena
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    residenza
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    Lavori in Italia risiedi in Italia, partita iva italiana.

    Ma adesso come fai con le fatture e tasse?
    Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Per avere P.IVA estera devi risiedere nel relativo paese almeno 6 mesi e un giorno l'anno.

  4. #4
    Utente di HTML.it
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    Quote Originariamente inviata da lnessuno Visualizza il messaggio
    Per avere P.IVA estera devi risiedere nel relativo paese almeno 6 mesi e un giorno l'anno.
    fisicamente o legalmente?

    Perchè se la residenza deve essere "fisica" allora forse non è possibile, ma se invece è solo legale...
    Veloce,Affidabile,Economico : Scegline 2

    Se la tua ragazza non te la da, tu non prendertela

  5. #5
    Quote Originariamente inviata da Max Della Pena Visualizza il messaggio
    Lavori in Italia risiedi in Italia, partita iva italiana.

    Ma adesso come fai con le fatture e tasse?
    Per il momento sono dipendente, ma ancora per poco! Licenziamenti in arrivo!!!

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di Electro
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    Vedete che la regola della residenza e dei 6 mesi e un giorno, riguarda il dove pagare le tasse, non l'avere la partita IVA....
    Nulla

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Quote Originariamente inviata da Electro Visualizza il messaggio
    Vedete che la regola della residenza e dei 6 mesi e un giorno, riguarda il dove pagare le tasse, non l'avere la partita IVA....
    Giusto, ma non è un grande affare avere partita iva in un paradiso fiscale (esempio) e pagare le tasse all'inferno...

  8. #8
    Quote Originariamente inviata da lnessuno Visualizza il messaggio
    Giusto, ma non è un grande affare avere partita iva in un paradiso fiscale (esempio) e pagare le tasse all'inferno...
    Hai ragione, però penso che avendo la partita iva all'estero si dovranno pagare le tasse anche in Italia. Ma almeno si pagano le tasse su quello che si guadagna, qui in italia o guadagno 10000 euro o ne guadagni ZERO le paghi lo stesso (contributi inps). Che poi i contributi si versano ma a che PRO, visto che non si sa se si arriva alla pensione (ogni giorno cambiano leggi).

  9. #9
    Moderatore di PHP L'avatar di Alhazred
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    Si, ma per la gestione della partita IVA a Londra (per esempio) come fai? Dovrai affidarti ad un commercialista del posto che ci penserà al posto tuo e dovrai pagarlo, quanto ci guadagni a fare questa cosa?
    Secondo me i politici se li sono fatti questi conti e tutto questo scervellarsi a come aggirare il problema risulta inutile.
    O lavori e vivi all'estero e quindi fai tutto lì, altrimenti non te ne viene niente in tasca, oltre a dover comunque sostenere spese simili (se ti va bene) ci devi mettere il disagio della gestione.

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di Electro
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    Quote Originariamente inviata da lnessuno Visualizza il messaggio
    Giusto, ma non è un grande affare avere partita iva in un paradiso fiscale (esempio) e pagare le tasse all'inferno...
    Dipende... sicuramente se apri un p.Iva personale è praticamente inutile... se invece ti orienti su società, allora la questione è più interessante, e ci sono vantaggi bucratici di gestione, costi iniziali, e balzelli vari che lo stato impone. Diciamo che il vantaggio si concretizza dal punto di vista gestionale che diventa meno costoso e molto più semplice. Ovviamente bisogna fare le cose se si pensa di guadagnarci almeno qualche decina di migliaia di euro... altrimento meglio lasciar stare...

    Per risparmiare le tasse aimè o evadi e fai trucchetti e rischi che ti beccano... e siccome non sei Berlusconi, non ti mandano mica a farti 150 ore di riposo in un centro per anziani... oppure ti trasferisci lì e bon.
    Nulla

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