Buonasera.
Esprimo tutto il mio dissenso per il vostro ultimo intervento sul Prof. Luigi Di Bella, quello del fumetto col cocktail...
La vostra azione è denigratoria della memoria di un uomo - tre lauree col massimo dei voti in medicina, chimica e farmacia; titolare di diverse cattedre universitarie - che ha dedicato con abnegazione la propria vita alla cura gratuita dell'ammalato oncologico; ed offensiva di tutti quegli ammalati che oggi risolvono, od alleviano, i personali problemi oncologici grazie alla terapia del professore che tanto amate offendere e canzonare.
Un ammalato oncologico è una persona fragile, non soltanto fisicamente ma soprattutto psicologicamente.
La malattia oncologica, infatti, è una tragedia dello spirito.
La certezza che siffatta diagnosi equivalga ad una sentenza di morte priva l'ammalato non solo della spensieratezza della salute.
Ma soprattutto della ricchezza della speranza, degli affetti, dei sogni, delle prospettive.
E lo costringe nel cerchio buio della paura.
Sono il marito di una donna ammalatasi di k al seno, diagnosticato a 35 anni (in gravidanza) e trattato all'IEO secondo i protocolli ufficiali con mastectomia, exeresi del cavo ascellare, chemioterapie ed ormonoterapie.
In recidiva viscerale ed ossea gravissima, a meno di due anni dal termine delle chemio, comunque durante l'ormonoterapia, mia moglie ha optato per il MDB.
Quando la medicina ufficiale (IEO) le ha freddamente detto che non c'era più nulla da fare, che si poteva fare solo palliazione, che si doveva tentare di "cronicizzare" il male.... mia moglie è fuggita.
E con un atto di grande coraggio ha sfidato le classificazioni ed i giudizi ufficiali affidandosi al metodo del Prof. Di Bella.
Il risultato, e non è un fumetto (!!!), è stato stupefacente, senza se e senza ma.
E' stato quello che i Vostri medici hanno dichiarato di non poterle offrire!!!!!
A maggio 2012 la pet captava su mia moglie elevati SUV a livello delle spine iliache dx e sx, a livello del soma vertebrale L4, a livello del fegato (due masse), della milza (plurime masse), del seno (due masse) non operato e plurime linfoadenopatie dell'ilo epatico, in sede inter-aorto.cavale, del diaframma, del mediastino, ecc.
Dopo tre mesi di MDB il 70% della malattia non era più visibile alla pet.
Dopo sei mesi, a dicembre 2012, era negativa alla pet.... e lo è ancora oggi.
L'incontestabilità del dato diagnostico, irraggiungibile per i medici che tanto finanziate e stimate, legittima più che mai la mia denuncia di dissenso.
Non solo per noi assistiti da Di Bella non ci sono finanziamenti e ricerche, ma i farmaci, quelli che non fanno soffrire e che non uccidono, ce li dobbiamo pure pagare!!!
Come Avvocato, trovo tale atteggiamento informativo scorretto e lesivo di quel diritto alla speranza terapeutica che è legittimo sempre.
La sperimentazione del metodo, quella del 1998, è assolutamente inattendibile. Anzi, da rifare.
Avete dimenticato, sapete che c'era acetone nella soluzione ai retinoidi, che i dosaggi dei presidi terapeutici era inferiore, che i medicinali somministrati erano scaduti, che la somatostatina andava somministrata con pompa temporizzata e non intra-muscolo? Sapete che quella sperimentazione fu portata avanti senza "doppio cieco" e senza gruppo di controllo???
Sapete che la sperimentazione influenza ancora oggi tutte le ASL a non erogare i farmaci MDB ai pazienti che ne fanno richiesta? E che influenza molti Giudici del Lavoro che sono chiamati a pronunciarsi in merito?
Sapete che quella sperimentazione - quella sì da fumetto!!! - lede la libertà, anche di cura, dei pazienti e comprime vergognosamnete il diritto alla salute dell'ammalato che tanto dite di voler difendere?
Non mi dilungo oltre...
Ma per l'incontestabilità dei dati in mio possesso (in famiglia gli ammalati in MDB con risultati positivissimi sono tre su tre, pertanto ho un riscontro del 100%!!!) io la prova scientifica a dimostrazione dell'efficacia del MDB nella cura dei tumori ce l'ho!
E tanto mi basta a chiedervi di scusarvi con la famiglia Di Bella e coi lettori e gli ammalati (in MDB e non, perchè lottano tutti per la vita!!!) per questo assurdo e stupido atteggiamento.
Invece di unire le forze per il benessere sociale, continuate imperterriti a favorire associazionismi disfattisti, anche col fumetto del cocktail, che ledono solo una categoria: quella degli ammalati che dichiarate di voler aiutare, senza scopo di lucro da oltre cinquant'anni!
Alla salute!!!
Avv. Gianluca Ottaviano