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  1. #1

    Un vostro parere su una situazione di vita

    Salve Ragazzi, mi chaimo Susanna e sono una ragazza di Bergamo, ho terminato i miei studi in ing. elettronica nel 2013 ed ho deciso di fondare una srl che si occupa prevalentemente di programmazione ( software ed hardware ). Per avviare l'azienda ho fatto una società con 5 persone, e stiamo lavorando abbastanza bene anche se con delle difficoltà. Il problema che vi sottopongo è il seguente: praticamente io vorrei fare la libera professione parallelamente all'attività aziendale ( sono l'amministratrice di questa aziendina ) , ma essendo l'azienda nel mio stesso settore di studi, come dovrei comportarmi con i soci? Come posso far capire che il mio lavoro da libera professionista è diverso dal lavro che l'azienda svolge ( anche se di software e di hardware si parla )? Se vengo chiamata per una consulenza ad esempio di 2 mesi su un sistema software, ma viene chiamata l'Ing. Susanna non l'azienda come devo comportarmi? Non vorrei fare nessun torno ai soci ma allo stesso tempo voglio poter guadagnare da più punti, perchè la situazione economica personale non è certo delle più rosee. Voi cosa mi consigliate? Come fareste al mio posto? Secondo voi lavorando come libera professionista e come amministratore della mia azienda, ci sarebbe un conflitto di interessi?
    Certa di una vostra risposta e certa di avere un buon consiglio vi auguro una buona giornata.

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Max Della Pena
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    Quote Originariamente inviata da susanna83 Visualizza il messaggio
    Salve Ragazzi, mi chaimo Susanna e sono una ragazza di Bergamo, ho terminato i miei studi in ing. elettronica nel 2013 ed ho deciso di fondare una srl che si occupa prevalentemente di programmazione ( software ed hardware ). Per avviare l'azienda ho fatto una società con 5 persone, e stiamo lavorando abbastanza bene anche se con delle difficoltà. Il problema che vi sottopongo è il seguente: praticamente io vorrei fare la libera professione parallelamente all'attività aziendale ( sono l'amministratrice di questa aziendina ) , ma essendo l'azienda nel mio stesso settore di studi, come dovrei comportarmi con i soci? Come posso far capire che il mio lavoro da libera professionista è diverso dal lavro che l'azienda svolge ( anche se di software e di hardware si parla )? Se vengo chiamata per una consulenza ad esempio di 2 mesi su un sistema software, ma viene chiamata l'Ing. Susanna non l'azienda come devo comportarmi? Non vorrei fare nessun torno ai soci ma allo stesso tempo voglio poter guadagnare da più punti, perchè la situazione economica personale non è certo delle più rosee. Voi cosa mi consigliate? Come fareste al mio posto? Secondo voi lavorando come libera professionista e come amministratore della mia azienda, ci sarebbe un conflitto di interessi?
    Certa di una vostra risposta e certa di avere un buon consiglio vi auguro una buona giornata.
    Buongiorno,

    l'unica alternativa è parlarne con i soci e chiedere la lora autorizzazione per quello che è un conflitto di interessi, ovviamente i soci potrebbero storcere il naso ed inevitabilmente si creeranno dei malumori e lamentele..... il che, per una Srl nata da meno di 2 anni non è una bella prospettiva.

    Personalmente proporrei ai soci la soluzione di fatturare il tuo lavoro come Srl e poi a tua volta fatturerai alla Srl il tuo lavoro lasciando una certa marginalità alla Srl, il 25% per esempio, questo ovviamente con l'approvazione dei soci e magari con un pezzo di carta a sancire l'accordo tra le parti.

    Suggerisco questo in quanto i comportamenti nelle società credo debbano essere cristallini ed equi, meglio rinunciare al guadagno piuttosto che creare situazioni difficili che come sempre finiscono nelle aule dei tribunali.

    Trasparenza e concertazione tra i soci, la Srl prima di tutto.
    Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.

  3. #3
    Ti ringrazio per la celere risposta, la tua idea l'avevo vagliata e sinceramente credo si possa percorrere, il punto fondamentale è che però io non ho una mia partita iva, quindi poi non potrei fatturare all'azienda questo lavoro, ed essendo io stessa l'amministratrice non potrei lavorare nell'azienda come programmatrice . La cosa si complica abbastanza uff... help meeeee, come faccio poi a recuperare il mio compenso?

  4. #4
    Più che un prolbema legal-burocratico io ne faccio solo un problema "etico", ma "etico" non è proprio la parola giusta. Sorry ma non mi viene quella esatta

    Fatti le seguenti domande:

    1. Il cliente X acquista un servizio dall'Ing Susanna. La tua azienda è in grado di erogare lo stesso servizio ?
    2. Se tutti i soci della SRL facessero quello che vorresti fare tu, te come la prenderesti ?


    La risposta alla prima domanda è scontata. Tu fai parte dell'azienda, ovvio che la tua srl può erogare lo stesso servizio. Distinzioni del tipo "ma io faccio la segreteria in quell'azienda, mica la web developer" lasciano il tempo che trovano per realtà molto piccole come quella di cui parli, secondo me.

    La risposta alla seconda domanda potrebbe essere che se uno si sbatte come libero professionista significa che non crede poi tanto nella propria azienda. Se l'azienda non permette di vivere allora bisognerebbe capire cosa non va, chi o cosa sono i rami secchi, come migliorare.....sbattersi per l'azienda se ci si crede. Affiancare l'attività da libera professionista significa un po' abbandonare una nave che affonda o come minimo passare la crociera attaccati alle scialuppe di salvataggio perché non si ha tanta fiducia nella nave e nel suo comandante.
    Cioè, l'azienda è anche tua, sei un socio, è una tua creatura.

  5. #5
    Cosa significa che sei l'amministratrice?
    Intendi che come socia sei l'amministratore delegato della società o semplicemente che lavori come impiegata amministrativa?

    Hai una srl e dovresti lavorare per far guadagnare l'azienda, nessuno ti impedisce di fare consulenze esterne e poi fatturarle.

    Tu vorresti avere una seconda PI a nome tuo per fare i guadagni da sola? ti conviene?

    Secondo me, visto che sei pure socia fondatrice, dovresti lavorare con la PI che hai fondato.
    Questa volta, più che un voto.. è favoreggiamento.

  6. #6
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    Ti ringrazio per la celere risposta, la tua idea l'avevo vagliata e sinceramente credo si possa percorrere, il punto fondamentale è che però io non ho una mia partita iva, quindi poi non potrei fatturare all'azienda questo lavoro, ed essendo io stessa l'amministratrice non potrei lavorare nell'azienda come programmatrice . La cosa si complica abbastanza uff... help meeeee, come faccio poi a recuperare il mio compenso?

    Se non hai partita IVA non puoi fatturare, credo che l'unica alternativa sia di lasciar perdere questa idea e concentrarsi nella Srl.

    Ma se non hai partita IVA come sei configurata nell'azienda? Come vieni pagata?
    Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.

  7. #7
    beh può sempre richiedere il rimborso spese.. basta che compili una nota spese e si riprende i soldini spesi per il viaggio ma IMHO la consulenza dovrebbe fatturarla con la sua azienda che già possiede
    Questa volta, più che un voto.. è favoreggiamento.

  8. #8
    Utente di HTML.it
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    Ma perchè, bisogna avere una partita iva per lavorare?
    ( e poi dicono che chi non paga le tasse sono al sud )
    Veloce,Affidabile,Economico : Scegline 2

    Se la tua ragazza non te la da, tu non prendertela

  9. #9
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    essendo io stessa l'amministratrice non potrei lavorare nell'azienda come programmatrice.
    e chi l'ha detto?
    Non siate in ansia per la vostra vita; Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte le altre cose vi saranno date in più.

  10. #10
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    Ti ringrazio per la celere risposta, la tua idea l'avevo vagliata e sinceramente credo si possa percorrere, il punto fondamentale è che però io non ho una mia partita iva, quindi poi non potrei fatturare all'azienda questo lavoro, ed essendo io stessa l'amministratrice non potrei lavorare nell'azienda come programmatrice . La cosa si complica abbastanza uff... help meeeee, come faccio poi a recuperare il mio compenso?
    Se non hai partita iva come vorresti fare la libera professionista?
    Scusate i puntini di sospensione...... La verità è che non ho argomenti....

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