lunedi' 31 e martedi' 1 sono andata all'expo con mia figlia; siamo arrivate in treno direttamente a rho da vicenza, il che e' molto comodo; avevo i biglietti prenotati e pagati online (quelli con lo sconto coop, visto che son socia), inizialmente prenotati aperti, poi pero' bisognava indicare la data d'utilizzo e stampare - cosi' c'era scritto - la mail di conferma per portarla con se'... beh, non e' vero, non serviva stampare nulla, quindi risparmiate la carta
siamo arrivate verso le 9.20, il tempo di passare attraverso i controlli del metal detector e si sono aperte le porte; avevamo un paio di padiglioni in mente, li avremmo fatti indipendentemente dalla coda, per gli altri avevamo deciso di andare a naso; alla fine, abbiamo saltato a pie' pari il padiglione zero, il padiglione italia e praticamente siamo solo passato a fianco all'albero della vita verso sera e non ce ne siamo pentite
in generale, le cose positive sono state: la presenza delle fontanelle di acqua liscia e gasata gratuita, l'accessibilita' praticamente totale, l'abbondanza di ombra e di posti dove sedersi a riposare, la pulizia dei bagni
tra le cose negative, direi i prezzi, piuttosto alti, ma tant'e', abbiamo cercato di evitare i souvenir e mangiare senza svenarci; l'acqua gratuita ha contenuto la spesa, visto che e' stata la cosa consumata di piu' (da noi, ma credo da tutti)
annotazione generale: i padiglioni si dividevano in tre gruppi, quelli dove eri accompagnato dal personale, quelli a percorso piu' o meno obbligato, ma a visita libera, i miei preferiti - e quelli completamente liberi; i primi sono stati quelli che ho apprezzato meno e in generale la scelta della visita accompagnata generava coda
altra suddivisione la scelta di parlare di cibo e tecnologie a esso legate, la scelta di presentare le produzioni del proprio paese e la scelta di puntare semplicemente alla promozione turistica
questi i padiglioni visitati, con le relative impressioni:
angola: non conosco l'angola, per me e' uno dei tanti stati centrafricani che cercano faticosamente di risollevarsi e per questo immaginavo - come altri hanno scelto - un padiglione contenuto e senza grandi sfoggi; invece mi son trovata davanti a quello che e' stato - dal punto di vista della comunicazione coordinata - il miglior padiglione di tutti, a mio gusto: un bel logo, una bella copertura, un bel percorso, colori, disegni ed elementi grafici fatti bene, coordinati, appunto, chiari, facili da leggere, un percorso ben preparato... molto, molto bello davvero
percorso: obbligato, non guidato
tema: produzione locale
brasile: il primo giorno c'era coda, il secondo giorno ci siamo accorte che avevano riaperto gli uffici e la folla era diminuita; cio' ci ha permesso di visitare anche i padiglioni che il giorno prima erano improponibili, tra cui il brasile; sopra ha 'sta rete che s'e' vista un po' dovunque, sotto delle isole con le varie produzioni (piccoli pezzi d'orto di due metri per due che formano un percorso) e un paio di stazioni interattive con un giochino tipo l'allegra fattoria (semplificando moltissimo); la rete: la rete ovviamente ho dovuto farla, mi era stato consigliato di non indossare gonne (ok, nel mio caso il problema non si pone, visto che non ne indosso mai ), ma se dovessi dare a mia volta un consiglio a qualcuno, direi di fregarsene delle gonne, ma di indossare senz'altro un paio di scarpe con la suola un po' spessa (es. scarpe da ginnastica), perche' avevo ai piedi un paio di scarpe con la suola molto sottile e son stati dolori, soprattutto considerando che avevo alle spalle due giorni di camminate; utilita'... boh, forse simulava la foresta amazzonica, non ho idea, cmq piu' che altro era una grande giostra
percorso: libero
tema: produzione locale
corea del sud: dal punto di vista del design, una libidine assoluta, per i miei gusti! tutto in bianco e nero, molto minimal, con due robottoni provvisti di due grandi schermi su rotaie che interagivano tra loro... un iPadiglione che ha messo l'asticella iniziale molto in alto, considerando che e' stato il primo che abbiamo visitato; il preferito per design, indubbiamente
percorso: guidato
tema: presentazione/preparazione dei cibi coreani
lituania: una delle cose che mi hanno colpito, e' come nazioni nella mia mente simili, abbiano sviluppato il proprio padiglione in modi molto dissimili e la lituania e', in negativo, uno di quelli; mi aspettavo... non so cosa mi aspettassi, di sicuro non due cubi praticamente vuoti
percorso: libero
tema: promozione turistica
bielorussia: una specie di zuccotto tagliato in due, ricoperto d'erba e con una ruota di mulino in mezzo; meta' zuccotto conteneva un percorso che mostrava le produzioni, meta' zuccotto conteneva l'immancabile punto di ristoro e l'altrettanto immancabile negozietto di souvenir; molto originale, ma allo stesso tempo senza pretese di grandezza, mi e' piaciuto molto
percorso: obbligato, non guidato
tema: produzione locale
cina: una delusione! non so cosa mi aspettassi, di sicuro non un ambiente polveroso e stantio; non polveroso nel senso che c'era polvere in giro, ma nel senso che non sono riusciti ne' a puntare bene sulla storia, ne' a puntare bene sulla tecnologia e tutto sembrava finto... storia di plastica, non so come spiegarlo meglio! grande, indubbiamente, ma deludente
percorso: obbligato, non guidato
tema: piu' turismo che cibo
colombia: esternamente bello, con le pareti ricoperte di una grande foto di spiaggia e delle "ali" perpendicolari a essa dove erano disegnati degli animali, in modo che, a seconda del punto di vista, si vedessero gli uni o l'altra; ci siamo limitate a visitare la prima sala, con il plastico del territorio e la spiegazione - da parte dell'addetto - del clima locale, che permette una produzione continua, vista l'assenza di stagioni; quando abbiamo capito che il resto della visita sarebbe stato guidato, abbiamo lasciato perdere
percorso: guidato
tema: turistico/alimentare
paesi bassi: uno dei piu' divertenti; piu' che un padiglione, si tratta della ricostruzione di un villaggio anni '70, con camioncini che vendono vari tipi di cibo da strada, inframmezzati da cuscinoni e posti dove stravaccarsi piu' o meno comodamente per consumarlo: ho assaggiato per la prima volta in vita mia il frozen yogurt e il giorno dopo... ci sono tornata, perche' era troppo buono!
percorso: libero
tema: cibo, non necessariamente olandese
francia: una grande struttura in legno a pannelli verticali con il soffitto a volta dove erano letteralmente appesi tutti gli oggetti, i prodotti, le coltivazioni... il percorso per arrivarci e' un grande orto, nel complesso non male
percorso: libero
tema: cibo/produzioni agricole/ittiche
israele: gli orti verticali delle pareti del padiglione - idea comunque ripresa anche altrove - erano un po' patiti, il padiglione non mi ha colpito tantissimo, ma ne ho saputo di piu' sulle tecnologie in uso in quel paese (che fossero tecnologicamente molto avanti gia' lo sapevo); carina l'idea di coinvolgere moran atias per il racconto
percorso: guidato
tema: tecnologia applicata all'agricoltura
svizzera: dire che sono andata all'expo quasi solo per questo, forse e' un'esagerazione, ma di sicuro mi aspettavo molto, ero curiosa di vederlo dal vivo, perche' per me era l'essenza stessa del tema dell'expo e non sono rimasta delusa; organizzatissimi, gli svizzeri ti fanno andare allo sportello a prendere appuntamento, ti danno un biglietto che dice "torna alle" e quando torni aspetti giusto quei due minuti; entri in questo grande silos con scatole di cibo e il pavimento che si abbassa man mano che il cibo viene consumato: i primi visitatori hanno fatto man bassa, poi le persone hanno capito e rallentato il consumo, col risultato che non credo faticheranno ad arrivare a ottobre (all'inizio pareva che nel giro di un paio di mesi non ci fosse piu' nulla); sotto c'e' la riproduzione in granito del san gottardo, con un sistema di canaline da dove "piove" giu' e poi l'acqua scende sul pavimento e scorre via attraverso delle canaline scavate che rappresentano i fiumi svizzeri; mi e' piaciuto tutto, organizzazione compresa
percorso: semiguidato
tema: consumo delle risorse
ecuador: esterno spettacolare, formato da catenelle create in modo da formare delle decorazioni tipiche, l'interno e' uno stanzone suddiviso in 4 aree, dove c'e' una persona - una per area - che presenta i vari ambienti: il mare, le galapagos, l'amazzonia e il territorio in generale; carino di fuori, troppo veloci le spiegazioni dentro, non posso dire che fosse brutto (dentro, intendo, che fuori e' molto accattivante), ma mi ha un po' deluso
percorso: guidato
tema: piu' turistico che altro
stati uniti: che dire? grande, dispersivo, non chiarissimo; nota di merito, la fontana che "piove disegni geometrici", per il resto non mi ha colpito particolarmente
percorso: libero
tema: boh
turchia: molto carino, sviluppato in orizzontale, e' una specie di rete incompleta fatta di tubi smaltati di bianco che formano una griglia irregolare; alcune parti della griglia sono chiusi e sono di metallo, erba o altro e lo stesso gioco di pieni e vuoti di materiali diversi e' ripreso dal pavimento; non tantissimo a tema, ma l'idea mi e' piaciuta, da' un senso di leggerezza, e' piacevole
percorso: libero
tema: piu' turistico che alimentare
principato di monaco: ci sono passata davanti piu' volte prima di decidermi a entrare, perche' mi pareva che non dovesse valerne la pena, invece credo sia stato in assoluto il piu' azzeccato di tutto l'expo, svizzera compresa! la struttura e' fatta di container di vari colori e dalla parete parte un tetto ricoperto di prato (prato comune, non all'inglese) a formare un triangolo, pulito, non pretenzioso... piacevole; ho scoperto che anche nel principato di monaco producono qualcosa e cosa potranno mai produrre? ostriche! e questo presentano; pero' - e per me la parte rilevante - presentano anche tre o quattro, non ricordo, progetti di collaborazione che hanno messo in piedi con altre nazioni in aree povere del mondo, fornendo fondi e tecnologia per aiutarle a migliorare l'agricoltura e l'allevamento: credo che questa cosa qua riflettesse appieno il tema dell'expo, i paesi del primo mondo - e monaco sprizza soldi da ogni poro - che danno concretamente una mano ai paesi piu' svantaggiati per risollevarsi
percorso: libero
tema: azzeccatissimo!
giappone: se dovessi riassumerlo con una sola parola, direi inquietante! una - l'unica - fila di due ore e mezza fatta coscientemente, perche' mia figlia ci teneva e anch'io ero curiosa; molti padiglioni facevano uso del qrcode e ti facevano scaricare delle app, ma il giappone in pratica ti obbligava; il percorso e' superguidato, ti senti uno di quei giapponesi in visita e trascinati a visitare questo e quello, nel complesso non male, alcune parti sono anche divertenti e molto "nerd", ma per i miei standard il livello di controllo e' eccessivo; non sono mai - ancora! - stata in giappone, ma lo definirei comunque "molto giapponese"
percorso: guidato e guai a sgarrare!
tema: turistico/alimentare
federazione russa: spettacolare la facciata, con un grande specchio a sbalzo che sovrasta l'ingresso, la parte interna e' un percorso tra pannelli che illustrano le produzioni locali; padiglione "ni", poteva esser peggio, si e' lasciato visitare; sicuramente molto meglio di quello cinese, imho
percorso: obbligato, non guidato
tema: alimentare
estonia: struttura di parallelepipedi di legno sovrapposti con un piano terra ludico (altalene, soppalchi per rilassarsi), centrale relativo alle produzioni anche industriali (tra cui 'na moto da sbavo!), superiore con grandi contenitori di piante e panchine attorno e diversi punti dove interagire: padiglione rilassante, pulito, curato, ma non pretenzioso; non del tutto a tema, ma mi e' piaciuto (l'ho visitato prima della lituania, e' una delle coppie di padiglioni che mi hanno stupito per la loro diversita', visto che nella mia testa i due paesi invece sono piu' o meno equiparabili)
percorso: totalmente libero
tema: ambientale
oman: riproduzione di una costruzione del deserto, presentazione dei cibi (lungo tavolo con le riproduzioni), piuttosto "sceiccoso", senza infamia e senza lode
percorso: obbligato, non guidato
tema: sfarzoso/alimentare
[continua]