A quanto pare, i "gufi" non avevano poi tutti i torti... l'Italicum puzza davvero di incostituzionalità.
Certo non è detta l'ultima parola, ma intanto l'analisi va avanti. Per ora sono stati semplicemente ammessi 6 dei 13 motivi di ricorso. Che non significa che l'italicum verrà dichiarato incostituzionale, ma nemmeno che la riforma è certa, a questo punto.
http://www.corriere.it/politica/16_f...55711737.shtml
Gli avvocati Besostri e Palumbo (da Messina, a Roma, a Milano, a Torino...) hanno messo in fila ben 13 motivi di ricorso. A Messina i difensori della Costituzione sono riusciti a convincere i giudici che hanno ritenuto «non manifestamente infondati» 6 dei 13 motivi di ricorso. Eccoli: 1) il vulnus causato dalla legge elettorale al principio di rappresentanza territoriale; 2) il vulnus al principio di rappresentanza democratica (capolista bloccato); 3) mancata previsione di una soglia minima per accedere al ballottaggio; 4) l’impossibilità per l’elettore di scegliere il «suo» deputato; 5) con riferimento al Consultellum che oggi sarebbe applicato per eleggere il Senato, l’irragionevolezza delle soglie di sbarramento dell’8% (partiti) e del 20% (coalizioni) applicate al Senato che ha la metà dei componenti della Camera; 6) l’irragionevolezza di aver varato un legge elettorale solo per la Camera e nel momento in cui la Costituzione ancora prevede anche l’elezione a suffragio universale del Senato.
I grillini hanno accolto con un applauso la decisione del Tribunale mentre il ministro Alfano (Ncd) ha commentato: «Siamo in Italia dove una legge prima di diventare vigente viene mandata alla Corte».