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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di Linkato
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    Pannella‬ se ci lasci nn vale tutto il nostro passato dentro questa valigia nn ci può stare...

    ... è andato, onore all'uomo, al politico... all'irrefrenabile, imperdibile, scassaminchia...
    Primo Ministro Conte: "Sarà un anno bellissimo!"

  2. #2
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    ... è andato, onore all'uomo, al politico... all'irrefrenabile, imperdibile, scassaminchia...
    ... l'unico ad aver avuto il coraggio di candidare una pornostar per dire
    ( mia personale interpretazione) "se questo vogliamo questo siamo" ;

    ... gli altri sono arrivati dopo ... con altri intenti e molto meno stile

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    a prescindere dal condividere o meno le sue idee/battaglie, credo che sia stato uno dei pochi(ssimi) politici "contemporanei" ad aver creduto realmente in quello che faceva.
    ...and I miss you...like the deserts miss the rain...

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Un protagonista. Nel male e nel bene. Condivido l'analisi di Aldo Giannuli, che come spesso accade mi sembra il più lucido:

    Pannella è morto ed, ammonisce un vecchio adagio, dei defunti non si deve dir nulla se non bene, forse nel timore che i medesimi, offesi, vengano a tirarci i piedi di notte. Per cui la morte è il momento in cui ricordare solo i meriti (ed anche al di là della loro effettiva portata) dimenticando magnanimamente colpe ed errori. Personalmente non ho mai creduto in questa ipocrisia funeraria, per la quale sono stati tutti uomini grandi ed incompresi dai loro contemporanei: la liturgia del “coccodrillo” mi ha sempre fatto un po’ schifo. Dico subito che, sul piano politico –e quindi storico- dò un giudizio prevalentemente negativo della sua opera e dell’eredità che lascia.

    Il personaggio ha meriti e non piccoli, come le battaglia per il divorzio, per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza al servizio militare, e più in generale per i diritti civili, per la legalizzazione della cannabis, la denuncia della degenerazione partitocratica ecc. di cui gli va dato atto lealmente. Ma ha avuto anche colpe somme come il sostegno all’ondata neo liberista, la banalizzazione della politica ridotta a celebrazione del leader(di cui fu il primo assertore) ed a virtuosismo comunicativo privo di reali contenuti, l’allineamento servile agli Usa, le disgustose giravolte fra centro sinistra e centro destra, sempre alla ricerca di spazi istituzionali, le ambiguità sul terreno della lotta alla mafia, dove spesso il garantismo sfociava in una sorta di para fiancheggiamento. Altra battaglia ambigua fu quella ecologista, che, se da un lato apriva la strada ad una più matura riflessione sul rapporto fra uomo ed ambiente naturale, dall’altro ebbe una infelice connotazione antindustrialista.

    Pannella, ha espresso una visione della democrazia come competizione fra ristrette élites,sostenute da branchi di acritici attivisti, con un sostanziale rifiuto della dimensione strategica della politica, surrogata dalla totale delega all’estro momentaneo del leader (massima negazione del principio di democrazia, tanto diretta quanto rappresentativa) e dalla sua abilità nel manipolare le folle. Soprattutto, Pannella ha colpe imperdonabili sul piano dell’involuzione costituzionale del paese: a lui (ed a Occhetto e Segni) dobbiamo il colpo di Stato del 1993, quando la fine del sistema elettorale proporzionale ha aperto la strada allo sventramento della Costituzione e, paradossalmente alla definitiva deriva oligarchica del regime: il Parlamento dei nominati ha la sua premessa logica nella battaglia pannelliana per il maggioritario uninominale. E, con questo, è stato l’alfiere di un ceto politico senza qualità, l’élite senza merito.
    Né si può tacere la sua grande disinvoltura sul tema della cd questione morale: fu un gran fustigatore dei costumi, durissimo accusatore delle greppie di regime, ma la sua battaglia contro i fondi neri dell’Eni, a metà anni sessanta ebbe come sbocco la costituzione della Radoil, titolare di due pompe di benzina generosamente concesse da Cefis e che a lungo provvidero alla sopravvivenza del Pr e sua personale.

    Quale sia il giudizio che se ne voglia dare, Pannella ha attraversato gran parte del settantennio repubblicano, con una stagione di notevole fortuna fra gli ultimissimi anni sessanta ed i primi novanta. Un ventennio in cui esercitò un ruolo politico il cui peso fu sempre superiore alle magre percentuali elettorali che raccoglieva (e che mai raggiunsero il 4%, con l’eccezione unica ed effimera delle europee 1999). Molto di quel che è diventato questo paese oggi, nel bene, ma più ancora nella degenerazione e nella decadenza, è dovuto a Pannella: l’Italia è diventata, in parte per la sua opera, un paese più laico, più moderno, ma anche più cinico, più “americanizzato”, più oligarchico, meno industriale e più povero, diciamolo: più squallido,

    Quanto alla sua eredità, quella di cui andare meno orgogliosi è stato il lascito di un ceto politico che ebbe nel Pr la sua culla originaria: i Rutelli, i Giachetti, i Della Vedova, gli Elio Vito, eccetera eccetera eccetera. Giudicate voi. Un esame storico puntuale e documentato richiederebbe molte pagine che qui ed ora non sono possibili. L’uomo è stato complesso e tanto celebrarlo con scontati encomi quanto liquidarlo con giudizi sprezzanti sarebbe fargli torto. Si impone un giudizio equilibrato che rimandiamo meno frettolosa occasione ed ambito più consono. Qui ci basta un giudizio breve e sintetico che vede le ombre prevalere sulle luci, ma che comunque indica in Pannella uno dei grandi protagonisti del settantennio repubblicano.
    Per concludere: un grande personaggio, che non mi mancherà, se non per poche battaglie etiche che ha portato avanti con onore e determinazione.

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    Un protagonista. Nel male e nel bene. Condivido l'analisi di Aldo Giannuli, che come spesso accade mi sembra il più lucido:
    mah, a me pare che l'analisi che ha fatto sia "eccessiva", nel senso che attribuisce troppe (e pesanti) responsabilità a Pannella nella "deriva" di questo paese. i Radicali non hanno mai avuto un reale peso politico (il 4% era pochino anche per quei tempi). come hanno potuto influire cosi' pesantemente sulla politica italiana? fosse cosi', allora dei vari Craxi & C. cosa dovremmo dire?

    ha ottenuto alcune vittorie "di civiltà" importanti (su tutte aborto e divorzio) ma per il resto mi pare che la sua influenza sia stata tutto sommato marginale (non per volere suo ma perche' il suo peso politico era piuttosto scarso).

    è una mia personalissima opinione ovviamente.
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  6. #6
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    Quote Originariamente inviata da vonkranz Visualizza il messaggio
    mah, a me pare che l'analisi che ha fatto sia "eccessiva", nel senso che attribuisce troppe (e pesanti) responsabilità a Pannella nella "deriva" di questo paese. i Radicali non hanno mai avuto un reale peso politico (il 4% era pochino anche per quei tempi). come hanno potuto influire cosi' pesantemente sulla politica italiana? fosse cosi', allora dei vari Craxi & C. cosa dovremmo dire?

    ha ottenuto alcune vittorie "di civiltà" importanti (su tutte aborto e divorzio) ma per il resto mi pare che la sua influenza sia stata tutto sommato marginale (non per volere suo ma perche' il suo peso politico era piuttosto scarso).

    è una mia personalissima opinione ovviamente.
    Il problema di Aldo Giannulli e che ne azzecca davvero poche, come già detto in passato... adesso ci mettiamo anche questa "perla"... si accoda spesso alle convenienze...

    Perfettamente d'accordo con questo giudizio sul personaggio: "Mischia osservazioni interessanti (a volte intelligenti) con argomenti del tutto peregrini e, purtroppo, ostenta anche una sgradevole presunzione, che non è sorretta da un’altrettanto solida competenza"

    https://insorgenze.net/2012/03/01/mi...uli-1continua/
    Ultima modifica di Linkato; 19-05-2016 a 17:02
    Primo Ministro Conte: "Sarà un anno bellissimo!"

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    A livello morale contava ben più del suo 4% scarso, secondo me. Dubito, per dire, che un thread simile si aprirà mai per un altro liderino da simili percentuali, in futuro...

  8. #8
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    Il problema di Aldo Giannulli e che ne azzecca davvero poche, come già detto in passato...
    Opinione tua e dell'ex terrorista Paolo Persichetti. Prendo atto, ma pur senza voler prendere per oro colato tutto ciò che esce dalla tastiera di Giannuli, non la condivido affatto.

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    Quote Originariamente inviata da lnessuno Visualizza il messaggio
    A livello morale contava ben più del suo 4% scarso, secondo me. Dubito, per dire, che un thread simile si aprirà mai per un altro liderino da simili percentuali, in futuro...
    questo e' indiscutibile.

    pero', a mio avviso, ha avuto un peso molto minore rispetto a quanto gli ha attribuito Giannulli e, forse, a quanto meritava.
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  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Politicamente i suoi voti contavano poco, questo è evidente. Ma era chiaramente qualcuno che sapeva catalizzare l'attenzione su vari temi, e (questo penso sia innegabile) non sempre lo faceva in modo del tutto chiaro...

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