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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di Max Della Pena
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    Commenti offensivi: Mah, qui siamo di fronte all'istruito perfetto idiota.

    Non ho parole, spero che gli passi la voglia di scrivere bestialità a questo individuo.

    http://www.ilgiornale.it/news/cronac...a-1306457.html
    Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Kahm
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    Quote Originariamente inviata da Max Della Pena Visualizza il messaggio
    Non ho parole, spero che gli passi la voglia di scrivere bestialità a questo individuo.

    http://www.ilgiornale.it/news/cronac...a-1306457.html
    siamo in Italia:
    -domani sarà tutto dimenticato
    -andrà a qualche trasmissione piangendo e guadagnerà soldi
    -parteciperà a qualche reality e tutti lo venereranno come un dio
    NN vi diro mai chi sono in realta,
    tutti i miei 3D sono orfani, non insistete per farmi rispondere ai 3D aperti da me

  3. #3
    Quote Originariamente inviata da Max Della Pena Visualizza il messaggio
    Non ho parole, spero che gli passi la voglia di scrivere bestialità a questo individuo.

    http://www.ilgiornale.it/news/cronac...a-1306457.html
    [ot]

    credo che l'interessata rimarra online gia' abbastanza cosi': mi sono permessa di modificare il titolo del thread, togliendo il suo nome, focalizzandolo sul problema (che e' chiaramente molto piu' grande dell'episodio specifico e che e' un ottimo spunto di riflessione)

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    individui del genere sono sempre esistiti (e sempre esisteranno, purtroppo).
    l'unica differenza e' che prima "limitavano" certi commenti ai momenti in cui erano in compagnia di quattro amici ai giardinetti o in una birreria, dove il numero di chi ascoltava era circoscritto.

    ora si sono spostati on line ma nella loro mente ristretta e' come se fossero ancora ai giardini o in birreria e non si rendono conto che il numero di persone che leggono e' aumentato in modo esponenziale.

    secondo me, piu' del 50% di chi ha un profilo "social" non è consapevole di cosa voglia dire scrivere qualche cosa on line.
    Ultima modifica di vonkranz; 14-09-2016 a 14:37
    ...and I miss you...like the deserts miss the rain...

  5. #5
    Utente bannato
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    Quote Originariamente inviata da vonkranz Visualizza il messaggio
    secondo me, piu' del 50% di chi ha un profilo "social" non è consapevole di cosa voglia dire scrivere qualche cosa on line.
    La penso anch'io così, ma penso anche che ora sia il momento di darci un bel taglio.
    In particolare punto il dito non tanto verso quegli utenti definiti webeti, imbecilli, frustrati e via dicendo, ma contro tutte le testate online che sfruttano questa imbecillità per aumentare il flusso di utenza.
    Prendo ad esempio ANSA come agenzia stampa, nel 90% delle volte il tono e le accuse che si possono leggere nei commenti di un articolo ad esempio di cronaca risultano di fatto più cruenti e raccapriccianti del fatto stesso.

    Secondo me è necessario rivedere o creare delle regole, delle leggi specifiche, che mettano nella condizione l'imbecille / frustrato di turno di riflettere attentamente prima di apostrofare come zoccola, puttana, incosciente, da sbattere in galera e buttare la chiave, da far violentare da.. etc etc.., una madre che si schianta in auto contro un albero, i figli nel sedile posteriore, per poi scoprire che aveva avuto un malore per un problema cardiaco mai scoperto. Quindi non stava messaggiando allegramente su whatsapp, non si stava truccando, non si faceva un selfie.

    E così siamo all'estremo opposto tra diritto di satira e libertà di distruggere la reputazione di una persona.
    E mi pare di capire che ci si indigna di più per un messaggio satirico non compreso che di fronte a uno scempio di migliaia di commenti che tutti i giorni appaiono su quasi tutte le testate online, in particolare sui social.

  6. #6
    Quote Originariamente inviata da alieno Visualizza il messaggio
    Secondo me è necessario rivedere o creare delle regole, delle leggi specifiche
    uhm... secondo me il problema e' piu' a monte: qualcuno si ricorda - e non e' un pensiero mio, ma lo trovo azzeccatissimo - il nome di qualcuno dei compagni di queste ragazze diventate loro malgrado "famose"?

    perche' quei video si fanno in due, di solito, ma l'unica messa alla berlina e' la donna coinvolta, anche se spesso il colpevole della pubblicazione e' l'uomo

    piu' che regole, serve una diversa educazione e uno sforzo di ognuno per cambiare la sensibilita' sociale

    poi certo, anche delle leggi, ma con le sole leggi non risolvi il problema, imho, che c'e' ed e' molto grande

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di Max Della Pena
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    Quote Originariamente inviata da alieno Visualizza il messaggio
    Secondo me è necessario rivedere o creare delle regole, delle leggi specifiche
    Anche per me il problema è a monte pur riconoscendo che ci sono dei nuovi comportamenti, ovviamente contro la legge, che non hanno una normativa che li punisca nel giusto modo.

    Il problema è che questa ragazza, come tante altre, ha inviato un video (credo che sia andata così) ad una persona che riteneva di fiducia, che forse amava, un video che non avrebbe mai divulgato a nessun altro per poi vedersi mettere in rete e diventare virale.

    Lei non ha mai acconsentito a questo, lei ha semplicemente commesso una grave leggerezza verso chi reputava di sua massima fiducia.

    Adesso lei si è tolta la vita dopo essersela vista letteralmente rovinare, cambio nome città tribunali ecc. colui che è stato la scintilla forse, per la solita privacy, non verrà mai nominato continuando ad andare avanti, forse addirittura inconsapevole o magari sentendosi solo reo di aver fatto una "ragazzata" per farsi due risate con gli amici.

    A questo, oltre a studiare delle nuove regole, come puoi spiegare quello che ha causato e come puoi pretendere che lo comprenda?

    Se non si parte dall'asilo martellando le nuove generazioni sui nuovi pericoli e nuovi metodi comportamentali da non tenere non ne usciamo secondo me.
    Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.

  8. #8
    Utente bannato
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    Quote Originariamente inviata da rebelia Visualizza il messaggio
    piu' che regole, serve una diversa educazione e uno sforzo di ognuno per cambiare la sensibilita' sociale
    Quote Originariamente inviata da Max Della Pena Visualizza il messaggio
    Anche per me il problema è a monte pur riconoscendo che ci sono dei nuovi comportamenti, ovviamente contro la legge, che non hanno una normativa che li punisca nel giusto modo.
    D'accordo, ne riparliamo però tra un 3 o 4 generazioni?
    Penso che iniziare a mettere ogni singolo utente nella condizione di aver ben chiaro nella propria testolina che sarà responsabile dell'uso che farà di internet inizia a risolvere il problema.
    E' un po' come la catenella che trattiene la penna biro nell'ufficio postale, è terribile da vedere, è terribile pensare che è stata messa sotto lucchetto perché ognuno di noi può essere un potenziale ladro, ma la realtà è che se quella penna biro viene lasciata lì sul banco, pochi minuti e scompare.

    Dobbiano andare a monte? Da dove partirebbe questo sforzo per cambiare la sensibilità sociale, dalla famiglia o dalla scuola?
    Abbiamo milioni di ragazzini che si ritrovano mamma e papà a farsi i selfie e a condividerli sui social e a scuola cambia davvero poco.

    Nessuno è in grado di creare nei propri figli una giusta sensibilità sociale nel contesto Internet, certo moltissimi genitori ci provano, intendo quelli che non dedicano tutto il tempo libero per fare a gara di like coi propri figli. Per entrambi, nessuno di loro desidera un figlio emarginato o peggio.

    Mancano delle regole, regole che non pregiudichino la libertà personale, la libera espressione o condivisione di idee e conoscenza.

    Le leggi che abbiamo ora sono ridicole, anzi mi pare che oltre a non risolvere questo tipo di problema lo peggiorano:

    CONDANNATA A 20 MILA EURO DI SPESE LEGALI
    Da un lato il giudice le aveva dato ragione obbligando alcuni social, come Facebook, a rimuovere video, commenti, apprezzamenti e al pagamento delle spese per una cifra pari a 320 euro. Dall'altro lato era stata a sua volta condannata a rimborsare le spese legali a cinque siti per circa 20mila euro. Si legge questo nella decisione del giudice sul provvedimento di urgenza chiesto dalla 31enne per la rimozione dai siti web dei video hard. La decisione è stata depositata lo scorso 8 agosto. Il giudice aveva accolto parzialmente le richieste stabilendo che per alcuni motori di ricerca e altri siti, che avevano già provveduto alla rimozione delle immagini e dei commenti, l'azione era da respingere. La domanda, invece, era stata accolta nei confronti di Facebook e di altri soggetti ai quali veniva imposta l'immediata rimozione di ogni post o pubblicazione con commenti e apprezzamenti riferiti alla donna. Per quanto riguarda, poi, le spese il giudice aveva condannato Facebook ed altri tre soggetti al pagamento di 320 euro ciascuno per esborsi e 3645 euro per compensi professionali. La ricorrente era stata condannata al rimborso nei confronti di Citynews, Youtube, Yahoo, Google e Appideas di 3645 euro, per ciascuno, per le spese legali oltre al rimborso delle spese generali nella misura del 15%.
    Fonte: http://www.ansa.it/campania/notizie/...14b76067c.html

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di Max Della Pena
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    Qui anche se metti la pena di morte sentirai sghignazzare anche durante la sentenza.

    Concordo, l'ho già scritto, che ci vogliono nuove regole per nuovi abomini..... ma queste, non riesco a dire niente.

    Cosa puoi fare a queste senza usare un ferro rovente.......

    http://bologna.repubblica.it/cronaca...app-147736786/
    Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di Cisco x™
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    Questa storia mi ricorda "xyz" (xyz) che tento' il suicidio.. al tempo pero' non c'erano i social, ma comunque si parlava di loro sui forum e chat p2p
    Ultima modifica di Cisco x™; 14-09-2016 a 22:50

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