"Notizia" di oggi sono le parole proferite da una giovane e bella cantante americana di pelle marrone (spero di non offendere nessuno, ma a quanto ho avuto modo di capire da persone di quella gamma cromatica, non esistono solo "bianchi" e "neri" ma vivaddio ci sono anche le sfumature):
Mi domando... ma se affermare di odiare una certa categoria sociale è considerato razzismo in modo ormai quasi unanime, perlomeno quando a farlo è una persona "mainstream" (bianca, etero, dai tratti occidentali...), questo vale anche al contrario?Odio i grassi americani bianchi, tutte le persone del centro degli States, il vero lardo d’America! I bianchi razzisti e bigotti che vivono nelle loro fattorie. Quelle ragazzine che lavorano al Kmart ed hanno nonne razziste. Questa è la vera America!
Cioè, questa tizia è considerabile una becera razzista al livello di un Salvini qualunque, o subentra un meccanismo che impedisce di giudicare negativamente un'affermazione di questo stampo?
Il mio punto di vista è che nel 90% dei casi, la definizione "razzista" viene usata a sproposito, svalutando la parola stessa, e lo sarebbe anche in quest'occasione... ma mi interessa più che altro capire cosa ne pensano gli antirazzisti.