Project manager, analista funzionale o programmatore?

[ALB3RTO]

Da qualche mese mi sto guardando un po' intorno nella disperata impresa di capire il più possibile il mercato del lavoro IT e di conseguenza decidere come orientarmi nella ricerca di un' occupazione. Mi sono appena laureato in Ingegneria Informatica, sono alla ricerca della mia prima esperienza lavorativa in tale ambito e leggo su internet opinioni poco confortanti sull'Italia, sulle aziende di consulenza, sull'innovazione, sugli stipendi, etc... Le uniche note positive sono la forte richiesta di informatici e le numerose opportunità.

Da qualche tempo mi è capitato più volte di sentire parlare di alcune figure, a me prima sconosciute, come quelle dell'analista funzionale e del project manager. Mi pare di capire abbiano gratificazioni migliori rispetto al programmatore, anche se, leggendo i vari annunci, i programmatori sembra siano le figure più richieste poiché hanno conoscenze più tecniche e specifiche.

Volevo capire:

a) quale strada da intraprendere mi consigliate anche in ottica futura
b) se tutto ciò valga anche per l'estero
c) come faccio a capire per cosa sono più portato

Grazie

[Kahm]

io direi analista ,ma meglio fare una lista di pro e contro di ogni lavoro

PROJECT MANAGER
pro- carriera, soldi, viaggi
contro- tante ore a lavorare, stress, ad un certo punto non avrai piu senso del giorno/notte/festività/ferie

ANALISTA
pro-ti puoi permettere di stare tranquillo nelle consegne, tanto la colpa andrà sui programmatori che per mantenere la scadenza vengono frustati, per fare questo lavoro serve esperienza,capire di base come funzionano le tecnologie, capire UML e dinamicità (queste ultime cose le metto come PRO in quanto è bello fino ad un certo punto)
contro- devi avere a che fare con clienti che vogliono l'impossibile pagando 2 soldi, convincere capre che tot funzione non si può fare, e analizzare bene le tempistiche che ci vuole un progetto ad essere concluso incluso gli sbadigli dei sviluppatori

PROGRAMMATORE
pro-lavoro molto dinamico, ogni anno hai a che fare con tecnologie e ambienti diversi
contro-sei l'ultima ruota del carro, se c'è da dare la colpa a qualcuno, quello SEI TU!, c'è un ritardo? la colpa è tua!, l'analista si è sbagliato? tu vieni frustato, il manager si è sbagliato? tu vieni frustato!

[mar45to]

@ALB3RTO
Innanzitutto complimenti per esserti laureato.

Rispondo ai punti
a) Per quel che riguarda i profili di cui parla Kahm credo che dovresti escludere a priori quello di PM perche' quasi nessuna azienda prende in considerazione neo-laureati per questo ruolo.
Per quanto tu (generico) abbia studiato e ti sia formato in questo ambito all'universita', ti manca l'esperienza sul campo. E questa te la fai dopo anni di lavoro a contatto con problematiche di diverso tipo e sopratutto considerando quelle che si presentano quotidianamente in un gruppo di lavoro.
E' come chi prende la patente per portare una barca a vela. Sa gestire una crociera con 8 persone a bordo, solo (e non lo dico in senso dispregiativo) perche' ha superato gli esami l'altro ieri?
Per me no.
E vista l'esperienza che ho in questo settore, non ci andrei mai in barca con una persona del genere che invece dovre' avere l'umilta' di essere affiancato a qualcuno piu' esperto di lui che magari non ha nemmeno la patente (nel nostro caso una laurea) ma che vive/lavora in quest'ambito da anni.

b) Assolutamente si'. In Italia la gavetta te la fai ma a livello tecnologico siamo molto indietro rispetto a tutti i paesi europei. Germania, Uk, Spagna, Francia etc...
Quindi se puoi fatti un paio d'anni all'estero. Il problema e' che poi non vorrai tornare indietro

c) La laurea in informatica verteva anche su Java, vero?
Avete affrontato argomenti relativi a BigData ed in particolare sull'ecosistema Hadoop?
Se no e ti interessa, allora approfondisci l'argomento e vedi se riesci a raggiungere la certificazione di Hortnowrks o simili.
E' il miglior settore dove puntare in questo periodo per chi ha una formazione universitaria in ambito Java. In un altro post ho inserito dei link utili.

Concludendo.
Io mi "venderei" come analista-programmatore. Che e' un profilo che per una azienda IT (seria...) vorra' dire sia programmare sia iniziare ad iniziare a prendere iniziativa su come fare struttura un'applicazione, che magari all'inizio sarà semplice e non il core dell'azienda.
Inoltre cominceresti a capire come si svolge il compito di PM, assimilando errori e pregi del tuo responsabile.
Con 3/4 anni (all'estero) con questo profilo avrai le conoscenze adatte per decidere se puntare a fare o meno il PM (io personalmente non tornerei a farlo - ma è una considerazione del tutto personale).

In bocca al lupo!

ps. Considera che dovrai tenerti sempre aggiornato sulle nuove tecnologie. Ma se ti piace quello che fai non dovrebbe pesarti.

io direi analista ,ma meglio fare una lista di pro e contro di ogni lavoro

Quante cose che non hanno senso leggo in questa risposta.
Se hai avuto brutte esperienze, non sono certo da generalizzare.

PROJECT MANAGER
pro- carriera, soldi, viaggi
contro- tante ore a lavorare, stress, ad un certo punto non avrai piu senso del giorno/notte/festivit�/ferie

Non ha alcun senso quello che scrivi.
Soldi? Dipende dal livello e dalle tue capacita' (anche tecniche) di saper gestire un gruppo.
E lo stesso vale per le "tante ore a lavorare"...se non sai organizzarti, cambia lavoro. Non sei adatto a fare il PM perche' trasmetteresti questo stress a tutti i componenti del tuo gruppo.

ANALISTA
pro-ti puoi permettere di stare tranquillo nelle consegne, tanto la colpa andr� sui programmatori che per mantenere la scadenza vengono frustati, per fare questo lavoro serve esperienza,capire di base come funzionano le tecnologie, capire UML e dinamicit� (queste ultime cose le metto come PRO in quanto � bello fino ad un certo punto)
contro- devi avere a che fare con clienti che vogliono l'impossibile pagando 2 soldi, convincere capre che tot funzione non si pu� fare, e analizzare bene le tempistiche che ci vuole un progetto ad essere concluso incluso gli sbadigli dei sviluppatori

Come per il PM, dipende se sai fare il tuo lavoro bene. Altrimenti cambialo se pensi che devi far ricadere la colpa sui programmatori. E poi questo sarebbe qualcosa di "PRO"?
Spero tu stia scherzando...

E poi...la responsabilita' verso il cliente ricade generalmente al PM.

PROGRAMMATORE
pro-lavoro molto dinamico, ogni anno hai a che fare con tecnologie e ambienti diversi
contro-sei l'ultima ruota del carro, se c'� da dare la colpa a qualcuno, quello SEI TU!, c'� un ritardo? la colpa � tua!, l'analista si � sbagliato? tu vieni frustato, il manager si � sbagliato? tu vieni frustato!

Kahm, hai grossi problemi a lavoro. Ti consiglio di cambiare e di trovare un ambiente migliore (magari all'estero), perch� non sta in piedi quello che scrivi e sopratutto suggerisci.

Fare il programmatore non vuol dire essere l'ultima ruota del carro, ma una parte fondamentale del progetto e del gruppo. Del gruppo appunto, mentre da quello che scrivi pare che ognuno vada per conto proprio, il che porta a lavorare da schifo e produrre codice e lavori pessimi.

Un pò di entusiasmo non guasterebbe. Altrimenti si cambia e si cerca di meglio.
Ma per cambiare devi avere le capacità non solo tecnologiche per farlo, anche se quest'ultime sono fondamentali per potersi rivendere.
Ma nessuno viene a istruirti se non lo fai da solo ed ancora di meno ti viene a cercare.

[optime]

Attenzione che con l'adozione di Agile (sì, anche in Italia si sta iniziando, con un ritardo di "soli" 15 anni...) queste categorie rischiano di scomparire (le categorie, non i posti). Se ti piace sviluppare cerca come sviluppatore, le opportunità sono ovviamente di più; e in certi ambiti anche più remunerative rispetto a analisti e project manager.

[mar45to]

Attenzione che con l'adozione di Agile (sì, anche in Italia si sta iniziando, con un ritardo di "soli" 15 anni...)

Siamo in ritardo su tutto, purtroppo.
Per questo consigliavo andare all'estero.

Ma non sono d'accordo che spariranno le categorie di cui sopra, perchè questa metodologia si è evoluta durante questi ultimi anni ed è diventata meno restrittiva di come era nata.

E' uno strumento da conoscere sicuramente, ma da usare con le molle, considerando sempre l'ambito in cui si lavora (grandezza del progetto, numero di persone impiegate e tipo di tecnologia).

[optime]

siamo sulla stessa lunghezza d'onda: il consiglio per ALB3RTO voleva essere di non fossilizzarsi sulle categorie, ma di guardare in maniera evolutiva alle cose (che poi in Italia non si muovano è un altro triste discorso... )

[Kahm]

vorrei far notare che vi siete concentrati solo su una parte delle mie risposte

[mar45to]

vorrei far notare che vi siete concentrati solo su una parte delle mie risposte

E quali sarebbero le parti da tenere in considerazione nella tua risposta?
A parte un accenno all'UML?

[optime]

vorrei far notare che vi siete concentrati solo su una parte delle mie risposte

mmmmm non trovo nel regolamento "E' fatto obbligo ai forumisti di concentrarsi sulla totalità delle risposte di Kahm"...