Riassunto.
Alcuni mesi fa in Venezuela, paese in condizioni economiche e sociali disastrose, ci sono state le elezioni. Affluenza molto bassa, 46% quando alle elezioni precedenti fu l'80%.
Ha vinto Maduro, il presidente uscente, con il 67.7% dei voti. Il secondo arrivato, Falcon, ha preso il 21% circa.
Gli USA (ed altri paesi) non intendono riconoscere la vittoria di Maduro e la Russia accusa gli USA di ingerenza nel voto, poiché avrebbe fatto appello al boicottaggio delle elezioni.
... avanti veloce di qualche mese...
Joan Guaidó, presidente dell'assemblea nazionale e leader dell'opposizione, durante una manifestazione in piazza si auto dichiara presidente del Venezuela e disconosce Maduro, chiedendo all'esercito di fare altrettanto.
Subito dopo viene riconosciuto come presidente da Trump per gli USA e da Mogherini, Tusk e Tajani per l'EU. Tusk twitta "Spero che tutta l'Europa si unisca nel sostegno alle forze democratiche in Venezuela. A differenza di Maduro, l'Assemblea parlamentare, incluso Juan Guaidò, ha un mandato democratico dai cittadini venezuelani".
Di altra opinione Pablo Iglesias, leader di podemos in Spagna: "Trump e i suoi alleati non sono interessati alla democrazia e ai diritti umani in Venezuela, sono interessati solo al loro petrolio. La Spagna e l'Europa devono sostenere la legalità internazionale, il dialogo e la mediazione pacifica, non un colpo di Stato".
Ma che...