La balla dei mutui e dello spread (aka "questo lo dice lei").
Il fatto: da fine maggio fino a fine dell'anno scorso c'era il tormentone dello "spread".
I toni erano ovviamente da fine del mondo, l'apice si è raggiunto quando Padoan (fine conoscitore dell'economia reale) faceva l'ennesimo terrorismo mediatico mirando alla panza delle persone:
Originariamente inviata da https://www.agi.it/fact-checking/padoan_castelli_porta_a_porta-4675265/news/2018-11-27/
La castelli ha poi replicato tirando fuori l'articolo del sole 24 ore, in cui si riportava un EURIBOR piatto (titolo: Mutui, perché non c'è correlazione tra spread BTp-Bund ed Euribor).
Premesso che l'articolo stesso del sole 24 ore era inesatto (doveva mostrare l'indice medio riportato da ABI - Associazione Bancaria Italiana - mentre l'EURIBOR è solo uno dei pezzi del puzzle), comunque Padoan ha risposto con la solita supercazzola mezza-vera (e mezza-falsa) (*).
Ovviamente poi i giornaloni ci sono andati dietro, bisognava smentire la Castelli e quindi:
Originariamente inviata da https://www.repubblica.it/economia/2018/11/20/news/mutui_con_il_rialzo_dello_spread_risalgono_i_tassi-212123324/
Il giornalista ovviamente è un genio: spaccia un aumento dello 0.07% come chissa cosa, allegando la tabella dell'ABI senza rendersi conto delle cifre.
Visto il terrorismo mediatico, ho preso i dati di ABI per andare a vedere, col senno di poi, chi aveva ragione.
Prima di mostrare i dati attuali, un piccolo salto indietro al 2011, dove gli italiani hanno sperimentato lo "spread" alto.
Originariamente inviata da https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-05-29/perche-per-qualche-mese-l-aumento-spread-btp-bund-riduce-costo-mutui-193312.shtml?uuid=AEwssswE&fromSearch
Insomma, ci sono voluti circa 6 mesi per vedere gli effetti, che comunque sono stati importanti, quasi balzando di quasi del 2%. Non noccioline. Ora che di mesi ne sono passati 8/9, dovremmo vedere qualcosa.
Andiamo quindi a guardare quanto sono aumentati i mutui in italia, dati gentilmente offerti da ABI [1], confrontandolo con la dichiarazione di Padoan:
"il che significa che ci sono conseguenze sui finanziamenti a
1) imprese
2) famiglie"
Piccola precisazione: nel periodo mostrato l'EURIBOR è rimasto inchiodato, cosi come i tassi ufficiali BCE, quindi si sta facendo un confronto tra dati omogenei.
Ecco il grafico spread e costo finanziamento per le imprese (non finanziarie):
Non è cambiato nulla, il tasso è rimasto piatto. Nessun balzo del 2%, del 1%, niente, nada, cippalippa. Quindi il punto 1 è una clamorosa balla
Andiamo a vedere per le famiglie:
Anche qui nessun clamoroso aumento, giusto un arresto a ottobre e un 0.1% in piu da novembre a questa parte (**)
Spacciare questo 0.1% per qualcosa di rilevante è ridicolo (e che comunque sta avvenendo anche fuori dall'italia (**)), ancora di piu farci sopra terrorismo mediatico. Quindi il punto 2 è una balla.
Il caro Padoan ha usato lo spread (e il ricordo derivante dall'aumento dei tassi del 2011) mandando un messaggio che era una balla clamorosa. E lo sapeva pure lui che tra il 2011 e il 2018 c'è una cosina chiamata Quantitative Easing, lo sapeva pure lui che mentre prima c'era una crisi di liquidità ora le banche non sanno cosa farci coi soldi.
(*) La "spiegazione" di Padoan non tiene conto che le banche italiane ci guadagnano coi tassi del BTp alti, basta tenerli a scadenza. Se la banca ha un buon CET, passa all'incasso, e in piu sono soldi gratis, perchè sono banche italiane che prestano soldi allo stato italiano (rischio quasi nullo).
(**) Per chi gli venisse il dubbio che "senza spread alto i tassi potevano andare piu in giu", consiglio di guardarsi https://tradingeconomics.com/euro-ar...k-lending-rate , la media UE ha rimbalzato da meta ottobre)
[1] https://www.abi.it/DOC_Mercati/Anali...02019%20st.pdf