- Bon giorno oste, vorrei garantito lo accesso alla vostra locanda per me, la mia consorte Annibalda e il piccolo Tancredi!

- Salute a voi, messere, ma prima di entrare presso lo mio locale dovete mostrarmi il verdepasso...

- Giammai!

- Come ben sapete l’editto siglato dalla maxima auctoritade Marius Draconis prevede voi dimostriate attraverso la certificazione color di foglia l’avvenuta guarigione dalla pestilenza o l’attestazione che il cerusico ha su di voi applicato le curative mignatte...

- Nessun cerusico applicherà quelli demoniaci strumenti su la mia persona o sui mie cari! Non lo sapete forse che lo governo con tali perfidi gingilli controlla tutti i sudditi attraverso il penta-gi?

- Messere mi pare che l’estiva calura abbia recato danno allo vostro cerbello che, mi sia consentito, probabilmente funzionava a guisa di membro canino già da prima...

- Tu non sei un oste, sei un servo dello dimonio e della magnafarma, chi ti dà i suoi sesterzi, presso quale padrone sei schiavo?

- Messere, col vostro vacuo favellare avete ridotto il mio nobile glande come carota tagliata alla giulianica maniera, se non vi levate di torno il cerusico anziché applicarvi le mignatte dovrà estrarvi questo grosso bastone dal buio pertugio!

- Voi siete un villano, recensirò sullo trippoadvisatore la vostra locanda con una sola stella quanto è vero che la terra è piatta, vado a spendere i miei sesterzi presso ben più illuminati esercenti che come me si informano sulli liberi editti. Annibalda, andiamo, Tancredi dobbiamo applicare ulteriore bicarbonato su quel bubbone, si sta facendo purulento!

- Già che ci siete, recensite anco esto par di grossi marroni, e non fatevi riveder mai più, è incredibile che certa gente ragioni in cotesta maniera alle soglie del mille e cinquecento.

(Autore ignoto)