Visualizzazione dei risultati da 1 a 5 su 5
  1. #1
    Utente di HTML.it
    Registrato dal
    Jul 2001
    Messaggi
    61

    Copertura ADSL...sigh! sob! sniff!

    Cari lettori del forum, scrivo per rendervi noto il disagio che la Telecom Italia porta a me, in quanto suo cliente.
    Sono uno studente universitario di 20 anni e abito a Mascalucia un paese della provincia Catanese che conta all'incirca dieci mila abitanti.
    Sono da parecchio tempo interessato all'offerta ALICE ADSL FLAT di Telecom Italia, ma ho osservato con mio dispiacere che mentre il mio paese risulta, dalle liste dei siti Telecom Italia, coperto dal servizio, il mio numero telefonico non risulta ancora adatto all'attivazione del servizio.
    Ho verificato tramite il numero verde 800232232 di Telecom Italia la copertura del servizio nel mio paese inserendo numeri casuali dall'elenco telefonico e con mio stupore ho notato che quasi tutta Mascalucia è abilitata all'ADSL mentre determinati numeri sembrano essere stati dimenticati. I numeri telefonici di Mascalucia sono caratterizzati dall'avere questa caratteristica: 095.727....dove 095 è il prefisso di Catania e 727 quello di Mascalucia. I numeri raggiunti dall'ADSL sono tutti quelli che dopo il 727 hanno un 1, un 2, un 3, un 4, un 5, un 6, un 7 o un 8. Quelli dimenticati sono quelli che dopo il 727 presentano uno 0 o un 9. Come lei può notare, il mio numero telefonico non coperto dall'ADSL è 095.7270... e il numero dopo il 727 è uno zero.
    Ho provato a contattare Telecom Italia tramite i centri assistenza telefonici (803380 e 187) o tramite posta elettronica (customercare@tin.it), ma le uniche risposte che mi sanno dare sono quelle sull'avere pazienza, perché presto o tardi giungerà anche da me, ma senza darmi delle date certe.
    Io sono uno studente universitario e la miriade di informazioni reperibili su internet mi servirebbero per agevolare gli studi e non posso certo accettare che la Telecom Italia preferisca alcune zone discriminandone altre solo per calcoli inerenti al loro guadagno(la mia zona è costituita essenzialmente da villette monofamiliari). Essendo monopolista delle telecomunicazioni dovrebbe assicurare la copertura a tutti i numeri telefonici e non pensare alla densità popolosa.
    La mia seconda lamentela si riferisce al fatto che se è vero che prima o poi la Telecom Italia giungerà in tutte le zone di Italia con il suo servizio ADSL, lei stessa dovrebbe rendere pubblica a tutti la propria strategia di pianificazione, indicando le date in cui verranno effettuati i lavori in tutte le centrali. Non posso accettare infatti di vedere sul sito Telecom Italia che Mascalucia risulti coperta dal servizio, mentre in realtà questo è vero solo per una parte del paese.
    Vi ringrazio per l'attenzione data a questa lettera e spero si faccia qualcosa per sbloccare la situazione che è divenuta oramai assai irritante. Aiutatemi, lottiamo assieme.
    Un saluto a tutti.

    tranky


  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di zizi7676
    Registrato dal
    Jun 2002
    Messaggi
    1,966
    allora una volta per tutte LA TELECOM E' PRIVATA, LA TELECOM NON HA L' OBBLIGO DI PORTARE ADSL DAPPERTUTTO dato che si tratta di un servizio non proprio indispensabile mentre discorso diverso per il telefono che invece mi pare che da nord a sud arrivi dappertutto per cui o la paghi tu la tua copertura oppure non è giusto che poi telecom non abbassi il canone alle nostre adsl solo perchè deve recuperare anche questi soldi.Detto questo te lo dico in modo brutale basta con queste lamentele fuori luogo perchè se solo volessero gli altri isp potrebbero loro investire e invece pensano solo a mangiare guarda il caso di LTS
    "ogni giorno qualcosa di meno non qualcosa di più,molla tutto ciò che non è essenziale e da lì progredisci"
    Bruce Lee

  3. #3
    Cacchio è un bel problema, trovo scandaloso questo comportamento, prima di definire abilitata una località all'ADSL l'azienda dovrebbe essere certa che TUTTA la zona sia coperta.
    Spero che sia davvero questione di (poco) tempo.
    Lui viene da Piacenza, è la nuova tendenza, ce l'hai nella coscienza: è Beppe fantascienza!!

  4. #4
    Utente di HTML.it
    Registrato dal
    Aug 2000
    Messaggi
    303
    ma è un'operazione così complicata portare l'adsl nei paesi non ancora coperti? come funziona tecnicamente l'intervento?

    ciao! :gren:

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di ARCTiC
    Registrato dal
    Sep 2002
    Messaggi
    2,814
    Centrale cablata in fibra (ma ormai lo sono tutte.. voglio sperare), installazione dei DSLAM (svariate migliaia di euro), configurazione dello stesso, indottrinamento dei tecnici per la configurazione/installazione/manutenzione di ADSL, valutazione del bacino di utenza servibile (in base alla distanza e alla tipologia di utenza telefonica).
    Il vero "ostacolo" comunque e' questultimo punto, ossia la centrale predisposta per l'ADSL puo' servire un bacino di utenza piuttosto limitato (diciamo indicativamente in un raggio di 5Km attorno alla centrale), se la centrale e' periferica capirai quindi che tale bacino si ridurra' ulteriormente (tenendo presente che l'ADSL e' per abitazione, non individuale, e che ovviamente vanno considerate solo quelle utenze che potrebbero richiederla), quindi rientrare con i costi di installazione e di mantenimento per un'azienda A SCOPO DI LUCRO (perche' Telecom Italia non e' un ente beneficiario e nemmeno Babbo Natale) in alcuni casi, con la tecnologia attuale, potrebbe essere impossibile: spendere migliaia di euro per offrire ad esempio 10 ADSL, sembra brutto dirlo, ma non e' conveniente.... voi riuscireste a pagare 5 milioni d'affitto per il vostro negozio se ne fatturaste uno? Non credo... e cosi' non crede nemmno Telecom Italia.

    La chiavi di svolta possono essere due:

    - nuove tecnologie che abbattano drammaticamente i costi (wireless), oppure restando in ambito adsl: resa degli apparati piu' conveniente (allargamento del bacino di utenza, es: 10km/15km/20km).

    - finanziamenti pubblici che "aiutino" le aziende telefoniche a poter sostenere ALMENO le spese li dove adesso non e' possibile sostenerle, incentrati sostanzialmente nell'evitare il gap digitale che ormai non divide il sud dal nord, ma la citta' industrializzata dalle aree rurali (argomento tanto caro, almeno su carta, al ministro Stanca).

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
Powered by vBulletin® Version 4.2.1
Copyright © 2024 vBulletin Solutions, Inc. All rights reserved.