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  1. #1

    alien vs predator: il film!

    http://www.avp-movie.com/



    12/11/04 in italia

    beh io sbavo
    Sotto la panza la mazza avanza.

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Dwarf
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    Il titolo promette bene

  3. #3
    il trailer promette meglio
    Sotto la panza la mazza avanza.

  4. #4
    Utente bannato
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    tanto vince alien

  5. #5

  6. #6
    Ecco come rovinare due miti in una volta sola.

  7. #7
    [supersaibal]Originariamente inviato da gold
    tanto vince alien [/supersaibal]
    poi arriva la cosa e gli fa un culo così

    metallo era la stessa cosa che si pensava del videogioco, poi ne è venuto fuori un capolavoro... come fai a dare un giudizio se non l'ha ancora visto nessuno?
    Sotto la panza la mazza avanza.

  8. #8
    Utente bannato
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    [supersaibal]Originariamente inviato da Caleb
    poi arriva la cosa e gli fa un culo così
    [/supersaibal]

    ma alien ha il coso e si magna la cosa

  9. #9
    [supersaibal]Originariamente inviato da Caleb
    poi arriva la cosa e gli fa un culo così

    metallo era la stessa cosa che si pensava del videogioco, poi ne è venuto fuori un capolavoro... come fai a dare un giudizio se non l'ha ancora visto nessuno? [/supersaibal]

    Sono un vecchio nostalgico conservatore.

  10. #10
    È buio nel ventre della piramide. Raoul Bova è chino, sta studiando un geroglifico. Si volta di colpo, come se avvertisse una presenza. Sta aspettando la sua compagna d’avventura (e non solo), avvenente collega dalle curve moderne (l’attrice Sanaa Lathan). Invece si trova a faccia a faccia con un muso di mostro, colante bava: Alien.
    Scene da un set praghese, dove si gira il kolossal dei kolossal, anticipo (in gergo «prequel») di due campioni d’incasso dell’horror cinematografico: la saga di Alien (quattro film) e quella di Predator (due). Il nuovo capitolo si intitola Alien vs Predator; uscirà in agosto in America e il 19 novembre in Italia.
    Il film, costato quasi 100 milioni di dollari, è firmato dalla 20th Century Fox e ambientato ai giorni nostri, 150 anni prima della storia con Sigourney Weaver (il primo Alien e qualche decennio prima del Predator con Arnold Schwarzenegger.
    «Chiunque vinca, noi perderemo» recita l’inquietante sottotitolo del nuovo episodio. E il regista Paul WS. Anderson ne spiega il motivo: «Perché tra le fauci degli alieni e gli artigli dei predatori chi corre maggiori rischi sono gli abitanti della Terra».
    In pericolo stavolta c’è dunque la sopravvivenza del genere umano. Per fortuna, a contrastare le fauci mostruose provvede Raoul Bova: è lui ad aver vinto, che perdano produttori, mostri e colleghi. Ailen vs Predator è infatti il suo primo film internazionale da protagonista, dopo aver avuto una piccola parte in Avenging Angelo al fianco di Sylvester Stailone e in Under the Tuscan sun con Diane Lane, grande successo al botteghino Usa. «Stento ancora a credere di essere l’attore principale di uno dei miei miti cinematografici da bambino» dice Bova.
    Agli scettici che invece pensano che a perdere possano essere gli spettatori, e che Alien vs Predator, come spesso accade con i seguiti di film, possa rovinare la fama dei precedenti kolossal, risponde Lance Henriksen, uno dei protagonisti. Secondo l’attore, già presente in due capitoli della saga di Allen (nel secondo e terzo episodio è il cyborg Bishop), «sarà un film molto eccitante che potrebbe addirittura essere buono quanto l’Alien originale». Henriksen in questo film non sarà il robot Bìshop bensì l’uomo che lo ha creato, il miliardario Charles Bishop Weyland, cui si fa riferimento nei precedenti Alien.
    Che sullo schermo arrivino due mostri in coppia non è una novità. Era già successo con Freddy vs Jason, un altro scontro tra icone del cinema fantastico-horror, grande successo al botteghino.
    Qualche mese fa Van Helsing ha concentrato in un solo cast Dracula, l’Uomo-lupo, Frankenstein e un gruppo di zombie. Alien e Predator si erano già sfidati sulle pagine di una miniserie a fumetti della Fark House e sul display di un noto videogame «ma è la prima volta che questa cosa accade sul grande schermo del cinematografo» dice il regista e sceneggiatore Paul W.S. Anderson, specializzato nel dirigere film tratti dai videogiochi (portano la sua firma anche Mortal Kombat e Resident Evil).
    Il film è stato girato fra novembre 2003 e aprile 2004 nella capitale della Repubblica Ceca perché meno dispendiosa di altre città. Attori e troupe hanno lavorato all’interno e all’esterno di giganteschi capannoni che durante la Seconda guerra mondiale ospitavano una fabbrica tedesca di carri armati, poi riconvertiti in stabilimento per la produzione di locomotive. Fuori, nella neve, ci sono decine di roulotte che ospitano gli attori (tra cui Raoul Bova, moglie, figli e i cani) e i responsabili di produzione. All’interno centinaia di operai specializzati e attrezzisti costruiscono artigianalmente, con chiodi e pannelli, le gigantesche scenografie. Sono stati realizzati, in dimensione reale, villaggi antartici e la piramide della storia.
    Un capannone intero è dedicato ad AIec GiIIis e Tom Woodruff, maghi degli effetti speciali e realizzatori dei mostri.
    Sono gli stessi che con la loro società, la Amalgamated Dynamics, hanno realizzato le creature di .Alien 3 e Alien la donazione.
    Alcuni effetti sono studiati al computer, altri sono costruiti in dimensioni reali. Alien, per esempio, è un robot alto 15 metri. Per farlo muovere ci vogliono dieci persone con altrettanti telecomandi. Ma ci sono anche immense scenografie che sono mosse da attrezzisti. A fianco dei truccatori tradizionali, ci sono gli assistenti dei Predator.
    Sotto il pesante costume (quasi 30 chili) si muovono a fatica alcuni atleti cecoslovacchi superpalestrati alti 2 metri e 20. I predatori impiegano oltre 3 ore al giorno nella fase di vestizione. I produttori sono Walter Hill (precedenti Alien), Lawrence Gordon (Predatori, Joel Silver (trilogia di Matrix) e John Davis (Waterworld), abituati a misurarsi con alti budget.
    La trama ruota intorno a Raoul Bova-Sebastian De Rosa, archeologo alle dipendenze del miliardario Weyland (Lance Henriksen), che si reca in Antartide con una spedizione di scienziati sulle tracce di una antica civiltà scomparsa e alla scoperta di una fonte di calore sotto i ghiacci. Qui trova una piramide ricoperta di geroglifici mai visti prima, che nascondono un terribile segreto. Si tratta infatti di un campo di addestramento per giovani Predator, il cui training consiste nel confrontarsi con i feroci Alien. Il regista ha voluto ricreare il clima un po’ claustrofobico della quadrilogia aggiungendo la sua esperienza nel campo dei combattimenti capitalizzata quando era regista di film tratti da videogame. «Non ci saranno però soltanto scene d’azione, colpi di scena e inseguimenti» racconta Bova «ma anche molte parti recitate».
    A quasi due mesi dall’uscita nelle sale americane, Alien vs Predator sta già appassionando. Sono in tanti a scommettere sul finale del prequel, a ipotizzare gli sviluppi della storia, tenuta ovviamente segreta: 1 milione e mezzo le persone che hanno azzardato le ultime scene sul sito ufficiale del film, www.avp-movie.comn. Per i navigatori del web i favoriti sono gli alieni. Resta da capire che fine faranno gli umani.
    Da Panorama, 8 luglio 2004
    Sotto la panza la mazza avanza.

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