Hero ovvero la penultima fatica dell'eclettico Zhang Yimou (Lanterne Rosse, La storia di Qui Ju, Vivere, Non uno di meno, La strada verso casa, La locanda della felicità). Penultima dal momento che il film esce a due anni dal completamento delle riprese (misteri della distribuzione cinematografica); alla scorsa edizione del festival di cannes il regista ha già presentato un nuovo lavoro.
Hero rivede in chiave moderna il genere "wuxiapan" (tipico del cinema cinese e di Hong Kong. Sicuramente molti ricordano: A chinese ghost story, Once upon a time in China ecc). Suntuoso, con una trama elaborata, epico, drammatico, immerso nella storia cinese a ridosso dell'età imperiale, nel film si può notare una certa originalità messa in atto da un cineasta di tutto rispetto. Interessante l'alternarsi dei colori per segnare le varie fasi della vicenda. Nei panni dei guerrieri le persone giuste: non certo attori straordinari ma macchine micidiali di evoluzioni, voli e combattimenti come Jet Li e Zhang Ziyi.
Mi raccomando non fatevi ingannare dal "Quentin Tarantino presenta" della pubblicità: con Kill Bill e soci non ci azzecca per nulla. Lo dico giusto per evitare che alcuni di voi spendano inutilmente i loro soldini e rompano i maroni durante la proiezione a chi vuole gustarsi il film.