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  1. #1

    riflessione sulla conoscenza del sistema

    preannuncio che sara' un post abbastanza sconclusionato, non so bene da dove partire... io ho iniziato con linux circa sei mesi fa con un'installazione di slackware, provenendo dal dos mi sono trovato abbastanza bene e la gui in ncurses mi ha fatto sentire abbastanza a mio agio; setup installa configura, una scorsa al manuale di samba ed ecco il file server bell'e pronto

    poi ho provato una mandrake per uso desktop, tenuta per un po', piallata, provato fc2, knoppix, gentoo e altre, ho provato debian e attualmente sto usando quest'ultima insieme a windows; di recente ho terminato la costruzione di lfs dove devo leggermi pagine e pagine di documentazione anche per fare le operazioni piu' banali (tanto per fare un esempio tutt'ora non accedo al floppy perche' mi manca il device file e non so come crearlo), in compenso ho imparato piu' cose in questi ultimi dieci giorni che in sei mesi di smanettamento fra apt netconfig fglrxconfig tricchetracchebumb'amano e pappa pronta varia

    avendo volutamente provato anche distribuzioni molto vecchie negli ultimi mesi per farmi un'idea dell'evoluzione ho visto che i progressi per il lato desktop si stanno muovendo molto positivamente (redhat 5.1 era meravigliosamente inutilizzabile), si stan facendo passi da gigante per l'usabilita' (l'accesso immediato ai server smb o la configurazione al volo dei parametri della scheda video da parte di mandrake tanto per fare un esempio), che giorno dopo giorno portano questo sistema ad essere sempre piu' utilizzabile e configurabile da interfaccia grafica e meno da console testuale

    ora, tutto questo non e' un po' un'arma a doppio taglio? non si va un po' a perdere quella conoscenza che ti permette di uscire dai guai andando a editare un apparentemente incomprensibile file di testo? preciso che saro' raggiante quando vedro' una distro dove l'installazione sara' tutto un clicca e vai e dove i vari tool grafici finalmente funzioneranno tutti come da copione, ma la semplicita' d'uso non sara' anche controproducente slegando sempre piu' la figura dell'utente da quella del sistemista, ovvero cio' che fino a qualche tempo fa occorreva essere per poter avere un sistema funzionante?

    mi piacerebbe sapere che ne pensate
    Sotto la panza la mazza avanza.

  2. #2
    ciao...
    anch'io sono nel mondo di linux da poco, un annetto, è anch'io ho provato un po' di distribuzioni: debian, slackware, gentoo, redhat, mandrake, knoppix... altre di sfuggita: slax, gobolinux...
    oggi per esempio ho installato qnx ...da un po' voglio provare anche lfs e non l'ho ancora fatto.
    ti dico anche che, contrariamente a quanto possa sembrare, non conosco così bene linux. tra l'altro dalle discussioni in cui ci siamo incontrati pensavo che tu fossi anche più "veterano"

    comunque ti dico che secondo me è proprio questo l'obiettivo della varietà.
    fra un po' di tempo magari ci saranno quelle distribuzioni che con 2 clic configuri il "pentahead" (tanto der dire... ), in cui non richiesto sapere nemmeno cos'è il kernel per una gestione (apparentemente) totale, destinate all'utenza che magari non impazzisce nemmeno per il computer ma che si è semplicemente stancata di windows...
    ci saranno poi debian, slackware, gentoo e via dicendo, che continueranno a portare avanti la "personalizzazione all'osso", per "noi uomini duri"...

    il tutto ovviamente "nella mia umile opinione"
    grazie... ancora

  3. #3

    Re: riflessione sulla conoscenza del sistema

    Originariamente inviato da Caleb
    preannuncio che sara' un post abbastanza sconclusionato, non so bene da dove partire... io ho iniziato con linux circa sei mesi fa con un'installazione di slackware, provenendo dal dos mi sono trovato abbastanza bene e la gui in ncurses mi ha fatto sentire abbastanza a mio agio; setup installa configura, una scorsa al manuale di samba ed ecco il file server bell'e pronto

    poi ho provato una mandrake per uso desktop, tenuta per un po', piallata, provato fc2, knoppix, gentoo e altre, ho provato debian e attualmente sto usando quest'ultima insieme a windows; di recente ho terminato la costruzione di lfs dove devo leggermi pagine e pagine di documentazione anche per fare le operazioni piu' banali (tanto per fare un esempio tutt'ora non accedo al floppy perche' mi manca il device file e non so come crearlo), in compenso ho imparato piu' cose in questi ultimi dieci giorni che in sei mesi di smanettamento fra apt netconfig fglrxconfig tricchetracchebumb'amano e pappa pronta varia

    avendo volutamente provato anche distribuzioni molto vecchie negli ultimi mesi per farmi un'idea dell'evoluzione ho visto che i progressi per il lato desktop si stanno muovendo molto positivamente (redhat 5.1 era meravigliosamente inutilizzabile), si stan facendo passi da gigante per l'usabilita' (l'accesso immediato ai server smb o la configurazione al volo dei parametri della scheda video da parte di mandrake tanto per fare un esempio), che giorno dopo giorno portano questo sistema ad essere sempre piu' utilizzabile e configurabile da interfaccia grafica e meno da console testuale

    ora, tutto questo non e' un po' un'arma a doppio taglio? non si va un po' a perdere quella conoscenza che ti permette di uscire dai guai andando a editare un apparentemente incomprensibile file di testo? preciso che saro' raggiante quando vedro' una distro dove l'installazione sara' tutto un clicca e vai e dove i vari tool grafici finalmente funzioneranno tutti come da copione, ma la semplicita' d'uso non sara' anche controproducente slegando sempre piu' la figura dell'utente da quella del sistemista, ovvero cio' che fino a qualche tempo fa occorreva essere per poter avere un sistema funzionante?

    mi piacerebbe sapere che ne pensate
    Qui secondo me ci sono da definire due concetti, quello di SCELTA e quello di SERVIZIO. Partendo da quest'ultimo, si può pensare al sistema operativo perfetto (almeno per gli utenti non-professionisti), quello che ti permette di fare tutto senza sapere nulla di quello che c'è sotto; non è forse vero che quando accendi la luce mica ti chiedi da dove viene o come viene (molti non lo sanno); oppure quando usi un qualsiasi elettrodomestico, non ti chiedi come funziona, ma basta che ti funzioni per quello che ci devi fare. In questo senso, in futuro potrà essere venduta l'assistenza da remoto sul pc come oggi viene venduta l'elettricità o la telefonia, finchè funziona bene, se non funziona chiamo il "tenNnico" che me lo mette a posto.
    In questo senso, però il computer, e Linux soprattutto, introducono il concetto di scelta; nulla ti vieta di fare cosa ti pare e come ti pare con il tuo sistema operativo. Se un sistema operativo clicca e vai proprietario (come Windows) ha il difetto che non può essere configurato a mano (+ di tanto) se qualcosa non va, un sistema Linux anche "clicca e vai" può essere sempre gestito con la console.
    Il senso è che un sistema operativo (almeno per uso desktop) dovrebbe essere totalmente automatizzato, in modo tale da rendere la vita più semplice a chi "di computer non ne vuole sapere", ma al tempo stesso deve garantire la possibilità di essere compatibile con qualsiasi smanettamento fatto da un utente esperto.

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  4. #4
    Utente di HTML.it
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    1,798

    Re: Re: riflessione sulla conoscenza del sistema

    Originariamente inviato da virusbye
    Qui secondo me ci sono da definire due concetti, quello di SCELTA e quello di SERVIZIO. Partendo da quest'ultimo, si può pensare al sistema operativo perfetto (almeno per gli utenti non-professionisti), quello che ti permette di fare tutto senza sapere nulla di quello che c'è sotto; non è forse vero che quando accendi la luce mica ti chiedi da dove viene o come viene (molti non lo sanno); oppure quando usi un qualsiasi elettrodomestico, non ti chiedi come funziona, ma basta che ti funzioni per quello che ci devi fare. In questo senso, in futuro potrà essere venduta l'assistenza da remoto sul pc come oggi viene venduta l'elettricità o la telefonia, finchè funziona bene, se non funziona chiamo il "tenNnico" che me lo mette a posto.
    In questo senso, però il computer, e Linux soprattutto, introducono il concetto di scelta; nulla ti vieta di fare cosa ti pare e come ti pare con il tuo sistema operativo. Se un sistema operativo clicca e vai proprietario (come Windows) ha il difetto che non può essere configurato a mano (+ di tanto) se qualcosa non va, un sistema Linux anche "clicca e vai" può essere sempre gestito con la console.
    Il senso è che un sistema operativo (almeno per uso desktop) dovrebbe essere totalmente automatizzato, in modo tale da rendere la vita più semplice a chi "di computer non ne vuole sapere", ma al tempo stesso deve garantire la possibilità di essere compatibile con qualsiasi smanettamento fatto da un utente esperto.

    Sono d'accordo anch'io con il pensiero di virusbye, ma
    aggiungo che sia indispensabile mantenere le 'carriere'
    separate. Utenza da una parte, amministrazione dall'altra.

    Ciao.
    Slack? Smack!

  5. #5

    Re: riflessione sulla conoscenza del sistema

    Originariamente inviato da Caleb
    ora, tutto questo non e' un po' un'arma a doppio taglio? non si va un po' a perdere quella conoscenza che ti permette di uscire dai guai andando a editare un apparentemente incomprensibile file di testo? preciso che saro' raggiante quando vedro' una distro dove l'installazione sara' tutto un clicca e vai e dove i vari tool grafici finalmente funzioneranno tutti come da copione, ma la semplicita' d'uso non sara' anche controproducente slegando sempre piu' la figura dell'utente da quella del sistemista, ovvero cio' che fino a qualche tempo fa occorreva essere per poter avere un sistema funzionante?

    mi piacerebbe sapere che ne pensate
    Concordo piu` o meno con virusbye. Se l'utente desktop reclama a gran voce il "diritto all'ignoranza", e` abbastanza evidente che le distribuzioni desktop andranno in questa direzione
    "Qualsiasi esperto ha paura di combattere usando la katana vera. Anch'io. Ma non ignoro la mia paura, riesco ad accettarla, e a metterla da parte accanto a me".

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di Pegasus
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    Quoto a palla VirusBye
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  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di Wave
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    Sai quale è il fatto...anche se per distro dedicate al desktop le configurazioni saranno un clicca e vai..resterà sempre la possibilità di scegliere...linux è questo... se nn voglio usare la gui per configurarmi una cosa nn la uso tutto qui...è per questo che amo linux: poter scegliere...

    LINUX
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    Powered by MacOS X


    ...vivi la tua vita come se ogni giorno fosse l'ultimo, poichè un giorno lo sarà...

  8. #8
    ok sulla possibilita' in ogni caso di configurare il sistema da shell, ma... boh saro' fatto male io ma sono dell'idea che ogni buon pilota debba essere anche un buon meccanico... devono essere le reminescenze dei tempi del dos, scusate la digressione
    Sotto la panza la mazza avanza.

  9. #9
    anche io credo che un buon pilota debba essere anche un po' un meccanico... il bello di linux (con uno sguardo al futuro) e' che comunque anche chi meccanico non lo e' puo' comunque guidare l'auto e, se un giorno gli viene in mente, diventare meccanico e sistemarsela da solo quando serve...
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  10. #10
    Concordo con Comisat.
    Il rischio però è che per automatizzare la configurazione del sistema (che è di per sè un'ottima idea) venga tolta praticamente la possibilità di intervento manuale.
    Già il fatto che alcune distribuzioni di default eliminano l'utente root non mi piace affatto. Meno ancora l'idea di distribuzioni che in automatico dovessero ripristinare le loro configurazioni.
    Mi riferisco a Mandrake (lanciando l'interfaccia grafica) e Ubuntu dove è sempre possibile ripristinare l'utente root, ma ciònonostante non capisco perchè non lasciarlo in fase di installazione.

    mcz
    Linux:come e perchè Il mio blog Salviamo Konqueror!
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