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  1. #1

    (OT) Io, piccolo Stallman

    Lungi da me volermi paragonare a lui, ma vorrei raccontarvi una cosa che mi sta dando un fastidio non indifferente sia dal punto di vista tecnico, sia da quello etico che con Linux cerco di perseguire.

    Mio padre ha un ufficio con circa 8 computer, negli anni ho lavorato sui vari PC affinchè fossere efficientissimi; ho sempre tenuto aggiornato, ecc. Con l'utilizzo da parte mia di linux ho sempre cercato di fornire "servizi" utili con un po' di lavoro da parte mia, ma affinchè ciò mi permettesse di sapere che la rete fosse affidabile; ad esempio, grazie a linux riesco a tenere sincronizati due cartelle di rete, in modo da avere una copia di salvaguardi in caso qualcosa andasse storto, ecc. ecc.
    Ieri mi hanno installato il gestionale nuovo con Windows XP e sono rimasto allibito, non solo all'incompetenza della ditta, ma anche di come parte del mio lavoro negli anni sia stata vanificato.
    Questo nuovo gestionale non lavoro in un modello client-server puro, ma "condivide una cartella di windows" affinchè poi il programma client possa leggerla e lavorare in locale.
    La cosa mi da fastidio da un punto di vista tecnico ed etico; tecnico perchè è sbagliato a priori che la cartella dei dati (anche se protetta con password) sia accessibile al programma client, perchè a livello di sicurezza non è proprio una buona pratica. Inoltre a livello tecnico non è nemmeno un sistema client-server puro, e, ultima chicca, la parte server non sia avvia se non loggo l'amministratore del sistema Windows XP pro (visto che rientra tra i programmi che tale utente manda in esecuzione all'avvio).
    Dal punto di visto etico, alla luce di queste incongruenze tecnice, come il fatto che io non possa usare tale programma da Linux, ne con un terminale, ne in emulazione con Wine, vanifica il mio lavoro come sistemista.
    Ed è proprio vedere questa accozzaglia tecnologica, proprietaria, mal progettata e che gira solo su Windows, che mi fa scoprire quanto linux mi abbia insegnato, e ciò l'idea di poter e voler scegliere, l'idea di voler usare tecnologie, protocolli e formati che siano liberi, perchè altrimenti si rimane legati ad una tecnologia (windows) e a una società (quella che ci ha fornito il gestionale).

    Forse una volta che si è apprezzata la libertà è difficile tornare a lavorare con strumenti limitanti e coercitivi.

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  2. #2
    virus, che vuoi farci ... la gente a volte non vede a più di un click dal suo naso e nemmeno si informa su come vadano fatti seriamente i lavori

  3. #3
    Utente bannato
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    ovviamente non ho abbastanza elementi, pero' quello che mi ha sconcertato del tuo post e' che tutto cio' non fosse nato per essere consultato anche via web.

    Lavoro in aziende di medie/grosse dimensioni ormai da alcuni anni e tutto quello che mi e' capitato di vedere viene sempre piu' orientato al web per una piu' facile consultazione, da sap, crm, sistemi di ticketing, ecc.....

    Ovvio che questi sistemi sono tutti nati anche per essere solo all'interno di una lan aziendale oppure essere consultabili via vpn...pero' mi fa strano che questa opzione di lavorare in locale non sia comunque accompagnata da una visione web oriented...

    Sinceramente tutti i gestionali grossi girano su macchine sun, ibm, ecc. ricevendo le richieste via web, anche in locale dal client evitando qualsiasi incompatibilita' di piattaforma....

    E' la prima volta che sento di gestionali castrati a questo modo, prima di acquistarlo non avete fatto una demo tecnica per valutare questi aspetti?

  4. #4
    La possibilità di usarlo in vpn c'è.... ma devono farlo loro a soli 3000 euro!!!

    E' questo concetto che mi ha dato fastidio, il mettermi questo oscuro client per poi obbligarmi a spendere dei soldi aggiuntivi.

    La mia domanda prima di dare l'ok tecnico fu esattamente questa

    "sarà possibile accedere al programma server, che ne sono con un terminale da windows o da linux?"

    risposta del tipo
    "si potrà farlo, ma ovviamente perderà i vantaggi del nostro client grafico appositamente per windows"

    A questo punto per me, anche per usarlo su web, sarebbe bastato un router, un bel port redirection, un ssh ed il gioco sarebbe stato fatto, avrei potuto (teoricamente) accedere al gestionale usando un qualsiasi telnet.

    Se poi scopro che non solo non ho questa possibilità, ma addirittura il programma non è un modello client-server puro, ma il client ha bisogno di conoscere la cartella condivisa dell'archivio windows per funzionare, beh capirai come il mio stupore sia triplicato.
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  5. #5
    Utente bannato
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    la formula soddisfatti o rimborsati non esiste piu'? VVoVe:

  6. #6
    Per telefono gli ho fatto promettere che successivamente passeremo il gestionale a Linux, che prevede tale cosa, ovviamente gratuitamente (mentre all'inizio era a pagamento).
    Che strano, come le persone diventino malleabili quando hanno paura di perdere un cliente appena acquisito.

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  7. #7
    Piccolo Stallman ricordati pero' se parli del sistema operativo di scrivere GNU/Linux...

    Bel post complimenti, hai in qualche modo espresso una delle frustrazioni di molti sysadmin costretti a lavorare su di un SO propietario che non gradiscono.
    PyGTK GUI programming
    un impegno concreto: eliminare la k dalle tastiere italiane

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