La musica dei giovani si fa pericolosa
Eminem: la voce dei ‘disvalori’
dell’On. Andrea Annunziata (DS)
A questa interrogazione sono stati invitati a rispondere il Ministro dell'interno, il Ministro delle comunicazioni, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
in questi giorni è uscito sul mercato discografico italiano il nuovo album del famoso cantautore «rapper» americano Eminem, noto per i suoi testi spesso inneggianti l'odio e la violenza contro omosessuali, neri, genitori, mogli e quant'altri;
la confezione di questo album ha suscitato in molti notevole inquietudine e sconcerto per le immagini ed il messaggio in essa rappresentate;
in particolare, sul dischetto musicale è riprodotto un proiettile e un messaggio: «Alla mia famiglia e a tutti i miei amici. Grazie di tutto. Vi vorrò sempre bene. Ai miei fan. Mi dispiace». Firmato Marshall, il vero nome di Eminem. In pratica l'annuncio di un suicidio;
ma fatto ancora più sconvolgente è la foto contenuta nella confezione che raffigura il cantante mentre si punta una pistola in bocca;
al di là delle valutazioni critiche sull'autore, che esulano dalle intenzioni dell'interrogante, rimane la violenza e la pericolosità del messaggio contenuto in questo prodotto destinato soprattutto ad una utenza particolarmente «sensibile» quale quella dei ragazzi specie se minori;
il messaggio negativo che viene proposto da un disco, da solo non può certamente spingere all'odio, alla violenza o allo stesso suicidio, però a volte potrebbe costituire un pericoloso seme gettato nel fertile campo del disagio giovanile;
la musica è da sempre un fondamentale mezzo di espressione culturale, ma a volte può trasformarsi in strumento altamente diseducativo e di diffusione di modelli di vita. La musica influenza notevolmente i ragazzi, quindi ciò che i cantanti dicono conta;
purtroppo, molti testi musicali affermano apertamente dei «disvalori» con effetti imprevedibili sui comportamenti giovanili. Milioni di giovani ascoltano per ore questi testi, li cantano e li memorizzano subendo, a loro insaputa, un lavaggio del cervello. Per rafforzare questi messaggi i loro autori, grazie anche alla collaborazione, volente o nolente, dei mass media, vengono presentati come dei campioni di libertà, di successo e di denaro. Poco o nulla si dice però riguardo alla schiavitù della droga, dell'alcool di certi cantanti e alle loro fragili situazioni personali, di depressione e di tentativi di suicidio. Essenziale, per certe strategie occulte, è creare dei «miti» artefatti;
in conseguenza di tutto questo e dell'appiattimento culturale e della omologazione imposta da molti modelli audiovisivi, nonché della ridotta capacità critica dei minori alla valutazione dei messaggi mediatici, le possibilità di crescita culturale, civile ed etica delle nuove generazioni è fortemente penalizzata;
le potenzialità e i rischi della comunicazione investono le nuove generazioni in modo molto più intenso e più precocemente rispetto a qualunque altra delle generazioni precedenti; la globalizzazione della comunicazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie informatiche multimediali, satellitari e via cavo richiedono uno sforzo congiunto a livello europeo per garantire adeguati metodi di prevenzione e vigilanza -:
se quanto riferito dall'interrogante risulta ai ministri in indirizzo e in caso affermativo come valutino, alla luce delle considerazioni esposte, la libera diffusione nel nostro Paese del prodotto musicale sopra indicato;
quali eventuali iniziative, anche di natura normativa, intendano adottare, per evitare che in futuro venga autorizzata la diffusione sul mercato nazionale di produzioni musicali e non i cui contenuti istigano alla violenza, all'odio, al razzismo, finanche al suicidio;
in particolare, se non ritengano urgente ed opportuno adottare iniziative volte a: a) tutelare i minori nei vari settori della comunicazione nel rispetto della libertà di espressione sancita dall'articolo 21 della Costituzione;
b) prevedere, affinché tale tutela sia completa, l'armonizzazione delle azioni di prevenzione e di tutela in tutte le diverse fasi di produzione, distribuzione e fruizione dei prodotti audiovisivi, multimediali e informatici di ogni specie;
c) attivarsi affinché sia prevista l'istituzione presso il Consiglio nazionale degli utenti o l'Autorità del Garante per le comunicazioni, di un Osservatorio per la classificazione delle opere specificamente rivolte ai minori o adatte alla fruizione dell'infanzia o della adolescenza ovvero a quella familiare, formato da esperti designati dalle associazioni dei genitori e degli educatori, dotando lo stesso degli strumenti operativi necessari;
d) effettuare campagne di sensibilizzazione ed educative, anche televisive, a cura della Presidenza del Consiglio dei ministri, delle istituzioni scolastiche e del Consiglio nazionale degli utenti, rivolte ai minori, agli educatori, ai genitori e agli operatori televisivi, finalizzate all'educazione ai linguaggi mediatici, alla crescita delle capacità critiche e all'utilizzazione intelligente e responsabile dei mezzi audiovisivi e multimediali, nonché volte a promuovere un uso creativo ed alternativo del tempo libero;
e) relazionare annualmente al Parlamento sull'attuazione della normativa vigente in materia di tutela della dignità e dell'armonico sviluppo fisico, psichico e morale dei minori e sul rispetto delle vigenti disposizioni di legge da parte dei concessionari, licenziatari e soggetti autorizzati alla diffusione di trasmissioni radiotelevisive, audiovisivi, e alla diffusione via internet.
Copiato da www.avvisatore.it