Mi sono spesso chiesto a che cosa servono i critici televisivi. Per essere esaltati dalle produzioni televisive e dopo, a fama e credibilità raggiunta, possano scrivere articoli benevoli per le stesse case di produzione? Così come non capisco la schiera di pseudo critici televisivi, non ingaggiati dalle case di produzione che enfatizzano ironicamente una moltitudine di programmi ( forse la maggior parte manco li vede i programmi e si sofferma sulla sigla ) Che senso hanno i loro turpiloqui ? Può darsi darsi che covano rancore per i personaggi televisivi e scrivendo, parlando dei programmi demonizzano l'invidia di non essere al centro dell'attenzione. In fondo è più semplice criticare che creare. Se questa supposizione è esatta allora mi sorge il dubbio che tutti siano dei presentatori falliti con scarso utilizzo della materia grigia. Questo per i " critici " dichiarati ed affermati può bastare; ma gli altri, gli "ironici" con desiderio di attenzione chescrivono, inventano e demonizzano?