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Discussione: LOVECRAFT al cinema!

  1. #1
    Utente di HTML.it
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    LOVECRAFT al cinema!

    Un salutone a tutti intanto!

    A quanto pare uscirà nelle sale italiane un nuovo film sul mitico H.P. Lovecraft che indaga sulla vita del nostro scrittore preferito,sembra che Lovecraft sia stato in italia per diversi anni in un paesino spiritato del nord (nel polesine) e che da li abbia preso l'ispirazione per molti dei suoi racconti!!

    Potrebbe esserci del sangue lovecraftiano in qualcuno di noi!!

    http://www.digitaldesk.it/roadtol/Roadtol.html

    Per ora ho beccato solo il trailer,giro che se è la solita cagata americana faccio un casino!

    Speriamo bene...

  2. #2
    a me non risulta che sia mai venuto in italia

    per quel che ne so gli italiani gli stavano abbastanza sui maroni...
    Sotto la panza la mazza avanza.

  3. #3
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    [supersaibal]Originariamente inviato da Caleb
    a me non risulta che sia mai venuto in italia

    per quel che ne so gli italiani gli stavano abbastanza sui maroni... [/supersaibal]
    la sapevo anch'io così
    I can see much clearer now, I'm blind.
    Io fui già quel che voi siete, Quel ch'io son voi anco sarete.
    Remember that death is not the end, but only a transition
    All that we learn this time is carried beyond this life.

  4. #4
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    La sapevo anche io così ...

  5. #5
    Utente di HTML.it
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    Vero,anche io ero del vostro parere ma dopo aver cercato qualche informazione mi e' venuto qualche dubbio

    Sopratutto leggendo questo articolo

    Ciappatevelo anche voi! VVoVe:

    H. P. LOVECRAFT
    IL MANOSCRITTO RITROVATO


    Il ritrovamento a Montecatini di un diario di viaggio nel Polesine, datato 1926, indurrebbe a riscrivere la biografia dell’autore horror americano che ha influenzato, tra gli altri, Stephen King e John Carpenter.
    Il più grande scrittore horror del Novecento è stato in Italia? Da questo viaggio si è ispirato per gli inquietanti racconti che l’hanno reso celebre?



    Nel luglio del 2002 Roberto Leggio, un giornalista italiano, aggirandosi tra i banchi di antiquaria di un mercatino di Montecatini acquista un libro di Émile Zola. All’interno vi rinviene una busta di carta ingiallita contenente una quarantina di fogli compilati a mano con inchiostro blu e numerosi disegni.
    Scritto in lingua inglese, il manoscritto viene dimenticato per alcune settimane. Ma poi la curiosità fa la sua parte, e paga. Tra le pagine spunta una cartolina di Venezia degli anni ’20: è firmata “Granpa Theo” (Nonno Teobaldo). Si tratta di uno degli pseudonimi più usati dallo scrittore horror americano H. P. Lovecraft per siglare le oltre centomila lettere che ha scritto nell’arco della sua vita (Providence, 1890 – 1937).
    Leggio riconosce la firma e decide di rivolgersi ad un esperto, Sebastiano Fusco, insieme al suo collega giornalista e documentarista Federico Greco (“Stanley and Us”). La datazione del diario (1926) si incastrerebbe con alcuni momenti “in ombra” della vita dello scrittore, nonostante i biografi siano certi che Lovecraft non si sia mai spostato dal continente americano.
    Ma le prime analisi esteriori sullo stile e la grafia fanno propendere per una conferma dell’attribuzione.
    E così anche la ricerca documentaristica (H.P.Lovecraft – Ipotesi di un viaggio in Italia, trasmesso da Studio Universal), realizzata da Greco e Leggio, approfonditasi nell’estate del 2004. Un viaggio sulle tracce del diario, seguendo gli spostamenti italiani dell’autore fino al Delta del Po, passando attraverso la Biblioteca Marciana di Venezia.
    Il risultato è sorprendente: se, come sembra, il manoscritto è stato redatto da Lovecraft, diviene anche possibile che lo scrittore abbia tratto ispirazione da quell’esperienza straordinaria e insolita e l’abbia fatta confluire nei racconti che l’hanno reso celebre, in particolare La maschera di Innsmouth e Il richiamo di Cthulhu. Infatti, il viaggiatore avrebbe conosciuto e apprezzato i cosiddetti “Racconti del filò”, la millenaria tradizione popolare del Polesine, i cui protagonisti sono terrificanti esseri acquatici che si aggirano per i canali e i paesini sperduti di una delle zone più suggestive e misteriose d’Italia.
    Lovecraft e le sue mostruose creature aliene, divinità crudelissime protagoniste di una cosmogonia alternativa, hanno influenzato con la sua opera – in particolare il Necronomicon e i cosiddetti Miti di Cthulhu – scrittori come Stephen King, Robert Bloch (“Psycho”), Richard Matheson (“Io sono leggenda”), e registi come John Carpenter, Sam Raimi, Brian Yuzna e Roman Polanski.

    H.P.L.: Ipotesi di un viaggio in Italia ha già scatenato accese discussioni nei newsgroup sulla possibilità che Lovecraft sia veramente venuto in Italia e sulla verosimiglianza del manoscritto.


    “Il documentario è un viaggio affascinante, che non propone nessuna soluzione al mistero ma solo dubbi e domande, confrontando le pagine di Lovecraft coi miti, le leggende e il paesaggio del delta del Po”.
    (Aldo Grasso – Il Corriere della Sera)

    “Il documentario è davvero ben fatto e approfondito, curato nel montaggio e nella scelta dell’accompagnamento musicale, macabro ed evocativo ed è capace di avvicinare lo spettatore ad uno dei personaggi più misteriosi e controversi della letteratura contemporanea”.
    (Elisa Schianchi – RevisionCinema)

    “Un documentario che farà discutere a lungo, basato su una lettera che potrebbe avere, tra esperti ed estimatori di H.P. Lovecraft, l'effetto di un terremoto, perché scritta da H.P. Lovecraft durante un viaggio in Italia (!) compiuto alla ricerca di materiale per le proprie creazioni letterarie”.
    (Horror Magazine)

    “(…) Il documentario di Federico Greco e Roberto Leggio (…) che i cultori dell'horror non vorranno perdere. (…) Documentario o mockumentary?”
    (Cristiana Paternò – Cinecittà News)

    “Il 31 ottobre non andate al cinema: rimante a casa a vedere la TV. (…) Questo documentario è come un quadro di Magritte: semplice all'apparenza ma carico di simbolismi e suggestioni”.
    (Il Periodico)




    Talmente controverse e inquietanti sono le conseguenze dell’intera ricerca, che non ci è stato possibile – né concesso – inserirle nella breve versione documentaristica. Durante le riprese, la troupe si è imbattuta in una serie di accadimenti la cui natura ai confini del credibile e del comprensibile ha convinto la Minerva Pictures e la Digital Desk della opportunità di trarne un progetto cinematografico.
    Road to L., questo il titolo del film, è attualmente in fase di post-produzione.

    Il minisito del film:
    www.digitaldesk.it/roadtol/Roadtol.html

    Gennaio 2005

  6. #6
    l'ipotesi è suggestiva ma la trovo troppo tirata per essere realistica... comunque ben venga se ne viene fuori un bel film

    tra l'altro vedo che il cast è totalmente italiano
    Sotto la panza la mazza avanza.

  7. #7
    Sniff... Potrebbe Anche Modificarlo.

    X

  8. #8
    [supersaibal]Originariamente inviato da Blackho
    Sniff... Potrebbe Anche Modificarlo. [/supersaibal]

  9. #9
    Utente di HTML.it
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    Come mai un cast italiano non vi va a genio?

    Dovremmo essere piu' patriottici!

  10. #10
    Utente di HTML.it
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    Ehi,non mi abbandonate il thread!

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