Lecco: i carabinieri inseguono e prendono
4 moldavi su Bmw rubata avevano
grimaldelli e arnesi da scasso.
Gli inquirenti lecchesi stanno cercando di capire se possano avere legami
con le numerose rapine nelle ville del nord Italia
Li hanno intercettati nella notte tra mercoledì 9 e giovedì 11 febbraio alla rotonda del Bione mentre stavano tentando di entrare a Lecco con una Bmw 320 Motion rubata qualche giorno prima a Milano. Inseguiti da una pattuglia del reparto radiomobile dei carabinieri di Lecco, sono stati bloccati nei ai confini con Calolziocorte, lungo la strada per Bergamo. Così sono finiti nei guai quattro giovani immigrati dell’Europa dell’est. Tutti moldavi. Raducan Veaceslav, classe 1981 e precedenti per rissa, e Eduard Katarau, classe 1984, sono stati arrestati con l’accusa di possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli, per furto aggravato, false generalità e per non aver rispettato il provvedimento di espulsione dall’Italia. Nell’auto rubata sono state rinvenute chiavi inglesi, numerosi guanti da lavoro, telefoni cellulari, un tagliasigari, forbici e – quel che più ha destato preoccupazione – un nastro adesivo da garza largo, del tipo che normalmente viene usato per immobilizzare qualcuno. Proprio per questo particolare gli uomini del comandante provinciale dei carabinieri di Lecco, il colonnello Michele Di Santo, stanno cercando di capire se i soggetti arrestati possano avere qualche attinenza con le numerose rapine in villa compiute nel Nord Italia, tra cui quella di qualche tempo fa a Olginate. Le indagini della polizia giudiziaria sono tuttora in corso, a stretto contatto con i comandi provinciali del nord Italia.
Ma i due arrestati non erano soli. Con loro vi erano altri due giovani, anch’essi moldavi, A.C., classe 1984, senza fissa dimora e non in regola con il permesso di soggiorno e B.Y., classe 1980.Il primo ha fornito false generalità ed entrambi sono stati denunciati per possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli , ma non sono stati arrestati perché risultati incensurati.
E poi parlano di certezza della pena.... ma vafff