Pagina 1 di 2 1 2 ultimoultimo
Visualizzazione dei risultati da 1 a 10 su 14
  1. #1

    Viviamo in un'epoca di cupo conformismo bipartisan

    E' un articolo di Massimo Fini. Per chi ha voglia di leggerlo, e magari di aggiungere che ne pensa.

    In Italia non si sa più se siano più liberticidi, faziosi e cretini quelli di destra o quelli di sinistra. Prima c'è stata la vicenda del magistrato Carlo Fucci che, ricevuta un sms irriverente e irridente nei confronti dell'onorevole Berlusconi l'ha girata ad alcuni conoscenti.
    Per questo episodio alcuni esponenti della destra hanno chiesto le immediate dimissioni del Fucci da segretario dell'Associazione nazionale magistrati mentre il ministro Guardasigilli, il leghista Roberto Castelli, ha avviato un'inchiesta e si è riservato di "assumere eventuali iniziative disciplinari". Ora, il contenuto di un Sms come di una telefonata o di una lettera fa parte della corrispondenza privata, e inviolabile, e non è in alcun modo sindacabile e censurabile. Lo dice a chiare lettere la Costituzione repubblicana all'articolo 15: "la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
    La loro limitazione può avvenire solo per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge". Per mere ragioni di opportunità politica soggetti che ricoprano cariche istituzionali o particolarmente delicate possono incontrare limiti alla loro libertà di espressione in pubblico.

    Ma mai e poi mai nel privato che è - e ci mancherebbe altro che non fosse - una sfera di libertà inviolabile come garantisce la Costituzione. Il caso non doveva nemmeno nascere.

    Adesso è sotto accusa il giocatore della Lazio Paolo Di Canio che alla fine del derby vittorioso con la Roma, in piena trance agonistica, avrebbe fatto il saluto romano ai suoi tifosi, il che configurerebbe il reato di "apologia del fascismo". C'è un'inchiesta della magistratura e una della Figc, si stanno esaminando con grande accuratezza fotografie e filmati per capire se Di Canio ha alzato un braccio solo o tutti e due, se il braccio era proprio teso o un po' piegato, se il saluto era veramente romano. Tutto ciò mi ricorda un esilarante episodio accaduto durante il Ventennio, a Genova, e di cui uno zelante quotidiano dell'epoca dava conto. Dunque, un bambino della scuola materna era stato pescato a dire "blutto, blutto Mussolini". Si erano fatte delle indagini e si era scoperto che a inculcargli quelle parole era stato il padre che fu chiamato dalla polizia e strigliato a dovere. Concludeva il giornale, senz'ombra d'ironia: «Adesso il bambino, rieducato a sani sentimenti fascisti, dice "blavo, blavo Mussolini, eia eia allalà"».

    Nell'attuale democrazia italiana, dove son diventati tutti liberali, senza nemmeno conoscere l'abc del liberalismo, non dico il pensiero di John Locke, di Stuart Mill, di Montesquieu ma quello di Benedetto Croce, di Luigi Einaudi e persino di Giovanni Malagodi, dove si son persi anche i fondamentali della cultura liberale e della stessa costituzione, viviamo un'epoca di cupo conformismo bipartisan in cui sono messi al bando l'ironia, la satira, il cachinno, che anche i regimi totalitari han sempre tollerato (nella Jugoslavia di Milosevic c'era, sui giornali, nelle radio per non parlar del teatro, una feroce satira contro l'autocrate di Belgrado, sua moglie, i suoi figli) e la libera espressione di idee politiche che non siano "correct" e persino dei sentimenti. Non si può più nemmeno odiare in questo Paese, si vogliono mettere le manette, oltre che alle idee, anche ai sentimenti, cosa che nemmeno Stalin e Hitler avevano preteso.
    I dittatori si contentavano di avere tutto il potere, non pretendevano di essere anche amati. In quanto al reato di "apologia di fascismo" è una fattispecie di tipica cultura fascista. È infatti una norma liberticida. In una democrazia autentica tutte le idee, per quanto possano apparire abnormi, hanno il diritto di cittadinanza purché - questo è il solo e decisivo discrimine non siano fatte valere con la violenza. La democrazia deve accettare anche idee che le sono completamente antitetiche. È il prezzo che paga a se stessa. Diversamente non si differenzia da altri sistemi, per esempio da una Repubblica islamica come quella iraniana, dove ci sono vari partiti, un Parlamento in cui si dibatte con molta vivacità ed è accettata ogni idea purchè non sia contraria alla teocrazia.

    Massimo Fini
    Fonte:www.ilgazzettino.it

  2. #2
    [supersaibal]Originariamente inviato da skidx
    In Italia non si sa più se siano più liberticidi, faziosi e cretini quelli di destra o quelli di sinistra. [/supersaibal]
    Via, una botta di qualunquismo giusto per cominciare non guasta mai.
    Il mondo si divide in cretini e non cretini, non in destra o sinistra, eppure uno di non primo pelo come Massimo Fini ci casca come un pollo.


    [supersaibal]Originariamente inviato da skidx
    Prima c'è stata la vicenda del magistrato Carlo Fucci che... Il caso non doveva nemmeno nascere.[/supersaibal]
    Incredibile, come i bambini

    [supersaibal]Originariamente inviato da skidx


    Adesso è sotto accusa il giocatore della Lazio Paolo Di Canio ... «Adesso il bambino, rieducato a sani sentimenti fascisti, dice "blavo, blavo Mussolini, eia eia allalà"». [/supersaibal]
    :maLOL:
    Tragicomico.

    [supersaibal]Originariamente inviato da skidx
    Nell'attuale democrazia italiana, dove son diventati tutti liberali, senza nemmeno conoscere l'abc del liberalismo, non dico il pensiero di John Locke, di Stuart Mill, di Montesquieu ma quello di Benedetto Croce, di Luigi Einaudi e persino di Giovanni Malagodi, dove si son persi anche i fondamentali della cultura liberale e della stessa costituzione, viviamo un'epoca di cupo conformismo bipartisan in cui sono messi al bando l'ironia, la satira, il cachinno
    [/supersaibal]
    Bella supercazzola prematurata, abbiamo capito che tu (Fini) li conosci. Però c'è gente che potrebbe anche non conoscerli minimamente, al suo contrario, e cogliere più ironia, satira e cachinno (...) di tutti i megaletterati scaldasedie che hanno bisogno di imparare il buon senso sui libri di Locke.


    [supersaibal]Originariamente inviato da skidx

    (nella Jugoslavia di Milosevic c'era, sui giornali, nelle radio per non parlar del teatro, una feroce satira contro l'autocrate di Belgrado, sua moglie, i suoi figli) e la libera espressione di idee politiche che non siano "correct" e persino dei sentimenti. Non si può più nemmeno odiare in questo Paese, si vogliono mettere le manette, oltre che alle idee, anche ai sentimenti, cosa che nemmeno Stalin e Hitler avevano preteso.
    I dittatori si contentavano di avere tutto il potere, non pretendevano di essere anche amati.
    [/supersaibal]

    Uh, questo mi piace, sì sì, mi piace.
    Anche se in effetti Adolf e compagnia briscola secondo me godevano non poco a passare nel trinciapolli chi li odiava.


    [supersaibal]Originariamente inviato da skidx
    In quanto al reato di "apologia di fascismo" è una fattispecie di tipica cultura fascista. È infatti una norma liberticida. In una democrazia autentica tutte le idee, per quanto possano apparire abnormi, hanno il diritto di cittadinanza purché - questo è il solo e decisivo discrimine non siano fatte valere con la violenza. La democrazia deve accettare anche idee che le sono completamente antitetiche. È il prezzo che paga a se stessa. Diversamente non si differenzia da altri sistemi, per esempio da una Repubblica islamica come quella iraniana, dove ci sono vari partiti, un Parlamento in cui si dibatte con molta vivacità ed è accettata ogni idea purchè non sia contraria alla teocrazia.
    [/supersaibal]
    No no, non ci siamo. Discordo su tutti i punti. Il fascismo - e complementari - non è un'idea. O meglio, lo è ma è oggettivamente errata. E oltre ad essere errata è estremamente pericolosa se messa in atto. Può essere sbagliata quanto l'idea di diffondere il vaiolo tra i bambini o qualunque altre idiozia simile. Dire che fascimo o nazismo o qualsiasi totalitarismo è un'idea come le altre è semplicemente falso. Non è un'opinione, è solo ignoranza dei fatti e di non saper fare due più due. Parlarne sì, informazione sì, apologia, saluti romani, associazioni fasciste a qualunque livello, livellamento delle idee assolutamente no. Per me il discorso è semplice: il totalitarismo si autoesclude in quanto escludeva TUTTI tranne sé stesso, non solo ideologicamente, ma anche fisicamente. E' come che in una compagnia di amici si voglia dare la parola o il diritto di veto a uno il cui scopo finale sarà bendare la bocca a tutti i presenti, con l'utopica speranza che prima o poi si redima guardando gli altri. Costoro devono solo ringraziare, come tutti noi, di non essere nati nel periodo e nel luogo sbagliato. Si chiede solo di non tollerare gli intolleranti, è un vaccino che ci DEVE essere stato iniettato per gli sbagli compiuti in passato.

    X

  3. #3
    E' un personaggio strano Massimo Fini, secondo me. In TV non passa quasi mai anche per questo, è molto meno gestibile dei comuni "ospiti". Ho postato l'articolo non in quanto lo condivida in ogni sua parte, ma perché mi sembrava (a torto o a ragione) uno spunto un po' diverso dal solito.

    Blackho, io la tua analisi del fascismo la condivido, non è certo una novità, e anche io non credo affatto che tutte le idee siano equivalenti, ma quella parte secondo me potrebbe essere letta in maniera un po' più astratta: avere un reato di apologia del fascismo è lo strumento migliore per prevenire l'insorgere di un regime fascista? Oppure la democrazia, per dirsi tale, dovrebbe avere già in se gli anticorpi necessari per evitare la deriva violenta di talune idee malsane?

    Io devo dire che su questo non mi trovo d'accordo con Fini (Massimo), ma non ho neanche una totale certezza opposta in tasca.

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di cyberman
    Registrato dal
    Mar 2002
    Messaggi
    7,543

    Re: Viviamo in un'epoca di cupo conformismo bipartisan

    [supersaibal]Originariamente inviato da skidx
    Carlo Fucci che, ricevuta un sms irriverente e irridente nei confronti dell'onorevole Berlusconi l'ha girata ad alcuni conoscenti.
    [/supersaibal]
    ma se sto sms l'ha girato ad amici e parenti non è più privato. Se poi uno di questi amici e parenti lo va a dire al csm non c'è alcuna violazione della costituzione. Il paradosso semmai e che si perda tempo co ste vaccate.
    Sull'appiattimento generale e autocensurante codivido in pieno il pensiero di fini, che però c'è da dirlo, non conosce molto la curva nord dello stadio olimpico.

  5. #5

    Re: Re: Viviamo in un'epoca di cupo conformismo bipartisan

    [supersaibal]Originariamente inviato da cyberman
    ma se sto sms l'ha girato ad amici e parenti non è più privato.[/supersaibal]
    E che è, pubblico?
    Non ha mica fatto un broadcast su una rete nazionale. Le conversazioni tra persone rientrano nella sfera privata (di tutte le persone coinvolte), a meno che tu non faccia un comizio - pubblico appunto.

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di cyberman
    Registrato dal
    Mar 2002
    Messaggi
    7,543

    Re: Re: Re: Viviamo in un'epoca di cupo conformismo bipartisan

    [supersaibal]Originariamente inviato da skidx
    E che è, pubblico?
    Non ha mica fatto un broadcast su una rete nazionale. Le conversazioni tra persone rientrano nella sfera privata (di tutte le persone coinvolte), a meno che tu non faccia un comizio - pubblico appunto. [/supersaibal]
    nel momento in cui leggo la posta a una persona il contenuto non è più privato ma conosciuto, noto, quindi pubblico. Da quanto scrive lui Sembra che chissa quale violazione della privcacy abbiano fatto per essere venuti a conoscenza di quel messaggio quando non è così.

  7. #7

    Re: Re: Re: Re: Viviamo in un'epoca di cupo conformismo bipartisan

    [supersaibal]Originariamente inviato da cyberman
    nel momento in cui leggo la posta a una persona il contenuto non è più privato ma conosciuto, noto, quindi pubblico. Da quanto scrive lui Sembra che chissa quale violazione della privcacy abbiano fatto per essere venuti a conoscenza di quel messaggio quando non è così. [/supersaibal]
    trovo a primo acchito ridicolo che ci si attacchi a queste cose e se ci penso due volte lo trovo pericoloso; se in una democrazia non si puo' accettare una battuta contro il capo, c'e' di che preoccuparsi e per me E' sfera privata, altrimenti cosa lo e'? solo i pensieri che rimugino tra me e me, perche' a questo punto qualsiasi cosa di mio che sia letta da terzi diventa pubblica e lo trovo inconcepibile

    per la storia di di canio... utopisticamente mi verrebbe da pensarla come fini, cioe' che una democrazia deve accettare anche idee diverse dalle proprie, ma mi sto accorgendo guardandomi attorno che la nostra memoria storica, nel senso di far tesoro degli sbagli passati per evitarne di futuri, e' molto piu' labile di quanto avrei creduto dieci anni fa e che gesti e atteggiamenti che a me paiono assurdi hanno in realta' molto piu' successo di quanto avrei mai pensato

  8. #8
    La notizia del polverone scatenato dall'sms è semplicemente ridicola
    al di là della polemica pubblico/privato, che potrà interessare solo un avvocato in una eventuale causa, il terrore di qualsiasi voce di dissenso parla solo di un governo pericoloso (perchè mira all'imbavagliamento di qualsiasi altra voce che non sia la propria), ma dai piedi d'argilla (perchè attaccarsi alle stronzate vuol dire essere terribilmente insicuri circa il proprio potere).

    Mi sembra più interessante ragionare sul politically correct e sulla par condicio, concetti applicati, dal governo di questa legislatura, alla maniera della Fattoria degli animali:
    Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri

    Quando l'avversario mira solo a spezzare le gambe, non è più il caso di coltivare la virtù del fair play
    se rissa deve essere, rissa sia

  9. #9
    Una democrazia ha il diritto di difendersi dai suoi nemici. Chi vuole eliminare la democrazia per sostituirla con una dittatura è un nemico.
    Si può discutere su quali siano i modi migliori per difendersi, ma una cosa è certa: i fascisti non possono invocare a difesa delle loro "idee" quegli stessi ideali di libertà di pensiero e parola che, se le loro "idee" dovessero vincere, verrebbero immediatamente aboliti.
    [supersaibal]Una volta qui c'era il bar Mario
    L'han tirato giù tanti anni fa
    E i vecchi, i vecchi, i vecchi i vecchi
    sono ancora lì che dicono che senza non si fa

    [/supersaibal]

  10. #10
    [supersaibal]Originariamente inviato da jsmoran
    Una democrazia ha il diritto di difendersi dai suoi nemici. Chi vuole eliminare la democrazia per sostituirla con una dittatura è un nemico.
    Si può discutere su quali siano i modi migliori per difendersi, ma una cosa è certa: i fascisti non possono invocare a difesa delle loro "idee" quegli stessi ideali di libertà di pensiero e parola che, se le loro "idee" dovessero vincere, verrebbero immediatamente aboliti. [/supersaibal]

    il tuo post sembra citare alcune sentenze dell'ONU realmente avvenute in passato...

    e mi trovo d'accordo!
    bisogna proprio essere dei coglioni per votare questo cdx

    http://www.storiedinapoli.it/

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
Powered by vBulletin® Version 4.2.1
Copyright © 2024 vBulletin Solutions, Inc. All rights reserved.