Ah no, era "CONFRONTO MAI COSI' ASPRO"
ROMA - Un aumento della tensione fra Ciampi e Berlusconi si avvertiva da dicembre. Il botta e risposta che si e' avuto fra ieri e oggi dice che non si e' sciolta, ma ha raggiunto la punta forse piu' aspra della coabitazione fra il presidente del Consiglio e l'Inquilino del Colle.
L'episodio di oggi ne ricorda un altro, dell'estate 2003, quando Berlusconi ando' al Quirinale e poi disse che sul ddl Gasparri non c'erano problemi, ne aveva parlato con Ciampi. Il quale pero' reagi' qualche ora dopo con un secco comunicato ufficiale in cui puntualizzava: non ne abbiamo mai parlato. In quella occasione, Berlusconi chiuse l'incidente con un comunicato conciliante, che si sforzava di ricucire. Stavolta il tono e la scansione sembrano diversi, tali da aprire una fase di freddezza dichiarata.
Ciampi, dal canto suo, dopo aver meditato 24 ore sull'invito di Berlusconi a non ascoltare le sirene della sinistra, ha ritenuto necessario dichiarare la sua ''sorpresa'' con un comunicato ufficiale del Quirinale che rimette i puntini sulle 'i'. ''Tutti i provvedimenti legislativi rinviati dal capo dello Stato al Parlamento - si puntualizza - sono stati sempre accompagnati da messaggi debitamente, convintamente, dettagliatamente motivati''. E non si nasconde il senso di irritazione, quasi di protesta verso chi pretende di accusare il capo dello Stato di ''dare ascolto a suggestioni, suggerimenti o critiche gratuite da qualsiasi fonte provengano''. Toni duri, insomma. Ai quali Palazzo Chigi ha risposto con una nota meno conciliante di altre volte.
Continua...