Premessa: questa non vuole essere una recensione seria. La lascio a chi sa farle. Io vi dico le mie impressioni.
Questo il titolo del nuovo spettaccolo di Daniele Luttazzi; titolo insolito, come quelli cui il comico ci ha ormai abituati.
"Bollito misto" perchè dentro c'è un pò di tutto.
La "mostarda" è quell'elemento un pò irritante e aspro.
Luttazzi aveva annunciato: "Non parlerò di sesso. Solo politica". Ed in effetti così è stato; di sesso ha parlato poco.
La scenografia è povera. Una sedia (che prima dell'uscita definitiva di scena del comico ti chiedi "Ma a che cacchio serve?") ed un leggio. Non serve nient'altro al comico romagnolo. Se non qualche appunto e qualche ritaglio di giornale che mostra sempre al pubblico come a dire "Non sto inventando cazzate.. è tutto scritto qui". D'altro canto già in "Adenoidi 2003" Luttazzi ci ha spiegato cos'è la satira: un punto di vista ed un pò di memoria. La memoria, ovviamente, sono i giornali.
Graffiante come sempre. Ma al contrario di "Adenoidi" in cui la sinistra viene bacchettata troppo poco, in "Bollito misto con mostarda" Luttazzi ne ha per tutti. Ecco spiegato il titolo. Dalla feroce critica non si salva quasi nessuno. Ovviamente però il principale bersaglio di Luttazzi è il Presidente del Consiglio, ma l'opposizione non ne esce illesa, anzi.
Chi ha seguito il sito ufficiale del comico, qualche battuta l'avrà già letta online, ma ovviamente detta da lui ha un gusto un pò particolare.
Alla fine dello spettacolo, Luttazzi fa un'omaggio ad un grande comico riproponendo una sua cover eccezionale (per fare la quale avrà finalmente bisogno della sedia).
Giudizio: [][][][][]
Chi apprezza il comico romagnolo non ne resterà deluso.