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    Processo Juve, Petrucci e Carraro chiedono lumi al Tas di Losanna

    ROMA - Sarà il tribunale di Losanna a fornire lumi sulle regole da applicare nei confronti della Juventus dopo che il medico della squadra Agricola è stato ritenuto colpevole di aver somministrato in passato farmaci proibiti ai giocatori. Il pool di avvocati e tecnici, giuristi e medici, messi in campo da giorni dai vertici dello sport non è bastato per dare un indirizzo chiaro da seguire dopo la sentenza del tribunale di Torino. Oggi c'era attesa per il vertice al Foro Italico tra Gianni Petrucci e Franco Carraro, che ha portato però alla richiesta di un parere dei giudici del tribunale arbitrale svizzero.

    Il presidente del Coni e quello della Lega hanno subito messo avanti sulle possibili critiche alla loro scelta di non pronunciarsi. "Se qualcuno dice che è un espediente per tirarla alle lunghe fa un commento ingiusto", ha precisato Carraro, aggiungendo che per l'eventuale prescrizione sportiva il tempo necessario per il pronunciamento del Tas non influirà.

    Di fatto però l'eventuale riapertura del processo sportivo nei confronti del club bianconero resta appesa al responso dell'organismo di Losanna. Serve "un parere su criteri e modalità di applicazione delle regole sportive", sottolineano Coni e Figc in tandem. Dunque non un intervento nel merito, che dica alla giustizia sportiva italiana come e se prendere provvedimenti. Perché lo sport si è chiesto se era il caso di procedere nei confronti della Juve e se dovessero essere cambiati i regolamenti rispetto a quelli internazionali.

    "Proprio perché il caso è una novità per noi - spiega Petrucci - merita un approfondimento e riteniamo che sia un organismo terzo a illuminarci". L'illuminazione avrà comunque i suoi tempi: il quesito al Tas verrà trasmesso entro due giorni, la risposta arriverà però entro due mesi. Un periodo che non avrà ripercussioni sull'eventualità che il caso sia prescritto o prescrivibile: "Sull'applicabilità della prescrizione, il periodo di tempo necessario per avere il parere del Tas non influisce" ha insistito Carraro.

    Però anche nell'incontro la preoccupazione è stata che una decisione del genere potesse essere letta come un modo per demandare ad altri la decisione. "Non si sta chiedendo al Tas se intervenire o meno - precisa subito l'avvocato Giulia Bongiorno, chiamato dal Coni con Alberto Angeletti a studiare le carte del giudice Casalbore - la sentenza è articolata e ci devono dire cosa dobbiamo fare di fronte a questa lista di prodotti che prima non erano dopanti, ad esempio". E non è tutto: l'avvocato ha insistito sul fatto che quella di Torino è una sentenza di primo grado, e dunque appellabile.

    Insomma una tappa, quella del Tas, "quasi obbligata" per dare un respiro internazionale al caso e un giudizio terzo, che - precisano Coni e Figc - non ridimensiona la giustizia sportiva italiana. "Assolutamente no - chiarisce Petrucci - La giustizia sportiva ha fatto il suo corso e il Coni si è mosso dando gli strumenti che aveva a disposizione. Quante volte nella giustizia ordinaria si chiedono pareri esterni...".

    I nodi restano: quello che ad esempio per il giudice torinese è definito come abuso di farmaci e quindi passibile del reato di frode sportiva non è doping per la giustizia sportiva, visto che le sostanze elencate non compaiono, o non comparivano al tempo in cui si riferiscono i fatti, nella lista dei prodotti vietati dal Cio. Diverso però il discorso sull'epo, indicato dalla sentenza come la sostanza di cui avrebbero fatto uso alcuni giocatori. Nel quinquennio juventino sotto accusa l'eritropietina non era tra le sostanze cercate nei test antidoping: non solo quelli made in Italy condotti al laboratorio, pure inquisito, dell'Acquacetosa, ma anche quelli internazionali targati Fifa. La caccia all'epo è partita dopo, il primo protocollo è datato 2000.
    In attesa della risposta del Tas, lo sport continua i suoi studi: ma prima di sapere se il caso sarà riaperto o chiuso definitivamente si aspetta il disco verde da Losanna.

    Fonte

    Nella speranza che almeno in questo thread si evitino certi comportamenti :rollo:

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