Pur di riuscire ad estorcere con l'inganno a quattro compagnie di assicurazione il premio per infortunio, hanno convinto il più coraggioso - o forse il più debole del gruppo - a tagliarsi un pollice per intascare 400 mila euro di risarcimento da dividere con tutta la banda, otto uomini, ex operai, tra i 35 e i 50 anni, tutti originari della Campania ma residenti da dieci nella provincia di Pordenone. Un piano bloccato dalla guardia di finanza che li seguiva da tempo. Le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno rivelato le loro intenzioni ma i finanzieri non sono riusciti ad impedire l'amputazione. L'uomo si è tagliato il pollice poi da un amico si è fatto accompagnare in ospedale e ai medici ha dichiarato di essersi ferito tagliando della legna. La mente del gruppo un dirigente di banca che in passato li aveva diretti in truffe ai danni di ben 27 agenzie di credito. Approfittando della propria posizione, e trasferendosi da un'agenzia all'altra, il bancario intestava conti correnti e carte di credito a persone inesistenti, nomi inventati, documenti falsi, società fantasma, i crediti e i finanziamenti ottenuti in questo modo finivano nelle casse della banda: quasi due milioni di euro il ricavato delle truffe.
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Ci sto seriamente pensando anch'io...