Non so cosa sia successo.
Stamattina la sveglia si è attivata, come al solito. Già nel dormiveglia la voce mi sembrava diversa, più urlata, la musica in sottofondo più fastidiosa. Ha detto che era il 22 marzo 2005. Eppure c'è ancora qualche giorno prima degli scherzi del primo Aprile, ho pensato. E' stato un brutto risveglio, per via di quella musica strana. Idiota di un dj, è il 22 Marzo 1985, cosa ti salta in mente di fare sti scherzi?
Mi sono lavato e sono uscito di casa. Il mondo è impazzito in una notte. Ci sono automobili strane che viaggiano al doppio della velocità, che suonano con clacson a volumi allucinanti. Se non fossero troppe, tutte così strane, penserei a una mostra di prototipi. ALcune sono davvero orribili e strette. Dentro c'è gente che parla da sola mentre ascolta musica da un auricolare. Una volta, di matti del genere se ne incontrava uno ogni tanto. Ho visto gente parlare da sola anche a piedi, e ho cominciato ad avere paura. Sono finito in un film? In un grosso gioco organizzato da chissachi? Passando davanti a una vetrina ho visto quello che deve essere un ufficio: c'era gente davanti a dei terminali un po' più belli di quelli che uso al lavoro, ma la cosa strana è che ci sono giovanissimi e gente più anziana, a lavorare insieme. Alcuni ragazzi hanno lo zaino; e poi è anche un ufficio aperto al pubblico, come se fosse un negozio, però non capisco cosa venda, e perché un negozio debba avere tanti terminali. Sarà una banca nuova, ho pensato. Mi sono allontanato di qualche passo per leggere l'insegna: Internet Point.
Ho cercato di fermare qualcuno con cui parlare, ma mi hanno scansato tutti come se fossi un appestato, sono sceso in metropolitana, questa per foruna è come me la ricordo. Ho visto della gente giocare con degli apparecchietti elettronici, alcuni ci ascoltavano la musica parlando sempre da soli. Arrivata la metro, non sono riuscito a salire.
Ne ho aspettate quattro, per riuscire a salire, e dopo qualche fermata sono risalito in superficie. Ho cercato un telefono per chiamare in ufficio, ma hanno sostituito tutte le cabine con delle apparecchiature strane. Hanno sempre la cornetta e la pulsantiera, ma non so dove infilare i miei gettoni. Allora ho cominciato a correre, con il magone. Perché è tutto così normalmente assurdo? Non è così futuro come dovrebbe, se avessi veramente saltato venti anni in avanti, ma non è neanche reale, non può essere! Sono arrivato davanti al mio ufficio e non c'era più niente. O meglio, c'è un qualcosa che assomiglia a un supermercato. Ho visto gente uscire con televisori, buste della spesa, con quegli strani registratorini dove si parla da soli, con vestiti e occhiali strani. E' un tempio di mercanti? Allora mi sono seduto qui a parlare da solo anche io.
Non so cosa sia successo. Forse sono finito davvero venti anni avanti. Se questo è il futuro, nel futuro sono tutti pazzi. Oppure sono impazzito io. Mi sembra la soluzione più semplice.