Ho scritto una fiaba(già pubblicata nel mio blog), volevo farvela leggere:
C’erano una volta un re e una regina che non avevano figli allora decisero di rivolgersi a tutte le fate del regno per cercare di trovare una soluzione… tutte tranne una, una fata cattiva che era stata costretta ad abitare in mezzo al bosco in una parte fitta di roveti.
Le fate non riuscirono a fare in modo che il re e la regina avessero dei figli però gli diedero una rosa e dissero loro di piantarla. Dissero al re e alla regina che quella rosa era incantata e che dopo 18 anni un principe azzurro avrebbe rotto l’incantesimo cogliendo la rosa, a quel punto la rosa sarebbe diventata una magnifica principessa ed ella ed il principe sarebbe vissuti per sempre felici e contenti. La fata cattiva però venne a conoscenza dell’incantesimo, e per evitare che al 18° anno d’età l’incantesimo venisse sciolto con un sortilegio potentissimo sollevò il pezzo di terra dove la rosa cresceva e lo portò in cima alla montagna più alta del regno… e a protezione mise un cane con te teste, un orco cattivissimo, ed infine un drago spaventoso, ognuno a guardia di un cancello. I 18 anni erano quasi trascorsi e il re e la regina erano disperati… nessuno sarebbe riuscito ad arrivare fin lassù, sconfiggere i guardiani e riuscire così a cogliere la rosa e spezzare l’incantesimo. Nonostante questo fecero un bando nel quale offrivano il regno e la mano della principessa a colui che fosse riuscito nell’impresa. I principi di tutti i regni del mondo provavano l’impresa ma tutti, giunti davanti al cane a tre teste non riuscivano a passare. Il cane a tre teste infatti poneva loro un indovinello, solamente colui che risolveva l’indovinello era degno di passare. Così quando i principi si trovavano davanti al cane esso gli proponeva l’indovinello:
- Se ci sono 10 mele e ne porto via 2 quante mele ho?
Tutti rispondevano 8, sbagliando, e così nessuno riusciva a passare. Ma proprio il giorno del 18° anno un bambino si avvicinò, incuriosito dal gran numero di principi e cavalieri, al limitare del primo cancello, e saputa tutta la storia volle provare anch’esso. Tutti i principi lo deridevano pensando che se non erano riusciti loro come poteva un bambino. Anche il re e la regina erano contrari perché se per assurdo il bambino fosse riuscito a passare come avrebbero potuto dare la mano della figlia ed il regno ad un bambino? Ma il bambino, incurante delle risa degli altri andò lo stesso e ben presto si ritrovò davanti al primo cancello, quello dove a guardia c’era il cane a tre teste. Esso allora pronunciò l’indovinello così come aveva fatto con tutti gli altri prima di lui:
- Se ci sono 10 mele e ne porto via 2 quante mele ho?
- 2 - rispose il bambino che era molto saggio.
Il cane a tre teste allora si spostò dal cancello e fece passare il bambino, l’unico che si era dimostrato in grado di risolvere l’indovinello. Il bambino allora proseguì trovandosi di fronte al secondo cancello, dove a guardia c’era un orco cattivissimo. Quando l’orco si trovò davanti il bambino gli propose il secondo indovinello:
- Se in una gara supero il secondo in che posizione sarò?
- In seconda posizione.
L’orco si stupì della risposta molto saggia e intelligente del bambino e spostatosi lo lasciò passare. Il bambino quindi proseguì e si trovò infine davanti all’ultimo cancello, dove a guardia c’era il drago spaventoso. Questo, stupitosi che un bambino fosse riuscito a risolvere i primi due indovinelli gli propose il terzo ed ultimo indovinello:
- Se ho 10 pecore e tutte tranne 4 muoiono, quante sopravvivono?
- 4 - rispose subito il bambino.
Allora il drago si spostò e fece passare il bambino. Esso subito corse a cogliere la rosa e quando la colse la rosa si trasformò all’istante in una bellissima principessa. La principessa allora diede un bacio nella fronte del bambino e questo, come per magia, si trasformò in un bellissimo principe spiegando che anche lui era prigioniero di un incantesimo. Subito furono celebrate le nozze e il principe e la principessa regnarono per tanti anni e vissero per sempre felici e contenti.
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