Un furto virtuale, un omicidio vero. Mondi digitali che si mescolano a crimini fin troppo reali. E' quanto successo in Cina, dove un giocatore online di Shangai ha ucciso a coltellate un concorrente reo di aver "rubato" e venduto la cyber-sciabola ottenuta durante lunghe sessioni di gioco a Legend of Mir 3, uno dei più diffusi MMORPG (Multi Player Online Role Play Game, i giochi di ruolo online) cinesi.
Lo scontro tra i due è nato quando Zhu Caoyuan ha rubato la sciabola del drago, un'arma molto rara e potente che si può ottenere nel gioco, a Qiu Chengwei e l'ha venduta a 7.200 yuan, circa 670 euro. L'arma, però, era stata ottenuta dopo diverse ore di gioco nel mese di febbraio da entrambi i giocatori. A quel punto Chengwei, 41 anni, è andato alla polizia per denunciare il furto della cyber-sciabola. Con scarso successo: la polizia, infatti, gli ha risposto che l'arma non era una proprietà materiale e quindi non protetta dalla legge.
A quel punto l'uomo si è rivolto infuriato al suo ex amico, chiedendo almeno una parte del denaro. Ma quando ha capito che non lo avrebbe ottenuto ha estratto un coltello, vero, e lo ha conficcato nel petto di Caoyuan, uccidendolo. Poi si è consegnato alla polizia ed è stato arrestato con l'accusa di lesione volontaria.
In Cina sempre più persone si rivolgono in tribunale per vertenze che riguardano la compravendita di materiale proveniente dai mondi virtuali degli MMORPG. Una tendenza diffusa anche in occidente, dove su eBay e gli altri siti di aste online si può trovare merce di questo genere.