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Discussione: il solito post

  1. #1

    il solito post

    Qualcuno una volta, ma nemmeno tanto tempo fa, ha detto che quando si instaura una relazione, sia essa amicale o di altro tipo, si dovrebbe sempre ricordare, nel momento in cui la si crea e la si vive, che essa finirà; finirà in quanto uno dei due, inevitabilmente, morirà, visto che l'ineluttabile destino di qualunque essere vivente è quello di morire.
    Di per se il conetto ,sebbene, a mio avviso, sia giusto, è particolarmente semplice.
    Ma la cosa che è interessante è, come spesso accade in questi termini, l'evoluzione di tale semplice concetto.
    Taluni potrebbero pensare che quindi non possa esistere un rapporto amicale vero, in quanto esso finirà, altri magari mossi da qualche forma romantica potrebbero pensare che invece sarà ancora più apprezzabile il vivere tale interscambio sociale.
    Certo in una realtà virtuale vi possono essere più tipologie di morte rispetto alla classica accezione della morte come deterioramente organico e fine dell'essere, proprio perchè mezzo virtuale.
    Ma non per questo non vi è anche qui un inizio ed una fine, ove la morte può essere intesa come prolungata assenza o completo abbandono.
    E' quindi a voi che chiedo come viviate tale rapporto sociale e se tale pensiero ha mai sfiorato le vostre menti e a quali congetture, pensieri e quant'altro siate arrivati.

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di saila
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    nn ho neppure letto il tuo post però vorreichiederti una cosa...perchè fai così....su dai che ce la fai esci dal tunnelllll




    hehehehe (scherzo)

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di san
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    le amicizie finiscono prima della morte.. con il "perdersi di vista"

    nella realità virtuale l'amicizia è un concetto più complesso.. finché non incontri la persona non sei nemmeno sicuro che la controparte esista.. Nathalie docet

    -San-
    this is the return of the space cowboy

  4. #4
    [supersaibal]Originariamente inviato da san
    le amicizie finiscono prima della morte.. con il "perdersi di vista"

    nella realità virtuale l'amicizia è un concetto più complesso.. finché non incontri la persona non sei nemmeno sicuro che la controparte esista.. Nathalie docet

    -San- [/supersaibal]
    parzialmente puoi anche aver ragione, ma ovviamente non sempre e non completamente, mentre invece la morte è la fine completa ed ineluttabile.
    Il perdersi di vista non è, ma può esserlo o divenirlo, una vera e propria fine.
    Ma anche cosi fosse, anche se il perdersi di vista, fosse una fine pari alla morte?

  5. #5
    Utente di HTML.it
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    [supersaibal]Originariamente inviato da san
    le amicizie finiscono prima della morte.. con il "perdersi di vista"

    nella realità virtuale l'amicizia è un concetto più complesso.. finché non incontri la persona non sei nemmeno sicuro che la controparte esista.. Nathalie docet

    -San- [/supersaibal]

    se un'amicizia finisce con il "perdersi di vista", allora non era vera amicizia
    ....

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di san
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    [supersaibal]Originariamente inviato da bluesexplosion
    Il perdersi di vista non è, ma può esserlo o divenirlo, una vera e propria fine.
    Ma anche cosi fosse, anche se il perdersi di vista, fosse una fine pari alla morte? [/supersaibal]
    l'ultima frase, in contrasto con la penultima, non ha senso.

    @stekimir: purtroppo è un luogo comune. anch'io vorrei credere nell'eternità dei sentimenti, ma le vite sono frenetiche, e crescendo ci si allontana. è inevitabile.

    -San-
    this is the return of the space cowboy

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    mah..
    vivo punto e basta, non limito le mie cose a tali congetture!
    a volte il raziocinio, il cercare di programmare e/o prevedere l'evolversi di un rapporto ne limita l'intensità..
    indi per cui se ci pensi non vale la pena viverlo..

    cmq appoggio saila: esci fuori dal tunnel!! VVoVe:
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  8. #8
    Utente bannato
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    [supersaibal]Originariamente inviato da bluesexplosion
    parzialmente puoi anche aver ragione, ma ovviamente non sempre e non completamente, mentre invece la morte è la fine completa ed ineluttabile.
    Il perdersi di vista non è, ma può esserlo o divenirlo, una vera e propria fine.
    Ma anche cosi fosse, anche se il perdersi di vista, fosse una fine pari alla morte? [/supersaibal]
    :master:

    la morte mette fine a tutto ciò che hai su questo mondo: carriera, amore, amicizia...

    proprio perchè un giorno lasceremo tutto qui dovremmo concentrarci su sentimenti ed emozioni piuttosto che su cose materiali, e quindi amore ed amicizia assumono importanza ancora maggiore dei soldi e della gloria.

    perchè? per vivere intensamente e fino in fondo il tempo che abbiamo.

    l'amicizia con natalie, indipendentemente se lei sia esistita o meno, per chi l'ha avuta è stata una cosa bella e reale... perchè col senno di poi chi l'ha vissuta dovrebbe rinnegarla o pentirsene?

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    [supersaibal]Originariamente inviato da san
    l'ultima frase, in contrasto con la penultima, non ha senso.

    @stekimir: purtroppo è un luogo comune. anch'io vorrei credere nell'eternità dei sentimenti, ma le vite sono frenetiche, e crescendo ci si allontana. è inevitabile.

    -San- [/supersaibal]
    no, può anche accadere che crescendo ci si avvicini..
    anche il tuo è un luogo comune!
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  10. #10
    [supersaibal]Originariamente inviato da san
    l'ultima frase, in contrasto con la penultima, non ha senso.


    -San- [/supersaibal]
    contrasto? ma dove? :master:

    il perdersi di vista non è, ma può esserlo o divenirlo, una vera e propria fine.

    (si parte dal presupposto che non è una fine specialemnte non è una fine come lo può essere la morte, ma può divenirlo, in maniera sostanzialmente differenza per cause di inteti ecc)

    Ma anche cosi fosse, anche se il perdersi di vista, fosse una fine pari alla morte?
    (Prendiamo quindi in cosiderazione che possa essere una fine esattamente come lo è la morte, quindi vengo incontro al tuo pensiero ecc)

    dove sarebbe il contrasto poi


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