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  1. #1

    Sirchia e il sesso [parte II]

    Prendendo spunto da questa discussione...

    [supersaibal]Originariamente inviato da Darrol
    Sirchia: varata legge anti-sesso
    Per ridurre i problemi cardiaci, il Ministro della Salute ha ideato una regolamentazione dell’attività sessuale. Controlli severi e multe salate per i trasgressori.

    Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia è sempre più attento alla salute degli italiani: dopo fumo, alcolici e cibi calorici, ora la sua attenzione è puntata sul sesso.
    In particolare, sul rapporto tra sesso e ipertensione.

    Sono ormai numerosissimi gli studi che dimostrano come un’attività sessuale intensa sia dannosa per chi soffre di ipertensione, o per chi presenta altre condizioni di rischio per problemi cardiaci quali soprappeso, vita sedentaria, fumo e alimentazione ipercalorica.
    Insomma, un identikit che potrebbe comprendere numerose migliaia di italiani, specialmente dopo i 40 anni.

    Considerando che infarti e disturbi cardiaci assorbono una grossa fetta della spesa sanitaria nazionale, il lungimirante Ministro vuole correre ai ripari, imponendo agli italiani una nuova restrizione: sesso solo due volte al mese, non di più.

    Certo la legge sembra difficile da accettare, e ancor più da mettere in pratica, ma Sirchia ha trovato una soluzione: con i fondi risparmiati grazie alla legge antifumo e alle restrizioni sugli alcolici, il Sistema Sanitario Nazionale sarà in grado di fornire ai cittadini un piccolo apparecchio di controllo computerizzato, da portare al collo, che controllerà le pulsazioni cardiache e utilizzando la tecnologia GPRS trasferirà i dati a sofisticati database di controllo attivati nei maggiori ospedali italiani.

    Il principio è semplice: dato che l’attività sessuale genera un ritmo cardiaco concitato facilmente riconoscibile, con un semplice campanello d’allarme sarà possibile cogliere in flagrante i disobbedienti, e agire tempestivamente.

    Le infrazioni verranno segnalate ai medici di base, che provvederanno alle sanzioni: alla prima i trasgressori verranno convocati per un colloquio, alla terza riceveranno una multa di 33,60 euro.
    E per i recidivi, alla decima trasgressione scatterà l’obbligo di controlli periodici in ospedale.

    Chi è già inorridito di fronte alla dura legge contro il fumo probabilmente ora disotterrerà l’ascia di guerra, ma Sirchia ancora una volta non teme le reazioni negative: è sicuro che questi provvedimenti porteranno un netto miglioramento per la salute degli italiani, che presto avranno un cuore meno contento ma sicuramente più sano.

    Il Ministro, durante la conferenza stampa per la presentazione del nuovo piano anti-sesso, ha poi sottolineato ulteriori vantaggi: facendo meno sesso si eliminerà la dannosa sigaretta accesa dopo il rapporto, si avrà più voglia di sfogarsi facendo sport e si rinuncerà più volentieri a caloriche cenette a lume di candela.

    [/supersaibal]

    aggiungo...

    [...] finendo di elencare i benefici della nuova legge anti sesso il Ministro passa poi più prettamente a parlare di tariffe. "La posizione canonica verrà tassata per euro 20, la posizione da dietro, altresì chiamata 'a pecorina' per euro 50, la posizione a caposotto, comunemente detta 'del 69' per euro 70, e infine 'lo smorza candela' con euro 30. Chi dovesse fare sesso con una mora pagherà una tassa di 40 euro, e chi lo farà con una bionda una sovratassa di euro 60."

    A quel punto lo interrompe un giornalista: "Mi scusi se la interrompo, Ministro, ma io che ho fatto sesso con Rosy Bindi?"

    "Ho già detto che dei rimborsi ne parliamo dopo!"

































    :maLOL: :maLOL:

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    p.s. se è vecchia mi crocifiggerò da solo in Piazza Maggiore
    Il concetto di superiorità è determinato solo dalla posizione da cui lo si osserva. (Anonimo)

    Da quando ho imparato a camminare, mi piace correre. Nietzsche

  2. #2

    Re: Sirchia e il sesso [parte II]

    è ben noto che non interessa proprio a nessuno
    che l'individuo sia in buonasalute . si
    studia sù per
    salvaguardare
    il risparmio nelle spese mediche e "dintorni"
    a vantaggio dello stato italiano

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