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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di Dwarf
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    E forza Svizzeraaaaaaaaaaaaaaa


  2. #2
    dio mio che tristezza

  3. #3
    Utente di HTML.it
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    silvio si preparare a emigrare?
    ....

  4. #4
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

  5. #5
    old
    Il Ticino è biancoblù
    DVDS delegato ufficiale

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di Dwarf
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    LUGANO - Gli statuti sono pronti. Circa cinquecento persone sono già in possesso della tessera. E soprattutto Lui - e per "Lui" intendiamo dire Silvio Berlusconi in persona - ha già dato la sua benedizione al progetto. Stiamo parlando di un nuovo partito - o movimento che dir si voglia - nato in Ticino nelle ultime settimane. Parliamo di "Forza Svizzera", e il nome chiarifica senza dubbio le origini della neonata forza politica. Si può considerare, infatti, il primo figlio (legittimo, come detto...) di Forza Italia in terra straniera. E, come il partito del Cavaliere alla sua fondazione, punta subito in alto: le elezioni cantonali del 2007.

    A confermarcelo è il presidente ed ideatore di Forza Svizzera. Si tratta di Davide Taddei, il proprietario della Bus Express, che senza indugio ci dice: "Abbiamo due anni di tempo per lavorare al meglio in vista delle prossime elezioni. In pochi giorni abbiamo raccolto già 500 adesioni ed entro giugno puntiamo a raggiungerne tremila. C'è tanta voglia di cambiare in giro...". Ecco appunto: il "cambiamento", ovvero il sostantivo chiave su cui ha fatto leva Silvio Berlusconi nel proporsi agli italiani. Già: ma cosa dovremmo cambiare in Ticino? O meglio: perchè è necessario un nuovo partito? "Per coloro che non hanno più fiducia nella politica - ci spiega Taddei - in questa politica. Noi non ci sentiamo rappresentati dai partiti politici che sono all'esecutivo. Vogliamo e rappresentiamo un modo di far politica diverso, nuovo. Noi non siamo né di destra né di sinistra, ci impegneremo su un programma che tratterà dei problemi reali dei cittadini, e su quelli ci impegneremo con gli elettori". Quali i punti del programma, chiediamo ancora: "Sostanzialmente tre: più posti di lavoro, maggiore protezione verso le aziende (visto che il Governo sta dimostrando di non proteggerle) e una polizia più rispettosa del cittadino".

    Perfettamente in linea con quanto propone la Casa Madre - come ci conferma Taddei - anche, se non soprattutto, nella scelta del nome. Appare, tuttavia, una scelta piuttosto audace quello di proporre un partito di chiara fabbricazione italiana in un momento tanto delicato sul confine (e ci riferiamo al mercato del lavoro a seguito dei bilaterali). "Non sarà un problema", ci garantisce il presidente, e aggiunge: "I bilaterali ormai ci sono e vanno affrontati creando delle alleanze strategiche con la regio-insubrica". Sempre sul nome ci siamo sentiti di chiedere - forse un po' stupidamente - se non fosse il caso, visto che la lista verrà presentata a livello cantonale, di trovare un nome più legato al Ticino ("Forza Ticino", "Ticino Azzurro"). "No - ci risponde Taddei - anche perchè il nostro obbiettivo è quello di andare anche oltre Gottardo".

    Per concludere chiediamo al presidente di Forza Svizzera: quale sarà la prima prova a cui si sottoporrà il partito? "Indubbiamente saranno le elezioni politiche in Italia dell'anno prossimo, in cui faremo campagna elettorale per Berlusconi in modo da convincere gli italiani residenti in Ticino a votare Forza Italia. Dopodiché faremo comizi e iniziative per farci conoscere alla popolozione, e qui posso anticipare che Silvio Berlusconi verrà a tenerci a battesimo. Il sito Internet - www.forzasvizzera.com - è già online e tra pochi giorni sarà completato. Inoltre siamo in contatto con diversi esponenti politici che sono interessati al nostro progetto e che vorrebbero darci una mano". Chi? "Per il momento non posso ancora fare nomi.", taglia corto Taddei, che però precisa: "Quello che posso dire è che non si tratta di persone al vertice o che sono stati esponenti di punta: quelli non li vogliamo".



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