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Discussione: Ne sapete qualcosa?

  1. #1
    Utente bannato
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    Ne sapete qualcosa?

    1 - In Europa non è obbligatorio, per le merci importate da paesi
    extra-UE,
    l'indicazione del paese di origine;

    2 - Gli intelligentissimi politici che sono a capo del Parlamento
    Europeo
    hanno il DUBBIO se sia utile o meno istituire l'obbligo di tale
    indicazione
    per tutte le merci importate in Europa;

    3 - Tali intelligentissimi individui hanno istituito un sondaggio via
    internet per sapere da imprese e da privati se sia utile istituire
    questo

    obbligo.
    Il problema è che questo sondaggio è sconosciuto penso a chiunque.
    Siccome la mancata indicazione del paese d'origine può comportare
    alcuni
    spiacevoli effetti come:

    - comprare carne che si pensa italiana invece è thailandese e ha il
    morbo
    della mucca pazza (è successo, anche recentemente, a Milano);

    - comprare medicinali con il marchio CE pensando siano europei invece
    sono
    cinesi (CE sta anche per "China Economy", ci hanno clonato il marchio);

    - comprare frutta e verdura che si pensa coltivata in un agriturismo
    toscano invece è un prodotto OGM canadese;

    - comprare vestiti anche di marche famose che si pensano fatti in
    Italia (e
    si paga per questo uno zero in più)invece sono stati prodotti nelle
    Filippine da bambini di nove anni;

    per questo e per tanti altri motivi di morale, etica, politica,
    economia,
    ho ritenuto di inviarvi il link al sondaggio in modo che, se volote ,
    potete
    dire la vostra opinione in merito al Parlamento Europeo che, anche
    sulla base
    di questo sondaggio, deciderà se istituire l'obbligo di indicare la
    provenienza delle merci sui beni importati in Europa.

    Se la cosa vi interessa particolarmente, vi chiedo anche di farlo
    girare il

    più possibile, perchè scade il 30 aprile.

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    che vuoi?
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  3. #3

    Re: Ne sapete qualcosa?

    [supersaibal]Originariamente inviato da scimmietta1
    per questo e per tanti altri motivi di morale, etica, politica,
    economia,
    ho ritenuto di inviarvi il link al sondaggio in modo che, se volote ,
    potete
    dire la vostra opinione in merito al Parlamento Europeo che, anche
    sulla base
    di questo sondaggio, deciderà se istituire l'obbligo di indicare la
    provenienza delle merci sui beni importati in Europa.

    Se la cosa vi interessa particolarmente, vi chiedo anche di farlo
    girare il

    più possibile, perchè scade il 30 aprile. [/supersaibal]
    Dove è il link?

  4. #4
    si, pero'..il link?

    comunque, se si vogliono acquistare i prodotti comunitari, per questi la provenienza DEVE essere indicata.
    Non credo, truffe a parte, che possa arrivare della carne regolarmente vidimata ma proveniente da zone diverse rispetto a quanto indicato.
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

  5. #5
    Utente bannato
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  6. #6
    Utente bannato
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    [supersaibal]Originariamente inviato da taddeus
    si, pero'..il link?

    comunque, se si vogliono acquistare i prodotti comunitari, per questi la provenienza DEVE essere indicata.
    Non credo, truffe a parte, che possa arrivare della carne regolarmente vidimata ma proveniente da zone diverse rispetto a quanto indicato. [/supersaibal]
    io invece la ritenevo una cavolata per la cazzata he sparano sul marchio CE che non sta per Comunità europea ma semplicemente per conforme..

  7. #7
    Utente bannato
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    [supersaibal]Originariamente inviato da Angioletto
    che vuoi? [/supersaibal]
    va via tu..

  8. #8
    Utente bannato
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    Mi ricorda un bellissimo servizio su quel demente di Casarini che sproloquiava di lavoro nero e minorile con un piumino hally-hansen nero che per scrupolo ho controllato in negozio e recava una bellissima etichetta "made in taiwan"

  9. #9
    Utente bannato
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    Questo è l'articolo del SOle 24ore.. che direi c'entra poco o nulla con quanto affermato nei commenti..


    Concorrenza - Raccolta di pareri via Internet - Confindustria sul tessile: non protezionismo ma legittima protezione

    Sul marchio d'origine la Ue sonda le imprese





    MILANO - Raggiungere cittadini e imprese e raccogliere le loro opinioni grazie a Internet: è quello che la Commissione europea ha deciso di fare su un tema molto dibattuto nelle ultime settimane, l'adozione di un regolamento comunitario che imponga il marchio di origine obbligatorio sui prodotti importati nell'Unione europea (si veda «Il Sole-24 Ore» di sabato 9 aprile). La «consultazione pubblica via Internet» potrebbe preludere all'avvio dell'iter legislativo della proposta regolamentare (si veda il box a fianco).
    Il questionario è disponibile sul sito della Commissione europea (http://europa.eu.int/yourvoice/consu...s/index_en.htm) ed è differenziato a seconda che si risponda come consumatori, produttori o dettaglianti. La consultazione si concluderà il 30 aprile, cinque giorni dopo l'incontro sul tema del "made in" fissato per il 25 aprile a Bruxelles tra Commissione Ue e associazioni europee interessate, tra le quali c'è Confindustria.
    Gli industriali italiani si sono impegnati fin dal semestre di presidenza italiano Ue (luglio-dicembre 2003) per arrivare alla marchiatura d'origine, anche perché i settori interessati sono molti, oltre al tessile-abbigliamento: calzature, mobili per arredo, ceramiche, gomma e pneumatici. Tutti settori tipici del made in Italy che soffrono la concorrenza non sempre leale della Cina e, in prospettiva, dell'India, tanto da creare un'emergenza occupazionale che preoccupa lavoratori e imprese.
    Il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, ha detto ieri di attendersi «nelle prossime ore un'iniziativa del presidente del Consiglio, del Governo e di tutti i parlamentari europei presso le autorità di Bruxelles per varare immediatamente, a cominciare da tessile e calzature, le misure di salvaguardia espressamente previste per assicurare la concorrenza leale, obbligando tutti i Paesi a dare dati trasparenti e a seguire le regole del commercio internazionale». Montezemolo ha spiegato che non si tratta di «protezionismo ma di legittima protezione» e ha rivolto «un forte invito» al ministro dell'Economia Siniscalco affinché «la Guardia di finanza intensifichi controlli e iniziative anticontraffazione».
    La consultazione on-line della Commissione potrebbe essere molto utile per far comprendere all'esecutivo di Bruxelles l'importanza del tema (non tutti i Paesi membri, infatti, sono favorevoli alle misure in discussione). Il questionario è molto breve (non occorre più di un minuto per compilarlo), può essere scaricato anche in italiano e viene inviato poi automaticamente alla Commissione europea. Le prime domande servono a identificare il profilo dell'utente; le domande successive servono per capire quale potrebbe essere l'impatto della normativa comunitaria in materia di marchio di origine sugli utenti. La Commissione è interessata ad accertare se i consumatori desiderino essere informati circa il Paese di origine dei prodotti e se i produttori e/o dettaglianti ritengano che l'indicazione "made in" possa essere uno strumento di competitività. L'esito della consultazione sarà tenuto presente dalla Commissione Barroso per poter assicurare l'adozione di una proposta di regolamento sull'etichettatura obbligatoria in tempi brevi.
    Adolfo Urso, viceministro con delega al Commercio estero, ha accolto l'iniziativa della Commissione molto favorevolmente: «Siamo riusciti a imporre un nuovo passo a Bruxelles, che è finalmente più attenta alle problematiche del made in Italy e dell'industria europea». Urso ha ricordato che fu l'Italia a chiedere, il 16 marzo scorso, l'introduzione dell'obbligatorietà del "made in", durante la presentazione dell'Action Plan del Governo italiano in campo tessile e abbigliamento.


    Martedí 12 Aprile 2005

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di RokStar
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    [supersaibal]Originariamente inviato da strunz
    Mi ricorda un bellissimo servizio su quel demente di Casarini che sproloquiava di lavoro nero e minorile con un piumino hally-hansen nero che per scrupolo ho controllato in negozio e recava una bellissima etichetta "made in taiwan" [/supersaibal]
    Ecco, lui dovrebbe andare sul serio a lavorare la terra

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