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  1. #1

    Banche:come funziona l’albo dei "cattivi pagatori"

    Scopiazzato dalla rete...

    Dimenticare di pagare una rata del prestito ottenuto dalla banca o pagare in ritardo può costare caro al consumatore italiano. Questa negligenza porta infatti ad essere iscritto nel cosiddetto "albo dei cattivi pagatori", utilizzato dagli istituti che erogano prestiti per verificare l’affidabilità del cliente che richiede il finanziamento. I cattivi pagatori, anche se hanno regolarizzato la propria posizione, si vedranno negare un altro prestito, ma per quanto tempo? L’Unione Nazionale dei Consumatori ricorda che il Garante della privacy, con la delibera n. 8/2004 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 23 dicembre 2004, ha stabilito che il nominativo di chi ha pagato con ritardo non più di due rate viene cancellato dall’albo dopo un anno dalla regolarizzazione del pagamento delle rate, due anni se si tratta di più di due rate. In questo modo si è regolarizzata l’attività delle cosiddette "centrali rischi", le quali memorizzano per conto delle banche o delle finanziarie i dati di tutti coloro che ritardano i pagamenti delle rate o non le pagano affatto e che in precedenza conservavano i dati anche per cinque anni. Inoltre, tutti coloro che andranno a chiedere un prestito riceveranno preventivamente una informativa che li avvertirà del rischio di pagare rate in ritardo. L’Unione dei Consumatori chiarisce che la disciplina del Garante della privacy riguarda solo le centrali rischi private, utilizzate per finanziamenti fino a 30.000 euro, e non quelle pubbliche che sono già regolate da norme, vale a dire quella gestita dalla Banca d’Italia per importi superiori a 75.000 euro e quella gestita dalla Società interbancaria per l’automazione (SIA) sotto la vigilanza della Banca d’Italia per i finanziamenti di importo inferiore a 75.000 euro e superiore a 30.000 euro. Va aggiunto, conclude l’Associazione, che anche per le centrali rischi private vale la regola stabilita dalla legge sulla privacy in base alla quale l’interessato può chiedere di conoscere i dati inseriti che lo riguardano, anche se espressi in forma di punteggi sul grado di affidabilità e solvibilità. In caso di inosservanza di queste disposizioni si può fare ricorso al Garante della privacy.
    Si può vivere senza fratelli, ma non senza amici

  2. #2
    sembra di stare ad unomattina...
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

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