CATANIA - «L'arrivo di Silvio Berlusconi a Catania tra qualche giorno, per fare campagna elettorale, sarà la ciliegina sulla torta, che darà il colpo di grazia alla candidatura di Scapagnini». Lo ha affermato il presidente della Margherita, Francesco Rutelli, partecipando a una manifestazione elettorale a favore del candidato sindaco del centrosinistra, Enzo Bianco. «La popolarità del premier - ha sostenuto Rutelli - è oggi veramente sotto i tacchi, la più bassa tra tutti i leader europei, e tutte le volte negli ultimi tre anni che è stato a chiudere campagna elettorale ha dato la spintarella necessaria a fare vincere il centrosinistra, e a fare perdere la Cdl». «Credo - ha concluso Rutelli - che Bianco sia in condizioni di vincere con le sue forze, però come si dice in gergo televisivo un 'aiutino' non fa male».
Sul premier il presidente della Margherita ha calcato la mano: «Berlusconi ricorda gli studenti del Cepu, che non ha fatto niente in quattro anni di governo e adesso faccio cinque anni in uno, negli ultimi 12 mesi di legislatura. Ma non ci crede nessuno». Rutelli ha anche attaccato Gianfranco Miccichè sostenendo che «è stato al governo in questi anni e non ha combinato nulla da vice ministro». «Adesso da ministro - aggiunge - combinerà il nulla moltiplicato per due, che sempre nulla rimane».
Alla domanda dei giornalisti se vuole tornare a candidarsi in futuro a sindaco di Roma, Rutelli risponde sorridendo: «E' un' idea, quella di sfidare Walter Veltroni... Roma ha un eccellente sindaco, non è come qui dove bisogna sostituire un sindaco che ha deluso». E tra le prossime elezioni comunali a Catania e quelle già svolte a Venezia il presidente della Margherita intravede «una similitudine», perché «Massimo Cacciari si è candidato per la amore della sua città e contro le previsioni ha vinto ed è sindaco, così farà anche Enzo Bianco» nel capoluogo etneo.
«Enzo Bianco - sottolinea Rutelli - ha un ruolo e uno spessore nazionale ma ha scelto la sua comunità. La sua decisione è quella di un leader nazionale che si candida nella sua città per amore». «Bianco - aggiunge il presidente della Margherita - ha fatto una scelta di grande passione e darà grande respiro a Catania, facendola ritornare a essere una delle grandi città del Mediterraneo, ma che adesso è in difficoltà per colpa di anni di mediocre governo da parte del centrodestra».
Commentando poi le dichiarazioni del ministro Miccichè su STMicroelectronics, la multinazionale di microelettronica che avrebbe «ricevuto 4 mila miliardi di lire di finanziamenti, un miliardo a dipendente», Rutelli sostiene che l'azienda «è stata un magnete di sviluppo economico e quindi l'idea che il ministro chiamato al governo per occuparsi di sviluppo della Sicilia si scagli contro uno degli attrattori di ricerca, occupazione e investimenti dimostra lo stato di confusione del centrodestra che ha un atteggiamento suicida. Invece di rafforzare il polo catanese si tenta di colpirne uno dei pilastri fondamentali, come se le grandi multinazionali non avessero bisogno di fiducia e di certezze per continuare a investire». «Ci manca solo che il messaggio che arrivi alla St - osserva Rutelli - sia quello che il governo la voglia colpire, cercando di ridurre la loro presenza in Italia: mi sembra il record del mondo dell'autolesionismo».
E sull'argomento interviente lo stesso Bianco: «Forse quando Gianfranco Miccichè ha parlato della STMicroelectronics non era particolarmente sobrio. Lui, che ha le possibilità di consultare carte e numeri, dovrebbe riflettere prima di parlare. C' è qualcuno che pensa che gli imprenditori che investono nel Sud, che danno vita a nuovi posti di lavoro, che danno un contributo decisivo a creare addirittura il modello Catania, che hanno convinto decine di altri imprenditori a investire in Sicilia siano un peso per la nostra terra». Secondo l'ex ministro dell'Interno «i numeri che Miccichè ha dato su Stm sono quelli del lotto».
«Dispiace - osserva - che l'ex vice ministro dell'Economia parli così. Del resto uno che pensa che il futuro economico della Sicilia sia fatto di croupier e di portatori di mazze da golf, naturalmente non poteva che fare una valutazione del genere». Bianco sottolinea che «l'aiuto fondamentale che il nostro Paese ha dato per realizzare il modulo M6 della St a Catania è il credito d' imposta: che non significa non aver ricevuto neppure un soldo». «Il governo Berlusconi che aveva promesso di concedere il credito d'imposta - sostiene l'ex sindaco di Catania - non l'ha ancora fatto, rallentando con ciò la realizzazione dell'M6. A me interessa che la St continui i suoi investimenti a Catania». «I posti creati - conclude - sono fatti in larga parte con gli utili che ha prodotto questa impresa, che è proprietà dello Stato, ed è incomprensibile il fastidio con cui Miccichè parli di tutto ciò».
4 Maggio 2005
http://www.lasicilia.it/articoli.nsf...0?OpenDocument
Rispondi quotando
