[supersaibal]
Originariamente inviato da Blackho
Ne avevamo già parlato, e ricordo che tu per la tua ragazza preferiresti uno stupro a un braccio rotto.
La sessualità, a sentire molte tra le teorie più famose con cui io fondamentalmente concordo, costituirebbe la base di ogni sovrastruttura psicologica, non è semplicemente fidanzatina-porno-riproduzione. Insidia gli aspetti dell'ego, di quello che vorremmo essere, di quello che invidiamo, delle nostre debolezze o del nostro orgoglio, la nostra posizione sociale, il nostro senso di appartenenza a un gruppo definito ed è uno dei due istinti basali di ogni essere vivente. Indirettamente ci influenza in ogni campo, quindi può essere simbologia di minaccia o segnale di disponibilità. Nella comunicazione è quindi il mezzo più diretto di attrazione o repulsione. Nell'accezione più ampia del termine "sessualità", la nostra società ha codificato il "io ce l'ho più grande" in gerarchie sociali, l'avere di più, il conoscere di più, l'Amore, il romanticismo, qualsiasi cosa che nasconda la selezione naturale, la gestualità o il possesso del territorio. Influenza tutti, da chi si dichiara superarrapato a chi vorrebbe un mondo asessuato e livellato, a seconda dei gradi di repressione attuata dai meccanismi di difesa o autoritari che alcuni indicano come super-io.
Secondo me il mondo, al momento, non può andare diversamente perché è la nostra natura animale da cui per fortuna non ci possiamo liberare facilmente. La civiltà anzi spesso consiste anche nella repressione degli istinti di orgoglio, possesso, sopraffazione, castrazione, frustrazione, selezione, tipici degli archetipi mentali primitivi. Per i media il discorso si chiude presto spegnendo o cambiando canale. [/supersaibal]