Old Boy
Corea del Sud, 2004
E’ un film sorprendente questo del coreano Chan-Wook Park. Giocato interamente sul tema della vendetta, ricalca in chiave moderna le trame di quegli avvincenti e drammatici feuilleton otttocenteschi che inchiodavano i lettori a seguirne le articolate trame sui quotidiani di allora. Feuilleton che non risparmiavano nulla, ai divoratori di quella sorta di pulp d’epoca e che si muovevano in genere su canovacci collaudati: tradimenti, congiure, tragiche separazioni familiari ed altrettanto tragiche ed imprevedibili ricongiunzioni, con intermezzi di vendette, assassinii, drammi e violenze di ogni genere.
Nemmeno Old Boy lesina allo spettatore emozioni di ogni sorta: violenze fisiche e psichiche, feroci torture, giovani bellezze legate e seviziate, rapporti sessuali di cui si scoprirà in seguito il perverso segreto, azioni concitate, tormenti di terribili memorie, ambienti urbani cupi e degradati.
E lo fa in progressione, partendo alla lontana con un episodio di banale ubriachezza tra le mura di un commissariato, e proseguendo in crescendo con la misteriosa sparizione e tremenda incarcerazione del protagonista, (il mite Dae-su) con il suo misterioso rilascio, con lo sviluppo del suo desiderio di vendetta, con la diabolica scoperta che egli stesso è contemporaneamente strumento e vittima della vendetta stessa, mentre il film segue in sequenza sempre più accelerata ed altrettanto violenta la sua nemesi, acquista ritmo e ci conduce alla terribile scoperta del suo significato; nel film non mancano punte di tragica ironia come quando un sublime concerto di Vivaldi accompagna una delle più allucinanti torture, né si rinuncia a ricordarci che la tecnologia ed il mondo di Internet sono ormai parte della nostra vita…
Il tutto fino alla catarsi finale, non a caso filmata in esterni su un prato innevato, nel candore soffice e immacolato e con un abbraccio al contempo commosso e liberatorio.
E altroché liberatorio!
Da vedere per originalità e per la trama interessante e sconvolgente; ben montato e ben diretto piacerà sicuramente a chi apprezza il film orientale, anche se lo stile e la regia sono molto vicini ai nostri gusti, con l’avvertenza che le scene forti non strappano assolutamente un sorriso come in Kill Bill , e che probabilmente quando d’ora innanzi prenderete in mano un martello è probabile vi scappino o un sogghigno o un brivido…
Trama: ****
Cast: ****
Regia: ****
Musica: ****
Globale: ****