A boston il MIT sta organizzando una festa/evento per attirare eventuali futuri viaggiatori del tempo qui nel nostro tempo
BOSTON - È la prima festa che, se si è occupati, si può saltare a cuor leggero. Tanto sarà sempre possibile tornarci in futuro. Per gli amanti della scienza e più ancora della fantascienza sabato 7 maggio in un campus di Boston andrà in scena un evento irripetibile, ma che potrà essere raggiunto da qualsiasi coordinata spazio-temporale: un party per viaggiatori del tempo.
La Time Traveler Convention è forse l’invenzione più creativa degli studenti del Mit, il prestigioso Massachusetts Institute Technology all’avanguardia nella ricerca tecnico-scientifica. Ma attenzione: la festa non è finalizzata a discutere delle possibilità, più o meno remote, di viaggiare un giorno attraverso le epoche – sebbene si può scommettere che, data l’alta concentrazione neuronica di dottorandi e professori, i discorsi saranno comunque da capogiro. Il suo scopo è semmai quello di attirare i pendolari del tempo di domani, quelli che vivranno tra cinquecento o mille anni, sfidandoli a farsi riconoscere. Come? Portando ad esempio, invece che dolci o aranciata, la cura per l’Aids o il cancro, piuttosto che un reattore a fusione fredda. Ovviamente, le probabilità che tutto questo accada sono bassine: «Tra una a un milione e una a un trilione» puntualizza precisino Amal Dorai, lo studente del Mit che ha capitanato l’evento. Ma ciò non vuol dire che la sua idea sia snobbata del tutto dagli scienziati.
Per il professore Neil Johnson di Oxford, ad esempio, «lo strano mondo della meccanica quantistica suggerisce la possibilità di trasferimenti temporali attraverso buchi e sfasature (…). In un lontano futuro potrebbe essere forse troppo difficile spedire dei corpi pesanti, ma non sarebbe impossibile inviare messaggi attraverso la luce e le onde radio». Nel frattempo, mentre si attende un cenno proveniente da qualche squarcio nel tessuto dell’universo, la notizia della festa ha fatto quanto meno il giro del mondo. E siccome gli studenti del Mit sono previdenti, immaginando che tra centinaia di anni lo stesso campus potrebbe essere scomparso, hanno distribuito le coordinate geografiche del luogo: 42:21:36.025 gradi Nord, 71:05:16:332 gradi Ovest. Non sia mai che dopo tanto viaggiare qualcuno si perda nel ristretto spazio del Massachusetts.