Sabato scorso sono stato quasi aggredito da un gruppo di ragazze mie conoscenti.
Casualmente il discorso è andato sullla fatidica frase, di una di esse, "il nero con il blu sta male".
Ora, finite le schermaglie scherzose tra milanisti e interisti della compagnia, mi sono azzardato a fare la domanda fatidica:
- Perché?
- Perché sì.
- Ma in che senso? Voglio dire: chi l'ha deciso?
- Nessuno. Sta oggettivamente male. Fa cagare.
- Uhm... se mi dici il fucsia con il verde fosforesente a pois marroni allora io ti potrei dire: i gusti sono gusti, non piace neanche a me, magari c'è un matto discotecaro a cui piace, però in generale non è che si sposino. Però se a me piace il nero con il blu, perché sta male?
- Perché sono toni troppo vicini, è assurdo usarli. Denotano un gusto orrendo e una mancanza totale di senso del colore. Come se fossi daltonico.
- Quindi Van gogh che nella notte stellata usa il nero insieme al blu, era una specie di mezzo pirla?
- No, non capisci il senso.
- ... secondo me, in qualche era ancestrale, un qualche stilista ha deciso che blu e nero non andavano bene, e quidi ora è una legge.
- Non capisci, non c'è niente da fare...
[...]
Ora vabbeh, la discussione non è andata avanti altrimenti si trasformava in rissa.. però giuro che non capisco.
SOno convinto che se domani ci fosse una sfilata di Dolce e Gabbana sul nero e blu, ci sarebbe una riabilitazione PLANETARIA di questo accostamento di colore.
Qualcuno mi da' un "perché" motivato, altrimenti?