Ieri qui davanti all'ufficio, a un certo punto, sentiamo un pullman inchiodare, il clacson suonare, l'autista bestemmiare.
Un trittico.
La via è stretta. Ce l'aveva con un furgoncino che a suo dire, per girare in un portone interno, si era allargato tagliandogli la strada. L'autista del pullman è nero di rabbia perché a causa dell'inchiodata una persona all'interno è caduta e si è fatta male.
Pianta in piedi un casino, ferma il traffico, chiama l'ambulanza, chiama i carabinieri, i vigili urbani.
Noi gli abbiamo detto: guardi che non le conviene: se ha inchiodato vuol dire che stava andando un po' forte, poi se c'era una persona in piedi nell'autobus e le fermate sono lontane, la multa la fanno a lei.
No, è incazzato nero, fa una scena madre che neanche una diva del cinema muto.
Beh, in sostanza arriva la polizia e constata che:
- L'autista del furgoncino non ha commesso infrazione.
- L'autista del pullman è da multare perché c'era una persona in piedi e le fermate sono più lontane di 150 metri, sia la precedente che la successiva.
- Il pullman, attenzione attenzione, è da sequestrare perché la revisione è scaduta! Quindi la gente ha aspettato finché non è arrivato un altro pullman a caricarli!
Vedere la faccia dell'autista dopo l'effetto domino, non ha prezzo.
I passeggeri volevano ammazzarlo, all'autista!