Dopo la sfilata, i manifestanti si sono riuniti davanti al Parlamento, questa volta legalmente. Il sindaco Kaczynski ha infatti vietato solo il corteo, con la motivazione che nella domanda c'era un errore. In realtà ha negato il permesso per gli stessi motivi ideologici che già lo scorso anno avevano impedito il Gay Pride polacco. Per questo Kaczynski, pochi giorni dopo, era stato centrato da una torta alla crema lanciata da uno studente di 22 anni durante un suo comizio elettorale.
Contemporaneamente i controdimostranti di destra urlavano "Assassini, pedofili e perversi", mentre gay e lesbiche scandivano "Fascisti" oppure "No alle imposizioni dell'estrema destra".