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  1. #1

    Suonavo in una band ed ero il migliore!

    Ola uagliò!

    anni fa suonavo in un paio di band, in una cantavo in un'altra suonavo la chitarra e insieme a miei "soci musicali" scrivevamo delle canzoni nostre, per uscire dal tunnel delle cover. Nulla di nuovo, come migliaia di altre band sparse per il mondo.

    Ho sempre creduto che la mia musica fosse la migliore, che avrei sfondato e che canzoni come le mie/nostre non ce n'era.

    Poi un anno di pausa (causa donne, università, militare...) mi ha fatto riflettere e mi sono accorto che quello che ci mancava era la promozione, l'essere conosciuti.

    Mi sono inventato un portale che dà promozione a queste situazioni emergenti e tutto il mondo intricato delle major, delle piccole etichette, di cosa vuol dire produrre un cd o un demo è venuto fuori ed ora ne so di più.

    Ma una cosa mi assilla:
    Quando vado ai concerti di band emergenti o di artisti famosi, noto in quella parte di pubblico che "fa musica" un forte senso di critica per nulla costruttiva e di demolizione dell'avversario a tutti i costi.
    Sono molto frequenti frasi del tipo: "ha steccato... non è buono... che ca//o di canzoni che fanno... senti che voce... mi ricordano troppi i tal de tali".
    Insomma sempre in pole position per criticare.

    Non se ne esce vivi!
    Qual'è la vostra esperienza quando assistente ad un live di un artista emergente?

    Ola Bala

  2. #2
    se sono bravi e mi piacciono faccio: "yeah!"
    sennò me ne vado, se proprio mi stufo di sentirli...
    di criticarli proprio così abbestia non mi va, ma solo perchè mi annoio, ma magari lo penso
    [supersaibal]
    vendo questo spazio a 2 € per un intero anno + iva
    [/supersaibal]

  3. #3

    Re: Suonavo in una band ed ero il migliore!

    [supersaibal]Originariamente inviato da Balaustra
    Ola uagliò!

    anni fa suonavo in un paio di band, in una cantavo in un'altra suonavo la chitarra e insieme a miei "soci musicali" scrivevamo delle canzoni nostre, per uscire dal tunnel delle cover. Nulla di nuovo, come migliaia di altre band sparse per il mondo.

    Ho sempre creduto che la mia musica fosse la migliore, che avrei sfondato e che canzoni come le mie/nostre non ce n'era.

    Poi un anno di pausa (causa donne, università, militare...) mi ha fatto riflettere e mi sono accorto che quello che ci mancava era la promozione, l'essere conosciuti.

    Mi sono inventato un portale che dà promozione a queste situazioni emergenti e tutto il mondo intricato delle major, delle piccole etichette, di cosa vuol dire produrre un cd o un demo è venuto fuori ed ora ne so di più.

    Ma una cosa mi assilla:
    Quando vado ai concerti di band emergenti o di artisti famosi, noto in quella parte di pubblico che "fa musica" un forte senso di critica per nulla costruttiva e di demolizione dell'avversario a tutti i costi.
    Sono molto frequenti frasi del tipo: "ha steccato... non è buono... che ca//o di canzoni che fanno... senti che voce... mi ricordano troppi i tal de tali".
    Insomma sempre in pole position per criticare.

    Non se ne esce vivi!
    Qual'è la vostra esperienza quando assistente ad un live di un artista emergente?

    Ola Bala [/supersaibal]
    qualche anno fa ho assistito involontariamente (non erano famosi) ad un concerto delle vibrazioni...

    a me non erano dispiaciuti, suonavano bene, la musica era orecchiabile, nulla +... accanto a me c'erano dei conoscenti, tra l'altro che nemmeno sanno suonare uno strumento, che li hanno criticati esageratamente, nel modo che dici tu: che testi mi m..., il chitarrista è "piatto", la voce fa schifo.... e palle varie...

    dopo 6 o 7 mesi, probabilmente dimenticando che li avevano già visti e criticati dal vivo, queste stesse persone li lodavano come se fossero nati i nuovi beatles, dicendo che volevano andare ad un concerto......

    senza dubbio sei meno criticato se appari su MTV piuttosto che su un palchettino di provincia...a parità di musica...

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di 7keys
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    dillo a me che una volta suonando in una gemsescion del jazz mi sono sentito arrivare dal pubblico, con accento palesemente nocerese/paganese :"MA CHEGLIE' STU BURDEEEEEEOWNWOEWEELL"
    Guarda il sesso è fatto di dare e avere e proprio a questo proposito la mia donna non te la darebbe mai
    Questa vita è andata così, nella prossima mi organizzo meglio

    Mi hanno radiato

  5. #5
    A me succede una cosa strana.
    Il mio gruppo viene apprezzato molto di più "fuori" che "in casa".

  6. #6

    Son contento di aver azzeccato il tema

    andropoff quello che dici è verità suprema!

    Spesso si critica solo per il gusto di farlo oppure per uno strano meccanismo di autodifesa artistico.

    Di dove sei Metallo? Perchè dalle mie parti (Torino) la gente non apprezza le novità musicali, tranne poi lamentarsi che non c'è mai nulla di nuovo in giro... dalla Toscana in giù mi sembra ci sia un pubblico più aperto... anche la kia esperienza è simile alla tua.

  7. #7

    Re: Son contento di aver azzeccato il tema

    [supersaibal]Originariamente inviato da Balaustra
    andropoff quello che dici è verità suprema!

    Spesso si critica solo per il gusto di farlo oppure per uno strano meccanismo di autodifesa artistico.

    Di dove sei Metallo? Perchè dalle mie parti (Torino) la gente non apprezza le novità musicali, tranne poi lamentarsi che non c'è mai nulla di nuovo in giro... dalla Toscana in giù mi sembra ci sia un pubblico più aperto... anche la kia esperienza è simile alla tua. [/supersaibal]
    Io sono di Caserta, ho la fortuna di suonare in un gruppo formato da persone serie e che si da da fare.
    Suoniamo da tanto, ma da un paio d'anni stiamo andando in giro per l'italia (il 23 e 24 prossimo, ad esempio, siamo a trento ).
    Quello che ho notato è che quando suoniamo dalle nostre parti si sente nell'aria un astio nei nostri confronti, noi la chiamiamo invidia, ma magari è altro.
    Quando andiamo fuori invece notiamo le persone che si divertono, si avvicinano per complimentarsi, per prendere contatti.
    E' una soddisfazione maggiore, senza dubbio.

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di 7keys
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    il metal, come il jazz, non ha un pubblico così vasto come Gigi D'Alessio. Diceva il mio batterista.
    Guarda il sesso è fatto di dare e avere e proprio a questo proposito la mia donna non te la darebbe mai
    Questa vita è andata così, nella prossima mi organizzo meglio

    Mi hanno radiato

  9. #9
    [supersaibal]Originariamente inviato da 7keys
    il metal, come il jazz, non ha un pubblico così vasto come Gigi D'Alessio. Diceva il mio batterista. [/supersaibal]
    Beh però il metal ha un proprio seguito ben targettizzato... la scena metal mi è sempre piaciuta pe rla coerenza del pubblico, mentre le altre scene musicali vivono di mercenari... (in un certo senso)

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