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  1. #1

    Cultura e informazione, queste sconosciute.

    Proprio oggi leggevo questi dati interessanti:

    "in Italia si stampano ogni anno 52000 titoli di libri; di essi il 60% non vende nemmeno una copia. Tra il 1997 e il 2002 si è dimezzato il numero di titoli che vendono più di ventimila copie e oggi la tiratura media di ogni titolo si mantiene intorno alle cinquemila."

    Una persona ogni venti legge un quotidiano, e indovinate qual è? Bravi, la Gazzetta dello sport.
    Ora, se in Italia non c'è informazione, è ovvio che manchi del tutto la cultura.
    Chi mi dava dell'arrogante quando dicevo che siamo un popolo di ignoranti?
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  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Anche il dato di vendita dei libri è ingannevole...

    Si consideri che tra i libri più venduti figurano quelli di Bruno Vespa,(!) e che esistono dei libri "di moda" (vendutissimi) che tutto fanno fuorchè cultura (e bisognerebbe anche vedere quanti poi li leggono veramente)

    Esempi
    - Cento colpi di spazzola ecc...
    - Il Codice da Vinci
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    esiste anche internet, la tele e la radio, oltre alla stampa e ai libri


    magari si leggono il televideo
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  4. #4
    [supersaibal]Originariamente inviato da wsim
    Anche il dato di vendita dei libri è ingannevole...

    Si consideri che tra i libri più venduti figurano quelli di Bruno Vespa,(!) e che esistono dei libri "di moda" (vendutissimi) che tutto fanno fuorchè cultura (e bisognerebbe anche vedere quanti poi li leggono veramente)

    Esempi
    - Cento colpi di spazzola ecc...
    - Il Codice da Vinci [/supersaibal]
    I libri dei comici di Zelig...
    Finché non ci sarà una cultura della cultura (mi si perdoni il calembour) in Italia, dubito che qualcosa cambierà. Il boicottaggio dell'intellettuale è la nostra rovina, altro che.
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  5. #5
    Secondo la mia modesta opinione una parte di questa mancanza di lettori la si deve alla scuola. L'insegnamento della letteratura è pseudo-scientifico: analisi pesantissime e molte volte senza alcun senso, ore e ore passate sulla divina commedia, capitoli del manzoni sezionati con tecniche complicatissime. Questo modo d'insegnare elimina del tutto il piacere della lettura, la capacità del singolo di scegliere un libro, leggerlo, gustarlo e analizzarlo senza troppi patemi d'animo.
    "I promessi sposi" letto al liceo per la maggior parte degli studenti è solo uno dei tanti mattoni. Letto al di fuori del corso di letteratura ha tutto un altro sapore.
    The more the state 'plans' the more difficult planning becomes for the individual.
    Sto nella Pampa

  6. #6
    [supersaibal]Originariamente inviato da Angioletto
    esiste anche internet, la tele e la radio, oltre alla stampa e ai libri


    magari si leggono il televideo [/supersaibal]
    Di internet ho già detto più volte. Grazie alla lungimiranza del governo, dietro di noi ci sono solo Grecia e Polonia. La radio ormai è ascoltata solo per intrattenimento.
    Della tv neanche parlo, mica penserai che fa cultura?
    Televideo? Ma per favore.
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  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di ZaMM
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    Poco tempo fa sono stata ad una conferenza di De Mauro, in cui faceva presente come l'Italia e anche l'italiano (inteso come lingua unitaria) siano relativamente giovani, rispetto ad altre lingue europee: in pratica la diffusione capillare della lingua è avvenuta solo a partire dal dopoguerra, insieme a cambiamenti culturali bruschi (dalla campagna alla città)... insomma, secondo lui, considerando la situazione di partenza, non si potrebbe pretendere molto di più, al momento.

    http://www.italicon.it/index.asp?SEC...ews/cultura_01

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    [supersaibal]Originariamente inviato da vificunero
    Secondo la mia modesta opinione una parte di questa mancanza di lettori la si deve alla scuola. L'insegnamento della letteratura è pseudo-scientifico: analisi pesantissime e molte volte senza alcun senso, ore e ore passate sulla divina commedia, capitoli del manzoni sezionati con tecniche complicatissime. Questo modo d'insegnare elimina del tutto il piacere della lettura, la capacità del singolo di scegliere un libro, leggerlo, gustarlo e analizzarlo senza troppi patemi d'animo.
    "I promessi sposi" letto al liceo per la maggior parte degli studenti è solo uno dei tanti mattoni. Letto al di fuori del corso di letteratura ha tutto un altro sapore. [/supersaibal]
    a scuola avevamo una materia specifica, e alcuni ragazzi la fanno tutt'ora: la narrativa..
    si compra un libro e lo si legge!
    per la comprensione del testo bisognava solo ripsondere a delle domande..
    al liceo addirittura spendemmo dei soldi per fare un biblioteca..

    aggingo pure l'antologia..
    la scuola almeno a me, a queste cose ha dato il giusto spazio..

    e la tele, uno dei mezzi di comuncazione + seguiti, che ultimamente mette in secondo piano gli intellettuali a favore di alcuni cafoni iperpalestrati e ignoranti
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  9. #9
    Utente di HTML.it
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    Leggere un libro non ti fa automaticamente intelligente come non leggerlo non ti fa automaticamente ignorante...

  10. #10
    [supersaibal]Originariamente inviato da vificunero
    Secondo la mia modesta opinione una parte di questa mancanza di lettori la si deve alla scuola. L'insegnamento della letteratura è pseudo-scientifico: analisi pesantissime e molte volte senza alcun senso, ore e ore passate sulla divina commedia, capitoli del manzoni sezionati con tecniche complicatissime. Questo modo d'insegnare elimina del tutto il piacere della lettura, la capacità del singolo di scegliere un libro, leggerlo, gustarlo e analizzarlo senza troppi patemi d'animo.
    "I promessi sposi" letto al liceo per la maggior parte degli studenti è solo uno dei tanti mattoni. Letto al di fuori del corso di letteratura ha tutto un altro sapore. [/supersaibal]
    Concordo. Ma all'istruzione viene data sempre meno importanza, gli orari scolastici sono sempre più ristretti, e l'uomo di cultura non è più rispettato e ammirato. Come ho già detto, i modelli di successo che vengono proposti vanno in tutt'altra direzione.
    Con questo governo, poi, l'intellettuale è sempre identificato con il dissidente, a favore dell'uomo che punta tutto sull'immagine.
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