Il pensiero debole
di Luciana Littizzetto
3 giugno 2005
Guardi troppa televisione. Ti fai contagiare dalle femmine catodiche
che non sono esattamente fulgidi esempi di furbizia.
La Stefanenko che beve l'acqua e elimina l'acqua,
La Marcuzzi che mangia lo yogurt e ritrova la sua naturale regolarità. Pensa un po'. La naturale regolarità. Son problemi che stanno a cuore a tutta Italia. A tutta la penisola preme sapere se la Marcuzzi è stitica o va in bagno regolarmente.
E poi da qualche mese è comparsa Adriana. La donna con un solo neurone. Che al confronto la Felini di Sanremo è Rita Levi Montalcini. La ragazza col culo che parla. Solo quello. Perché quando prova a parlare con la bocca non la si può stare a sentire. Quella deficiente che si prova i vestiti davanti al cellulare e conta le cose quattro alla volta: «Quatro steline? quatro paperele? quatro gatini?». Poi si rivolge al suo boy e gli dice: «E tu sei quatro volte matto».
No, carina. Lui è quattro volte pirla ad innamorarsi di te, balenga.
'Sto poveretto ti ha seguito per mari e per monti. Ha speso miliardi
in bollette del telefono mentre tu gli tiravi più pacchi di Bonolis. Gli hai dato l'appuntamento in mezzo al mare e quando è arrivato arrapato come un polipo ti sei fatta arpionare con un elicottero e gli ha fatto Toh! col braccino. Lui, il cretino, invece di mandarti a stendere e fidanzarsi con una velina, ha continuato ad inseguirti a destra e a manca e poi ancora a manca e a destra. Finalmente ti trova in discoteca. Tu lo guardi. Lui ti guarda. Gli ormoni cantano l'inno alla gioia. E tu? Bela bergera? Invece di posare la caipirigna e volargli sulle piume che fai? Gli sussurri nell'orecchio: «Adesso mi sposi».
Eh no. Te lo dice una post femminista.
Tu adesso gliela dai e non rompi più le palle, gattamorta. Invece
niente. Ricomincia la rumba dell'inseguimento. Anche lui, il Diego, come intelligenza non è che brilli. Non è Tullio Regge, voglio dire. Però è figo come non mai. Se solo sapesse quante donne al posto di Adriana starebbero ferme immobili, dispostissime a farsi acchiappare per l'elastico dei collant. Ultimamente ha regalato ad Adriana quattro
gatti. Tutti insieme. E lei, che è scema come una capra, invece di dirgli: «Ma sei cretino a regalarmi quattro gatti? Te li guardi tu poi quando vanno in calore tutti insieme? Gliela cambi tu la lettiera inondata di puzzerie?», no, lei li conta. Uno, due, tre e quattro. Fino a quattro ci arriva, questo l'abbiamo appurato. Dopo chi lo sa.
Quasi quasi rimpiango Megan Gaile quando si sbatteva su e giù per i grattaceli con lo skate, sudata come una lumaca da fare alla parigina.