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Reggio Emilia, prostituta stuprata
Arrestati due immigrati albanesi
Hanno stuprato una prostituta ecuadoriana all'interno di un furgone col quale sono poi fuggiti, dopo averla scaraventata fuori dal mezzo in marcia. Ma la denuncia della ragazza e la prontezza dei carabinieri ha posto fine al delitto con la loro cattura. In manette, la scorsa notte, sono finiti a Reggio Emilia tre albanesi in regola con i permessi di soggiorno: due muratori residenti in città, Kujitim Estremi, 33 anni, e Lulzim Tatani, di 19, e un operaio abitante a Piacenza, Luan Hidri, di 18
Hanno stuprato una prostituta ecuadoriana all'interno di un furgone col quale sono poi fuggiti, dopo averla scaraventata fuori dal mezzo in marcia. Ma la denuncia della ragazza e la prontezza dei carabinieri ha posto fine al delitto con la loro cattura. In manette, la scorsa notte, sono finiti a Reggio Emilia tre albanesi in regola con i permessi di soggiorno: due muratori residenti in città, Kujitim Estremi, 33 anni, e Lulzim Tatani, di 19, e un operaio abitante a Piacenza, Luan Hidri, di 18.
L'allarme è giunto ai carabinieri attorno alla mezzanotte, quando la sudamericana di 21 anni, in lacrime lungo la via Emilia, nella frazione Cadè ha fermato due pattuglie del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia, raccontando di essere stata stuprata e rapinata della borsetta da tre stranieri sconosciuti fuggiti a bordo di un furgone Ford Transit. In quei momenti, in città era in atto un servizio straordinario di controllo del territorio e dunque le pattuglie in strada si sono messe alla ricerca del mezzo, riuscendo rapidamente a localizzarlo e a bloccarlo in via Manfredi a Reggio Emilia.
L'ecuadoriana, portata al pronto soccorso, è stata giudicata guaribile in 7 giorni per ferite lacero-contuse multiple mentre i tre albanesi sono stati portati nella casa circondariale di Reggio, accusati di violenza sessuale di gruppo e rapina aggravata, a disposizione del Pm Valentina Salvi.
La ragazza ha raccontato di essere stata avvicinata lungo la via Emilia da Estremi, alla guida del Transit, nel cui retro erano nascosti gli altri due: col pretesto di una prestazione sessuale a pagamento, l'albanese ha fatto salire la giovane a bordo, che rapidamente ha capito, sentendo rumori che provenivano dalla parte posteriore del mezzo, che era finita in un agguato. Ha cercato di fuggire, ma è stata bloccata dai due complici del conducente, incappucciata e minacciata di morte.
Per rendersi più convincenti, i tre l'hanno picchiata a pugni: la giovane si è rassegnata e ha subito la violenza sessuale del conducente sotto gli occhi compiaciuti dei due amici. Il mezzo è poi ripartito, ma prima la giovane è stata rapinata della borsetta e gettata come un sacco di immondizia dal furgone in movimento. Dopo la cattura, a bordo i carabinieri hanno trovato varie prove del delitto, tra cui il provento della rapina.
0,008%, eh già