Era da qualche anno che volevo farlo, ma la mia ragazza non mi ha mai spinto, e pigro come sono io l'ho tenuto sempre nel retrobottega del cervello.
Sapete una cosa?
Non assomiglia per niente a tutti i significati e le metafore a cui mi ero preparato.
Intendo... quella volta che decisi di cambiare vita perché non me ne dimenticassi mi sono fatto un tatuaggio. Che ora non rifarei, sia chiaro, ma allora era una valida strada per obbligarmi a rispettare i patti con me stesso. E questo ha riempito di significati una cosa che può sembrare anche un banale tribale del ca**o, ma che quella volta ho impiegato quasi 2 anni per finire come volevo io.
Adesso è uguale, ma è diverso. Cioè devo fare un cambiamento enorme nella mia vita, e visto che il tatuaggio è e deve rimanere uno e unico (altrimenti i significati si sputtanano a vicenda, inflazionandosi tra loro) mi è tornato in mente il mio piccolo sogno di buttarmi. Solo in tandem, sia chiaro, niente di particolarmente rischioso.
Ma volete mettere la sensazione di precipitare e lasciare nell'aereo la propria vecchia identità per "purificarsi" nella caduta? Mi ha conquistato subito, e così senza dire niente a nessuno l'ho fatto.
Solo che ora appena ho toccato terra mi sono reso subito conto che per qualche motivo avevo chiuso il canale emozionale e avevo agito in modo totalmente meccanico. C'è da saltare... Ready/Set/Go. Tutto eseguito alla perfezione. 60 secondi dopo e 3000 metri più in basso ero già appeso come un salame al paracadute aperto.
Dannatamente breve. Non ho fatto neanche in tempo a concentrarmi sul significato che volevo dare a quel gesto che l'istruttore mi ha dato il segnale di buttarmi.
Ora sono qua che mi chiedo se e come interpretare questa mancanza di significato. L'avevo caricato così tanto di metafore che il film nella mia testa era finito a chilometri di distanza dalla realtà.
Mi sento da un lato contento, perché comunque sono stati 60 secondi di un'intensità pazzesca, ma dall'altro lato un po' svuotato di significati. Ero andato per sentire, e invece ho solo sperimentato. E me ne sono tornato carico di adrenalina, che forse è proprio la causa di questo ammutolimento emotivo. Il maestro è rimasto un po' stupito, perché non ho fatto nessuna delle classiche scene tipiche dei novellini, come agitarsi durante la salita, farsi prendere dal panico davanti al portello spalancato, urlare durante il volo per scaricare la tensione, etc. Mi ha detto che gli ho tolto tutto il divertimento dei lanci con gli inesperti.
Tutto questo mi da da pensare. Stasera ad esempio non sono uscito. Ho preferito rimanere in casa a pensare. In fin dei conti il sabato sera inizia anche senza di me, no?